Green pass e assemblea condominiale

[basty]

E' l'articolo che ho linkato nel mio post n. #1, all'inizio di questa discussione.

.... che non avevo aperto: me culpa, mea maxima culpa. Ideo prego .....
ma mi pare dica appunto che vada confermata, verosimilmente oggi , tale estensione.

Mi pare poi sia possibile anche la assemblea con modalità mista: chi non vuole esibire il greenpass, può sempre collegarsi da remoto: non sarà certo l'avvocato ad essere impedito per mancanza di dispositivi tecnologici.
Ci sono altri cacciabrighe?

 

[uva]

incominciano a fare difficoltà? benissimo l'amministratore scrive che la riunione non si può tenere per causa ecc.

L'idea è buona @chiacchia , ma temo che quanto suggerisci non sia proprio regolare.

Esempio pratico:

Arrivano i condòmini A, B, C, D, E, F, G, H, ecc con green pass: all'ingresso del locale lo mostrano all'amministratore che li verifica con la app. Tutto ok, entrano e possono partecipare.

Arriva Lucifero con i suoi sodali Gatto e Volpe (condòmini che probabilmente hanno il pass, ma fanno i furbetti): iniziano a discutere perché non lo vogliono mostrare né firmare alcuna dichiarazione, pretendono di fare l'assemblea all'aperto (così forse dopo potranno dire che non è valida perché convocata al chiuso?), invocano la privacy a livello condominiale (ricordo che anche l'amministratore è condòmino), dicono che l'unico verificatore abilitato a norma del D.L. è il proprietario del locale (che è il barista assente: aveva lasciato le chiavi e non si interessa della faccenda), si inventano non so quali motivazioni.

Come si procede?

Se l'amministratore decide di non fare l'assemblea, quelli in regola col pass già entrati sicuramente non sono d'accordo.
Se si fa l'assemblea senza i tre furbetti, Lucifero probabilmente trova un cavillo per sostenere che non è valida (non gli è stato possibile/consentito di partecipare, ecc.)

 

[uva]

non sarà certo l'avvocato ad essere impedito per mancanza di dispositivi tecnologici.

Sicuramente ne dispone, ma può sostenere che non li ha con sé in quel momento e non può andare a prenderli (ricordo che è un condominio principalmente di non residenti, e lui+gli altri due non vi risiedono).

Ci sono altri cacciabrighe?

Lucifero con i suoi sodali Gatto e Volpe

 

[basty]

@uva auguri: sono fresco di una esperienza molto simile a quella che temi. Giocata da un gruppetto di condomini che dispongono di ben 400/1000 che hanno fatto opposizione ad un trascurabile particolare secondo loro da considerarsi comunque innovazione, legato al rifacimento facciata. Fatto esposto con obbligo alla mediazione. Anche l’amministrazione ha giocato sul filo delle procedure, non chiedendo il rinvio, e non cercando di ottenere la autorizzazione a partecipare alla mediazione: credendo di lasciare la palla ai dissidenti. Per ora il risultato è stato che l’impresa scelta si è tirata indietro, i lavori sono in stand-by e io ritengo che la delibera sia decaduta essendo cambiate le condizioni: ma anche questo punto non è scontato.
Ognuno ha le sue buone (o cattive) ragioni, sta di fatto che per ora il danno è fatto

 

[Nemesis]

chiedere a tutti di firmare l'autodichiarazione di avere il green pass

La legge non prevede autodichiarazioni.

 

[uva]

Effettivamente l'idea di @gattaccia sull'autodichiarazione è buona, ma non conforme alle norme in vigore.

Mi è venuta un'altra idea.

Nelle faq del Ministero della Salute che rispondono alla domanda "chi sono gli operatori che possono verificare la certificazione" sta scritto:

1. I soggetti titolari delle strutture ricettive e dei pubblici esercizi per l’accesso ai quali è prescritto il possesso di certificazione verde COVID-19, nonché i loro delegati.
2. Il proprietario o il legittimo detentore di luoghi o locali presso i quali si svolgono eventi e attività per partecipare ai quali è prescritto il possesso di certificazione verde COVID-19, nonché i loro delegati.

Quindi con una delega (spero sia sufficiente in carta semplice, senza complicazioni burocratiche) del proprietario del bar o di eventuale altro locale, suppongo che un condòmino o l'amministratore possano controllare i green pass dei partecipanti.
Se poi neanche quello va bene per motivi vari, privacy o whatever, non vedo soluzioni.

 

[chiacchia]

Ma scusa attenetevi a quelle che sono le normative prima del covid, ci sono tanti millesimi per effettuare la riunione? fatela, i dissidenti se non sono in accordo e vogliono fare ricorso si devono rivolgere al tribunale spendendo soldi ecc. altrimenti subiscono la volta della maggioranza.

e non cercando di ottenere la autorizzazione a partecipare alla mediazione:

Perché l'amministratore avrebbe dovuto chiedere l'autorizzazione? è il legale rappresentante del condominio e per tale si doveva presentare, non credo che il mediatore abbia invitato tutto il condominio ma solamente l'amministratore

 

[uva]

quelle che sono le normative prima del covid,

Come certamente sai, da oggi è necessario il green pass per accedere a determinati luoghi chiusi.
Il D.L. che ho più volte citato è legge, non si può fingere di non conoscerlo né ignorarlo.
Purtroppo il Covid ha complicato molte cose, comprese le assemblee di condominio!

 

[chiacchia]

Io parlo delle normative/leggi che regolano la validità delle delibere assembleari, come valori e quote dei presenti.
Il fare le riunioni in un certo modo è una cosa a parte.

 

[arcy]

lunga percorrenza ma non su quelli regionali: se è così mi sembra poco sensato.
Su metro, bus e tram sarebbe impossibile controllare il green pass dei passeggeri dato che su quei mezzi non c'è il bigliettaio né altro personale oltre al conducente.
Se i servizi non saranno potenziati il problema del sovraffollamento si ripresenterà a settembre, con la riapertura delle scuole e di uffici dove riprenderà il lavoro in presenza.

esatto, un green pass per al trasporto pubblico legato alle lunghe distanze.. che attraversa più di una regione e quindi interregionale, elevando la capacità trasportistica dal attuale 50% al 80% della capienza. A mio personale parere si rivela inefficace poiché ad esempio nella mia regione (Puglia) essendo lunga 400 Km per un trasporto locale (Lecce/Foggia) non è previsto il green pass a fronte di un percorso interregionale molto più breve che viene imposto.