Intanto ringrazio il sig. Luigi solo per il suo buonsenso
ti ringrazio spero di non deludere nel prosieguo. Le mie opinioni sono state suffragate su una esperieza indiretta. C'é un tizio di 42 anni che non ha mai lavorato in vita sua, non è sposato, vive a casa con i genitori e tutto questo con il benestare dei medesimi che non sono, ne sono mai stati, benestanti (il benestante è colui che vive senza intaccare il capitale disponibile: è più di una persona facoltosa): i genitori si lamentano ma poi sopportano la situazione. Questo soggetto sin da piccolo ha mostrato dei comportamenti strani, ma essendo piccolo (scuole elementari) si imputava il suo comportamento alla timidezza. Più avanti nel tempo (scuole medie) i problemi sono diventati più marcati tanto che i genitori sono stati chiamati dalla psicologa della scuola. I genitori si sono sentiti offesi e, dopo alcune visite presso psicologi, ritenengo che il problema fosse caratteriale non hanno proseguito con l'assistenza psicologica. Alle scuole superiori (non terminate) il fiasco più completo: arrivato alla maggiore età il ragazzo decide di non andare più a scuola. Per dare un contentino ai genitori frequenta una di quelle scuole di arti e mestieri ed ottiene l'attestato di fotocompositore ( o qualcosa del genere): ma non ha mai lavorato. I genitori allora incominciano a chiudre il portafoglio nei confronti del figlio. Interviene la zia (sorella della madre) la quale messa al corrente dal nipote della situazione, impietosita, apre il suo portafoglio. Passa ancore del tempo, purtroppo la zia, che per matrimonio era diventata falcoltosa, rimanendo vedova sfoga la sua solitudine dando somme anche (secondo me) rilevanti al nipote; il quale in occasione di cambiare la vetusta macchina del padre, pur senza avere la patente, decide che è ora di comprarsi una macchina. Compra una Porche Targa usata (euro 0 quando in giro c'erano già automobili euro 2) da far guidare al padre che, all'epoca di questi fatti, era già pensionato da alcuni anni. Dopo 8 mesi la macchina viene permutata per acquistare una vettura più consona al padre e sopratutto meno assetata di benzina e di olio. La macchina viene valutata meno di 1/4 di quello che era stata pagata. Nel frattempo il ragazzotto, che non ha amicizie maschili e femminili, si mette a corrispondere con una bellona brasiliana e la fa venire in Italia e la ospita a casa con i genitori: dopo meno di un anno la moretta se ne va ma chiede soldi per non generare un "bailamme" soldi che il pollastro scuce dopo esserseli fatti dare dalla zia. Quindi ritenta con una tunisina ma anche questa volta la cosa finisce quasi subito. Terzo tentativo con una ucraina con figlia a carico, questa gli ha dato un termine per andare a vivere da soli perché non vuole stare con i genitori del pollo. La zia che nel frattempo sta avvicinandosi ai 90 anni, per aiutare il nipote vende la casa di proprietà per dare i soldi al nipote per comprarsi la casa, e va ad abitare in affitto vicino alla casa della sorella con il pensiero di coabitare con la medesima una volta che il nipote avrà lasciato la casa genitoriale. Lo scapolo d'oro si è messo in testa di comprare una villa in campagna in una località collinare lontano circa 80 km dalla città, in un posto isolato dove se ti serve l'olio per cucinare il centro commerciale più vicino è a 25 km e lui, senza macchina, come farà ad andare a fare la spesa? Non c'é neanche la ADSL come farà con il pc? Nel frattempo i genitori hanno aperto a suo nome una attività di lavanderia automatica ad acqua ,per cercare di assicurargli un reddito quando loro non ci saranno più: lui se ne disinteressa completamente.
Tutta questa spatafiata per dimostrare che non tutti i genitori hanno il polso e la decisione per abbandonare al proprio destino i figli.
Se fosse Pinocchio si potrebbe almeno bruciarlo per cuocere le caldarroste.