1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Scusa Nemesis, non sono un giurista e sono sicuro che per dichiarare che quell'atto ha qualcosa che non va serva l'intervento di un giudice su azione intrapresa da chi è stato leso.
Comunque l'atto così come raccontato oltre che ledere la legittima di qualcuno (madre e figlio), ha un esecutore testamentario che non esegue le disposizioni di cui è stato incaricato, quindi non vende il patrimonio e di conseguenza non distribuisce dividendolo il ricavato.
Ho i miei dubbi che si possa vendere tutto, infatti così facendo il diritto all'abitazione del coniuge verrebbe leso ed inoltre credo che per vendere serva la firma di tutti gli eredi infatti non è stata ancora fatta la divisione.
Mi rimetto alle conoscenze/esperienze degli altri e aspetto gli ulteriori sviluppi.
Luigi

Pe Acacerulen: Se tuo fratello si è fatto vivo tramite un legale, esponi il caso al tuo legale e senti cosa ti dice e di conseguenza fai rispondere lui per te.
Si corre il rischio di far ingrassare due legali ma senza opporsi si rischia che uno dei fratelli ingrassa e l'altro "sopravvive".
Luigi
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
E' ovvio che quel testamento contenga disposizioni che ledono diritti dei legittimari. Ma questo fatto non implica che sia nullo. La disposizioni rimanenti restano pienamente valide ed efficaci.
 

Acacerulen

Membro Ordinario
prima di tutto grazie per il vs. contributo.
Riepiloghiamo.
L'esecutore testamentario, mio fratello è anche amministratore di sostegno di mia madre oltre che lui stesso erede. Lui e solo lui per conto di mia madre deve impugnare il testamento olografo, ma invece arbitrariamente e dichiarando il falso ha presentato una dichiarazione di succesione che già ha previsto la quota di legittima di mia madre. In questo modo mio fratello da un lato ha ripristinato la legittima di mia madre senza consultare gli altri eredi e dall'altro non ha dato corso alla volontà di mio padre.
Io non posso impugnare il testamento perchè non ne ho per legge l'interesse e non lede la mia quota di eredità anzi l'aumenta. Il problema è che mio fratello ha presentato una falsa dichiarazione all'Agenzia delle Entrate e al Catasto perchè ha assegnato a me e agli altri fratelli eredi una quota minore a causa del riconoscimento della legittima a mia madre.
Il legale che mi ha scritto lo ha fatto dopo che mio fratello a chiesto al Giudice Tutelare di ripristinare la quota di mia madre. Il Giudice Tutelare ha disposto che l'iniziativa va bene per mia madre ma che mio fratello debba richiedere a me se io intendo accettare la riduzione che in termini finanziari gli altri fratelli assieme ripristineranno. L'avvocato inoltre mi ha imposto un termine di risposta di 10 giorni come se facesse lui le leggi. Al Giudice Tutelare mio fratello ha rimesso tutta la documentazione anche quella contrastante. E' palese il conflitto d'interessi di mio fratello perche da un lato deve tutelare mia madre nella sua qualità di ann. di sostegno dall'altro dare corso alle disposizioni di mio padre essendo esecutore testamentario.
Il testamento credo che sia nullo solo nella disposizione della mancata legittima di mia madre ma per riconoscerla deve impugnarlo.
Io ho scritto al giudice Tutelare chiedendogli spiegazioni sulla sua disposizione perchè appare irrazionale, mi si chiede una cosa che è stata già decisa dall'amministratore di sostegno, ed in ogni caso a mio avviso avrebbe dovuto convocare l'AdS redarguirlo o revocarlo quanto meno per il palese conflitto d'interesse. Non lo ha fatto neppure per aver eluso sue disposizioni che mi hanno imposto di agire per le vie legali art. 388 c.p. perchè hanno leso dei miei diritti. Il giudice non ha ancora risposto ho mandato lettere martedì.
Certo che mi rivolgo al mio legale che al momento è assente e vi farò sapere. Ma mi chiedo come mai il notaio nel verbale dell'apertura del testamento non ha segnalato ma mancata legittima di mia madre ? E' punibile per questo ? Tenete conto che il notaio ha depositato nella cancelleria del tribunale dopo molto tempo il testamento e gli stessi impiegati su mia richiesta erano sorpresi che nonl'avesse fatto subito.
Ovviamente io sono convinto che il testamento fatto sia falso vi sono notevoli differenze nella firma e usa un linguaggio e un modo di esprimersi che non è di mio padre, non solo non comprendo la finalità del testamento nel momento che divide le quote in parti uguali tra i figli escludendo la moglie, mio padre e mia madre si adoravano. La finalità er la nomina di mio fratello a esecutore testamentario così da vendere i beni immobili come voleva lui, al prezzo che voleva lui, magari ad un suo figlio.
La separzione dei beni immobili non può avvenire in quanto le disposizioni di testamento prevedono la vendita da parte di mio fratello e ci coinvolge nella suddivisione della somma di vendita in parti uguali.
Grazie del vs. contributo.
 

Acacerulen

Membro Ordinario
credo che possa vendere la nuda proprietà lasciando così inalterato l'usufrutto indicato per legge di mia madre. Seppure non dispone di legittima mia madre in base al codice civile ha l'usufrutto della abitazione
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Ciao Acacerulen,
scusa le continue interferenze ma il tema (il caso) da te proposto è ampio e interessante e credo che qualche particolare manchi per avere un quadro generale della questione completo.
Intanto delle precisazioni sull'Amministratore di Sostegno.
Questa figura differisce dal tutore e dal curatore che sono soggetti posti accanto a delle persone bisognose dichiarate interdette o inabili e quindi con grado diverso hanno bisogno di una persona che le sostituisca in tutto o in parte negli atti della loro vita.
L'amministratore di sostegno è una figura nuova (nata nel 2004) e in contrapposizione alle precedenti figure. Infatti le precedenti figure erano indirizzate più alla conservazione di un patrimonio che alla protezione della persona.
Il principio che ispira la legge, di limitare il meno possibile la capacità di agire del beneficiario, è attuato grazie alla previsione contenuta nell'art. 405, 5° co., n. 4, del Codice Civile laddove, nel decreto di nomina dell'ADS, è prevista:
• l'indicazione dei singoli «atti che il beneficiario può compiere solo con l'assistenza dell'amministratore di sostegno»;
• come anche, l'indicazione degli atti che l'amministratore di sostegno «ha il potere di compiere in nome e per conto del beneficiario» (art. 405, 5° co., n. 3);
Quindi il beneficiario ha piena capacità di "intendere e agire" sulle questioni non espressamente previste nell'atto di nomina dell'AdS.
Verifica cosa dice l’atto di nomina di tuo fratello ad AdS.
Inoltre se il testamento dice di dividere in parti uguali, perché la diminuzione della tua quota in favore della legittima di tua madre deve essere compensata finanziariamente dagli altri fratelli? Gli altri fratelli, se devono dividere in parti uguali dovrebbero anche loro rinunciare a qualcosa e quindi perché ti ricompensano per la parte da te ceduta? Ci sono delle cose che non comprendo.
Inoltre ancora la vendita dei beni non può essere fatta ad un prezzo a piacimento di tuo fratello, se così fosse lederebbe i diritti di tutti gli eredi, e quindi non è così semplice per lui fare quello che tu pensi.
Il conflitto di interessi, da quello che riporti, ci può essere in teoria ma qui non lo vedo, anzi sta agendo per far riconoscere il diritto di tua madre alla legittima e quindi una diminuzione dell’ aspettativa sull’eredità di tuo fratello.
A valle mi sorge però una domanda, non è che tu sei in disaccordo con tutti i tuoi fratelli e questi, pur di risolvere la questione in via bonaria sono disposti, mettendo le mani in tasca, ad integrare la tua parte di eredità così come lasciato scritto da tuo padre?
Scusami il pensiero ma è l’unica cosa che mi viene da pensare.
Luigi
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Credo che si stia spaziando in argomenti che poi non centrano con la risoluzione del caso.
Mi spiego se il fratello di Acacerulen quale Assistente di spstegno ipugna il testamento per la legittima di sua madre, mi pare che la leggittima corrisponda ad 1/4 più il diritto di abitazione in uno degli immobili, automaticamente 1/2 è la leggittima di tutti i figli da dividere in parti uguali, ed 1/4 e la disponibile del testatore che a questo punto ha deciso di far vendere e devolvere a tutti i figli in parti uguali, quindi se tutti procedono all'azione di riduzione in tutela della legittima penso che un giudice per dare corso ai diritti degli eredi ed alle volontà del testatore, procede sempre penso io a quanto sopra esposto in termini di quote, che poi Acacerulen dimostra che itestamento è un falso allora li si aprono altri scenari prettamente legali a cui non so dare risposta.
Qesto è quanto ho capito in riferimento alle spiegazioni scritte da Acacerulen ed alle relative risposte.
Ciao salves
 

Acacerulen

Membro Ordinario
A valle mi sorge però una domanda, non è che tu sei in disaccordo con tutti i tuoi fratelli e questi, pur di risolvere la questione in via bonaria sono disposti, mettendo le mani in tasca, ad integrare la tua parte di eredità così come lasciato scritto da tuo padre?
Scusami il pensiero ma è l’unica cosa che mi viene da pensare.
Luigi
Esatto io sono in disaccordo con gli altri fratelli non per l'eredità ma per il comportamento tenuto da mio fratello nonchè AdS di mia madre che non è stata interdetta ma ha due ictus e presumo non possa agire, infatti io non conosco il suo stato di salute perchè i miei fratelli mi impediscono di vederla, malgrado a suo tempo il Giudice Tutelare abbia disposto un decreto che m lo consentiva. Ma questa è altra cosa.
Ecco perchè loro mi corrisponderebbero la parte in denaro maggiore ovviamente dopo la vendita così che io recuperassi la parte mancante a causa della diminuzione della mia quota e anche della loro. Ovviamente con quale garanzia avrei quanto promesso.
Io credo e da parte mia non ci sarebbe stato alcun problema avrebbero dovuto consultarmi prima dell'apertura della successione non dopo a cose avvenute e con falsa dichiarazione. Io non avrei avuto nulla da eccepire ora invece ... Ma guardiamo il caso specifico all'Agenzia delle Entrate e al Catasto esistono beni immobili intestati anche a mia madre che invece col testamento di mio padre non ne ha diritto perchè dovrebbe impugnare il testamento, ma come fa ad impugnarlo se all'Agenzia delle Entrate e al Catasto mia madre ha già intestato quello che sarebbe stato l'esito positivo dell'impugnazione ?
E' evidente che mio fratello ha comesso un falso ideologico in atto pubblico e per questo perseguibile legalmente. Proprio la querela contro di lui potrebbe districae la materia perchè annullerebbe, ovviamente dopo indagini e processo, la dichiarazione di successione che sarebbe poi riproposta secondo la volontà testamentaria di mio padre e così mia madre potrebbe impugnare il testamente e vedere riconosciuta legalmente la sua quota ereditaria.
Aggiungo che il pagamento IRPEF che devo sostenere alla dichiarazione dei redditi per me sarà minore per minore quota e così teoricamente sto eludendo, in parte, il Fisco.
Io sono del parere che potete entrare nel merito e farmi qualsiasi domanda perchè credo che quanto da me evidenziato sia molto diffuso come problematica e quindi utile a molti. Grazie e scusate degli errori di battitura.
 

Acacerulen

Membro Ordinario
aggiungo, dopo la presentazione della querela di falso di mio fratello dovrei chiedere la modifica della dichiarazione della successione all'Agenzia delle Entrate e al Catasto, accludendo agli atti il testamento e la querela. Cioè dovrei richiedere una modifica della dichiarazione. Solo così mia madre può impugnare il testamento. O no ?
 

Gugli

Membro Attivo
guarda che la dichiarazione di successione (semplice dichiarazione di scienza) ha un valore eminentemente fiscale e NON è qualificabile come titolo di acquisto (per tutte Cass. 2 agosto 1986 n 5275) Neanche il pagamento dell'imposta di successione fa acquisire la qualità di erede, oltre al fatto che il catasto non è probatorio e serve solo per pagare le tasse...
quindi la partita va giocata altrove ma niente vieta che tu possa a ragion veduta presentare una dichiarazione modificativa o sostitutiva se pensi che sia la cosa migliore, la cosa importante è che devi dimostrare le tue ragioni anche all'ufficio dell'Agenzia delle Entrate cioè dovresti presetarti con il testamento pubblicato dal notaio e la visura catastale al momento dell'apertura della successione
 

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