Acacerulen

Membro Ordinario
guarda che la dichiarazione di successione (semplice dichiarazione di scienza) ha un valore eminentemente fiscale e NON è qualificabile come titolo di acquisto (per tutte Cass. 2 agosto 1986 n 5275) Neanche il pagamento dell'imposta di successione fa acquisire la qualità di erede, oltre al fatto che il catasto non è probatorio e serve solo per pagare le tasse...
quindi la partita va giocata altrove ma niente vieta che tu possa a ragion veduta presentare una dichiarazione modificativa o sostitutiva se pensi che sia la cosa migliore, la cosa importante è che devi dimostrare le tue ragioni anche all'ufficio dell'Agenzia delle Entrate cioè dovresti presetarti con il testamento pubblicato dal notaio e la visura catastale al momento dell'apertura della successione

Certamente ho una copia autenticata del testamento olografo pubblicato dal notaio e posso fare una visura alla conservatoria registri immobiliari. Non sono d'accordo che la dichirazione sia una semplice dichiarazione di scienza, in quanto il dichiarante dichiara di essere consapevole delle dichiarazioni false o mendaci.
La qualità di erede l'ho già acquisita con i miei fratelli all'apertura del testamento dal notaio.
Dove devo giocarla la questione a tuo avviso ?
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Se è così chiedi l'interdizione di tua madre, o meglio minacciala ai tuoi fratelli se perseguono con i loro atteggiamenti.
Chi è che decide che non puoi vedere tua madre? E' lei o i tuoi fratelli? Lei ti vuole vedere o no?
Se lei non è nelle capacità di intendere e volere o i tuoi fratelli contro il suo volere non te lo permettono allora non hai che la via minacciata per tutelare in primis lei.
Per quanto riguarda il catasto, questo non è prova di proprietà dell'immobile, la proprietà viene da un atto pubblico redatto generalmente da un notaio, che verifica la provenienza dello stesso e certifica che chi vende è il proprietario. Per l'Agenzia delle Entrate non c'è problema, a prescindere dalle percentuali di eredità, le tasse vengono pagate sui beni e quindi l'importo da versare è relativo al valore degli stessi.
Per il fisco sei tu che dichiari il tuo reddito, dichiaralo coerente con le tue proprietà, dividendo i beni in eredità secondo le giuste quote ereditarie perché come detto prima per la proprietà non fa fede il catasto.
Per quanto riguarda l'amministatore di sostegno, questo può sostituirsi a tua madre solo per quanto è stato stabilito nell'atto di nomina, vai dal giudice tutelare e fatti dare una copia portalo al tuo legale e saprai se tuo fratello agisce entro o oltre il mandato.
Tua madre deve avere la sua quota di legittima ed il diritto all'abitazione nell'appartemento coniugale e non in un altro, quindi anche per tutelare in futuro tua madre lasciare a tuo fratello la gestione dei soldi incassati dalla vendita dei beni (se si farà) non mi sembra corretto.
E' brutto dirlo ma credo che in fondo l'unica soluzione che possa tutelare tua madre e permetterti di vederla è chiedere la sua interdizione, magari non opponendoti a che tuo fratello sia nominato tutore ma chiedendo che tu sia nominato pro tutore.
Così gli atti di straordinaria amministrazione devono essere autorizzati dal tribunale credo sentendo anche il protutore, ogni anno deve essere redatto, e consegnato al Giudice Tutelare, l'inventario con la descrizione delle entrate e delle uscite ordinarie corredato da tutti i giustificativi di spesa e di entrata, degli estratti conto e delle comunicazioni dell'INPS.
Confermo, anche perché ci sono passato, che non si riesce a fare tutto, ma qualcosa in più di quanto tu possa fare attualmente naturalmente si.

Leggo ora la tua risposta a gugli. . . la qualità di erede l'hai acquisita alla morte di tuo padre in quanto figlio e non all'apertura del testamento.
Io nelle tue condizioni agirei nelle due vie prospettate, la prima chiedendo l'interdizione di tua madre e la seconda portando l'esecutore testamentario in tribunale.
Ciao
Luigi
 

Acacerulen

Membro Ordinario
mia madre l'ultima volta che l'ho vista per pochi minuti non poteva parlare e una perizia del CTU disposta dal Giudice Tutelare concludeva che non era a posto con il cervello e risentiva dell'azione di pressione posta dai miei fratelli. Interdirla non serve perchè il decreto del Giudice di fatto è defnitivo e da competenze all'AdS solo per l'ordinaria amministrazione, la vendita dei beni immobili solo dopo autorizzazione dello stesso giudice.
La diatriba è nata dopo il primo ictus quando io volevo ricoverare mia madre in un centro di alta riabilitazione robotizzata, avevo fatto venire pure l'ambulanza per prenderla entro i 20 giorni dall'ictus, ma ahimè per i miei fratelli distava 45 km dal ns. città e per loro comportava spese oltre a quelle di degenza che però io mi ero resa disponibile a farmi carico anche in seguito con l'accordo di tutti vendendo gli immobili. A mia insaputa due fratelli l'hanno fatta dimettere dall'ospedale per ricoverarla in una casa di cura in città non adeguata al caso. Io ho lottato per mia madre in tutti i modi ma una giustizia profondamente ingiusta e incapace non ha fatto sì che riuscissia a farle del bene. E' pazzesco ma è così. L'operato dei giudici l'ho segnalato al ministro della giustizia, ma mi ha risposto che i fatti lamentati non davano luogo a sanzioni, al Presidente della Repubblica che dichiarava di essere incompetente, al Papa che è l'unico che mi ha dato parole di conforto.
 

Gugli

Membro Attivo
concordo con Nemesis
l'accettazione è un diritto potestativo che sorge in capo al chiamato all'eredità che si prescrive in 10 anni
si può verificare l'ipotesi di un accettazione tacita desumibile da atti oggettivi e concludenti dal significato univoco da cui emrge la volontà di accettare...

sarebbe da vedere se il gioco vale la candela con i conti alla mano visto che dalla quota di legittima di tua madre è di 1/3 dovresti detrarre comunque il diritto di abitazione/usufrutto...
cosa ti rimarrebbe e cosa devi spendere per avvocati etc tenendo conto che si agisce in riduzione solo se si è privati di più di 1/4 della quota spettante
 

Acacerulen

Membro Ordinario
concordo con Nemesis
sarebbe da vedere se il gioco vale la candela con i conti alla mano visto che dalla quota di legittima di tua madre è di 1/3 dovresti detrarre comunque il diritto di abitazione/usufrutto...
cosa ti rimarrebbe e cosa devi spendere per avvocati etc tenendo conto che si agisce in riduzione solo se si è privati di più di 1/4 della quota spettante

Attenzione io non intendo impugnare il testamento semmai quello lo deve fare mia mdre non io. Io intendo perseguire colui che non ha possto in essere le volontà testementarie di mio padre cioè l'esecutore testamentario che ha dichiarato il falso. A me basta una querela che la può fare un avvocato come io stesso.
 

Acacerulen

Membro Ordinario
È meglio precisare che al coniuge spetta il diritto di abitazione, ecc. Non spetta il diritto di usufrutto.

Non credo a quanto scritto da Nemesis, al coniuge spetta sempre l'usufrutto e conseguentemente il diritto di abitazione. Tieni conto che mia madre è ricoverata in una RSA e non abita nell'immobile, mentre nello stesso vive un mio fratello. A lui dovrò chiedere la locazione da quando è morto mio padre ?
 

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