uva

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ho vissuto all'estero per buona parte della mia vita dove ho fatto anche il commerciante ma non bisogna essere commerciante per avere un conto in banca all'estero, solo un cittadino.
Sì, hai ragione.
Ma se ad un certo punto sei tornato in Italia e vi hai fissato la tua residenza, suppongo tu fossi consapevole che gli investimenti detenuti all'estero sono sottoposti al monitoraggio fiscale (mod. RW di Unico) e a determinate imposte (IVIE e IVAFE) se superano certi limiti.


Mi viene in mente Corrado. Credo che nella mia memoria sia stato lui il primo campanello d'allarme.
Questo non l'ho capito. A chi e a quale vicenda ti riferisci?
 

uva

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Noi non dobbiamo MAI E POI MAI accettare alcuna limitazione alla nostra liberta' per alcun motivo.
Ok, però se viviamo in un contesto sociale che implica rapporti con altre persone e con le varie istituzioni (Stato, Enti locali, Fisco, ecc) è inevitabile che determinate leggi e regolamenti possano in qualche misura limitare la nostra libertà di azione!

Poi, come ho scritto prima, la percezione dei limiti posti alla libertà personale cambia da persona a persona.
 

basty

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C'è una leggera differenza tra libertà ed arbitrio.
Caro sambo, lo sfogo ci può stare, ma quando si passa al dileggio continuato e generico, la cosa diventa insopportabile. Se poi le accuse sono circostanziate come le citazioni....., faresti meglio a tacere.

Prima di accusare a caso, vedi di esaminare la tua posizione: io non colpevolizzo. Accuso ... sulla base delle tue affermazioni.

nel 2010 ho comperato una casa con soldi che avevo all'estero, 30 mila euro, bonifico dalla banca estera a quella italiana, non c'e' stato alcun problema.
Poi l'ho fatto di nuovo nel 2013 con 8 mila euro per dei garage, nessun problema.

non so cosa sia il quadro RW e non ho versato IVAFE

Diciamo quindi tanto per cominciare che tu hai evaso IVAFE, INVIE e non dichiarato i beni detenuti all'estero: non sei il primo,... ma non per questo sei giustificato.

p.s.: .. e ricordati sempre che c'è sempre qualcuno più a settentrione o ad occidente di te.
 

uva

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Diciamo quindi
Scusa @basty, ma non abbiamo gli elementi per dirlo se non conosciamo tutti i particolari di questa situazione.

Io pensavo esistano dei limiti, sia per il mod. RW che per il pagamento di quelle imposte, ma non conosco bene la materia.

Bisognerebbe pure verificare quale era la residenza, anche in senso fiscale, di @sambo quando ha fatto quelle operazioni.
Credo che l'aspetto fiscale cambia se il contribuente è (ancora) residente all'estero e acquista un immobile in Italia; oppure se aveva già spostato qui la residenza. Se era o no iscritto all'Aire. Se ha la doppia cittadinanza. Se il Paese estero è white o black list. Ecc. ecc.
(Il mio inquilino, di cui ho scritto in un post precedente, mi ha raccontato della sua pratica di voluntary disclosure: mi è sembrata di una complicazione pazzesca!)

Ci sono tanti "se" che complicano la vicenda di @sambo; per cui a me pare ci siano state delle irregolarità ma non mi sento di accusare una persona che non conosco!
(Scusa se mi sono permessa di fare questa osservazione!)
 

Dimaraz

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volendo, lo so fare ma lo considero snooping e non lo faccio

Hai idea alquanto "bislacca" o non sei conscio dell'uso dei termini.

I dati personali che ho indicato nel mio profilo sono pubblici.
Fare "snooping" è materia che meglio la lasci agli hacker.

dove provati delinquenti sono capi di partiti

Parli tanto per sparlare?
Un conto è restare su generico (politici) ...un altro additare una "cerchia ristretta" (capi di partito)....fossi in te misurerei meglio le parole.
 

Dimaraz

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Mi aspettavo questa affermazione, che però non tiene conto dell'inversione dell'onere della prova a carico del contribuente stabilita in alcuni casi (pare proprio nel caso di verifiche sui movimenti di un conto bancario):
L’inversione dell’onere probatorio negli accertamenti bancari - Euroconference News

Non sono esperta in materia e non so giudicare il fatto specifico,

Appunto...evidentemente hai male interpretato quella (che richiama altre precedenti) sentenza.
Nello specifico l'inversione era lecita ed automatica: avevano fatto un controllo del c/c e trovando movimenti non giustificati contabilmente diventa pacifico che si rovesci l'onere...spettava al correntista dimostrare che quei movimenti non erano inerenti ad operazioni imponibili e/o soggette ad IVA.
 

basty

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Circa l'onere della prova, non ho elementi tecnici per controbattere: posso solo riportare una mia esperienza.
Avevo raccolto le adesioni ad un pellegrinaggio a Lourdes: molti mi avevano dato (in più riprese) dei contanti: alla associazione avevo inviato il bonifico della somma totale, e versato i contanti sul mio conto; in banca mi è stato chiesto conto dell'origine di questi contanti.... cifra attorno ai 2500 €, che superava l'allora limite che credo fosse di 1000€.

Forse poteva addirittura scattare la segnalazione: non me ne sono preoccupato, ma certo la domanda oggi me la porrei per 90.000 €..

Scusa @basty, ma non abbiamo gli elementi per dirlo se non conosciamo tutti i particolari di questa situazione.
Hai ragione: il mio era un intervento provocatorio. Non mi piacciono le accuse a vanvera. Ora nei caso qui specifico, se uno che detiene capitali all'estero, non conosce il quadro RW , significa che non ne ha denunciato il possesso: e nel 2013 c'era già l'obbligo.
E la Svizzera allora era nella black-list.
Ora chi è senza peccato scagli la prima pietra ... altrimenti meglio usare moderazione.

Il mio inquilino, di cui ho scritto in un post precedente, mi ha raccontato della sua pratica di voluntary disclosure: mi è sembrata di una complicazione pazzesca!)
Tutto relativo: parlo per conoscenza diretta. Mi sono trovato in una situazione simile a Sambo: avevo lavorato negli USA per 18 mesi.
Al ritorno avevo provveduto a trasferire la giacenza rimasta presso una banca svizzera: erano anni in cui la richiesta di valuta straniera era soggetta a limitazioni. Essendo stati regolarmente acquisiti, ritenevo non illecito non ricambiarli in lire. Avevamo pure deciso di lasciarli come regalo al figlio, nato negli USA, quando ne avesse avuto necessità. Quando hanno introdotto la voluntary disclosure mi sono ricordato di questa giacenza ed informato: un esimio commercialista mi disse che la mia giacenza non era regolare, che avrei dovuto fare la VD, ma che la cifra depositata non sarebbe stata nemmeno sufficiente a pagare la sua parcella .
Aggiunse anche che era "obbligatorio" che la pratica fosse presentata da un professionista (NON VERO).

A proposito di "ladri" è curiosa la conclusione: per espletare la pratica ho richiesto l'estratto conto degli ultimi 10 anni alla banca: (il conto era ormai stato considerato dalla banca "in sonno" non essendosi mai presentato nessuno per 30 anni) per il disturbo mi è stato addebitata dalla banca la non trascurabile somma di 700 e rotti CHF.
Il fisco italiano mi ha saldato la pratica per circa duecento euro (che hanno speso in buona parte, per inviare 10 raccomandate (una per anno fiscale!.... ):
ho seguito le istruzioni della Agenzia delle Entrate ed inviato personalmente domanda e documentazione con il SW della Agenzia.
Non avevo niente da nascondere: ho descritto la mia situazione e compilato i prospetti richiesti. E fatto accreditare in Italia la rimanenza.
p.s.: i maggiori istituti bancari elvetici disincentivano la tenuta conti di cittadini stranieri con giacenze "da comuni mortali" attraverso l'applicazione di spese di tenuta conto inimmaginabili in Italia.
 
S

sambo

Ospite
Sì, hai ragione.
Ma se ad un certo punto sei tornato in Italia e vi hai fissato la tua residenza, suppongo tu fossi consapevole che gli investimenti detenuti all'estero sono sottoposti al monitoraggio fiscale (mod. RW di Unico) e a determinate imposte (IVIE e IVAFE) se superano certi limiti.



Questo non l'ho capito. A chi e a quale vicenda ti riferisci?
Sì, hai ragione.
Ma se ad un certo punto sei tornato in Italia e vi hai fissato la tua residenza, suppongo tu fossi consapevole che gli investimenti detenuti all'estero sono sottoposti al monitoraggio fiscale (mod. RW di Unico) e a determinate imposte (IVIE e IVAFE) se superano certi limiti.



Questo non l'ho capito. A chi e a quale vicenda ti riferisci?


non ho capito come un italiano possa pensare od aspettarsi che una persona che vive all'estero quando viene a vivere in italia sappia cosa sia "monitoraggio fiscale (mod. RW di Unico) e a determinate imposte (IVIE e IVAFE)" non lo so ancora adesso. Cosa e' una di quelle cose che vanno e vengono ogni sei mesi come i premier italiani? La storia di Corrado si invece che io mi aspetto che ogni italiano conosca.
 
S

sambo

Ospite
Ok, però se viviamo in un contesto sociale che implica rapporti con altre persone e con le varie istituzioni (Stato, Enti locali, Fisco, ecc) è inevitabile che determinate leggi e regolamenti possano in qualche misura limitare la nostra libertà di azione!

Poi, come ho scritto prima, la percezione dei limiti posti alla libertà personale cambia da persona a persona.
in questo caso quando non sono convinto se qualcosa sta ledendo la mi liberta' personale, vado a controllare se anche i Britannici, I Tedeschi, gli Americani, i Francesi e i Giapponesi hanno lo stesso problema. Se vedo che loro sono anni luce dal non avere quella liberta', io non ci sto.

Per quanto riguarda le persone individuali e le loro percezioni... mi vene in mente quell'africana che correva alle olimpiadi.. senza scarpe. Perche' non avendole mai indossate, ha continuato a non farlo e la regolamentazione le ha permesso di farlo. Ma ha fatto un tempo scarsissimo perche' il correre sull'asfalto da scalzi non e' lo stesso che il correre sul battuto africano. Si e' maciullata i piedi e ha perso.
 

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