Capita invece che fin nello scorso secolo certe proprietà venivano cedute senza passare per notai, sulla parola. Questo avveniva fino ad una cinquantina di anni fa.
Di Roma non posso dire niente non essendo cittadino romano, ma mi sembra strano che fino a 50 anni fa delle proprietà potevano essere trasferite sulla parola, senza l'intervento del notaio. Parlo della mia Regione che è la Sardegna e rimarco quanto:
Arrivando in volo in Sardegna è impossibile non notare la miriade di muretti a secco che imbriglia gran parte del territorio. Ciò è frutto della famigerata legge
"delle chiudende" che nel 1820 introdusse la proprietà privata della terra, che fino all’epoca era estranea alla cultura sarda. Prima di allora infatti la gestione della terra era regolata dalle norme codificate nella Carta de Logu, promulgata nel
1400 dalla giudicessa Eleonora d’Arborea: ogni villaggio aveva un territorio proprio,
su fundamentu, suddiviso in due parti entrambe proprietà della collettività, su cui si ruotavano anno per anno pascolo e semina. Il governo sabaudo, nel tentativo di creare una nuova classe borghese-contadina sarda, cancellò il principio e il sistema della proprietà collettiva della terra e decretò che sarebbe stato sufficiente delimitare in qualche modo un pezzo di terra per diventarne automaticamente legittimi proprietari. Ciò dette il via ad una folle
"corsa al muretto" che generò un frazionamento del territorio in piccoli fazzoletti di terra, destinati a rimpicciolirsi ulteriormente nelle successioni ereditarie e alla causa di rendere sterile la terra stessa, per la mancanza di rotazione di semina e pascolo. Inoltre i contadini, nella foga di impossessarsi dei terreni, realizzarono i muretti a secco dei confini per lo più con massi e pietre sottratti ai nuraghi, tanto che i muretti, appaiono come una sorta di caricatura delle stesse fortificazioni nuragiche, non solo per la provenienza dei materiali, ma anche per la rozza imitazione della tipica realizzazione a incastro. E' chiaro che non si formarono solo questi piccoli frazionamenti, i notabili di allora ne approfittarono e si formarono possedimenti anche di svariati ettari di terreno, che tutt'ora esistono.
In pratica nel 1820 nasce
"la proprietà perfetta" delle terre, il catasto verrà introdotto solo nel 1840.