Al corregionale, Jerry48, voglio dire che il mese scorso sono stato chiamato da un cliente a frazionare un piccolo terreno che il padre, deceduto recentemente, aveva voluto lasciare ai figli, assieme ad un altro paio di aree agricole a Burcei, lontano una quarantina di km da Cagliari, ma con usi e costumi risalenti agli inizi del secolo scorso. Solo con queste ultime generazioni si sta cercando di mettere ordine sulle proprietà. Notoriamente in Sardegna, il paese è il regno delle ciliegie assieme a Villacidro. Il terreno in oggetto, posto su un costone, neanche vicino al paese, è costituito da una striscia di circa 6, 7 m di fronte strada, lunga un centinaio, al quale si accede da una stradina campestre a fondo naturale, particolarmente scoscesa, attraverso un cancelletto per il transito pedonale. Bene, questo terreno sul quali si possono contare una ventina di piante del prelibato frutto, è suddiviso in tre parti. Pertanto per raggiungere la porzione caduta in eredità, essendo l'ultima è necessario attraversare le due quote con una servitù di passaggio pedonale. Dalle ricerche catastali risultano intestate diverse persone, tutte nate agli inizi del secolo scorso, perché con gli anni non sono mai state presentate le denunce di successione ed i passaggi di proprietà avvenivano con una stretta di mano. La parola era più garantista di un atto pubblico, perché, come dicevo, la legge veniva fatta rispettare dagli abitanti in modo drastico. Nel mio caso, procedere ad atti, a successioni o a pratiche di usucapione, costava dalla 10 alle 30 volte il valore del terreno. Questi costi, oltre ai tempi biblici, sono il motivo perché si eviti il pronunciamento del giudice, visto che la legge lo permette.