Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
funziona proprio così. la uso io ed è mia.
Tu releghi la funzione del notaio a prendere atto passivamente di volontà di persone che lui neanche conosce. Non credo proprio che sia così. Hai mai visto un documento notarile di trasferimento di proprietà per usucapione?

da: http://www.lavorincasa.it/come-acquistare-un-bene-per-usucapione/
Accertamento del diritto

Tizio è convinto che esistano tutti i requisiti che gli consentano di poter dire di aver acquistato per usucapione la proprietà di un bene immobile o, ad esempio, la servitù di passaggio su un bene.


Che cosa fare per trasformare questa sua convinzione in un fatto giuridicamente vincolante, insomma per ufficializzare l’avvenuta usucapione?


Per lungo tempo s’è pensato che fosse necessario far accertare giudizialmente l’usucapione per poter poi disporre del bene usucapito.



In buona sostanza, si diceva, dalla ricorrenza dei requisiti per l’acquisto per usucapione non discendevano di diritto la proprietà o l’altro diritto reale e quindi la parte non poteva disporne liberamente (cfr. Cass. 12 novembre 1996 n. 9884).

La situazione, però, è cambiata tant’è che oggi si afferma che è valido il contratto di compravendita di un bene che la parte venditrice dichiara, senza alcuna sentenza in un suo favore, di avere usucapito (Cass. 5 febbraio 2007 n. 2485).


Ad ogni buon conto, per evitare incertezze dovute a sempre possibili cambiamenti di orientamento giurisprudenziale, è sempre bene che, chi ritiene di aver acquistato per usucapione la proprietà o un altro diritto reale sopra un bene immobile, si rivolga ad un avvocato di propria fiducia per iniziare la causa necessaria per sancire definitivamente tale acquisto.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Dopo aver letto l'articolo postato da Criscuolo, confermo quanto più volte affermato e confermato con diversi articoli di altrettanti avvocati che l'usucapione, avvenuta con il possesso continuato, pubblico ed incontestato dell'immobile, permette al titolare di trasferire il suo diritto davanti ad un notaio senza necessariamente avere avuto il riconoscimento con una pronuncia apposita di un giudice. L'intervento di quest'ultimo è necessario per ottenere la continuità storica richiesta da un istituto di credito per l'erogazione di un mutuo, ipotecando detto immobile. Dalla lettura ho notato che l'estensore dell'articolo suddetto termina con il consigliare di rivolgersi ad un collega per intraprendere la via legale. Sarà un caso?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Sarà un caso?
la Cassazione ha solamente detto che il contratto di compravendita era valido anche se la parte venditrice aveva dichiarato la proprietà senza aver presentato la documentazione dell'avvvenuto trasferimento di proprietà sancita da un giudice.
Siccome la medesima Cassazione, in un altro caso analogo, può smentire quello che altri colleghi hanno affermato, chi ha redatto l'articolo ha suggerito a scanso di futuri problemi di avere un documento che sancisca l'avvenuto usucapione.

Tra l'altro nel collegamento che ho postato precedentemente c'é una interessante considerazione sulla tolleranza del proprietario usucapito.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Se è comprensibile chiedere l'intervento del giudice quando si tratta di immobili dal valore consistente, è un controsenso quando l'usucapione interessa un terreno agricolo il cui valore è sovente molto inferiore al costo della partica da svolgere dal giudice.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
E' bene ricordare che si usucapisce se si ha il possesso continuato per vent'anni consecutivi, senza interruzione superiore all'anno.
 
J

JERRY48

Ospite
A mio parere, la sentenza della Cassazione, citata da @Luigi Criscuolo, non fa altro che dimostrare che in Italia si emanano sentenze alla carlona.
Ma come si può permettere, ad un soggetto qualsiasi, di vendere un bene non proprio e neanche provato di averlo usucapito. Con questa azione il vero proprietario deve intentar causa, affrontare spese, perdere tempo e lavoro. E l'acquirente dell'ipotetico bene usucapito rischia di perderlo, dopo averlo pagato, e senza riavere indietro i soldi spesi per l'acquisto, se il venditore è un nullatenente.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
dunque...il diritto di proprietà nasce con l'usucapione. Questa terra la coltivo io e quindi è mia. Questo avveniva prima della creazione del catasto (prima di Roma e di Babilonia) Per questo ho scritto che è un istituto antichissimo. Capita invece che fin nello scorso secolo certe proprietà venivano cedute senza passare per notai, sulla parola. Questo avveniva fino ad una cinquantina di anni fa. Oggi si ricorre al notaio per regolarizzare le proprietà. L'usucapione quindi è un atto individuale, un modo di acquisto della proprietà, scrivono i testi legali.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Se uno vende un immobile non suo è un lestofante. Ma uno può vendere un suo bene a più persone con atti differenti, prevalentemente nello stesso giorno. Non vedo la differenza. Comunque l'usucapione è una legge dello stato. I latini dicevano: "Dura lex sed lex". Per alcuni può apparire tale.
 

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