@davidemarco o il condominio subisce passivamente oppure si attiva, non tanto per spirito di rivalsa ma per spirito di equità.
Innanzitutto questo signore il distacco lo potrà fare solo dopo il termine dell'attuale gestione di riscaldamento; il distacco dovrà essere fatto in modo irreversibile, e questo dovrà essere controllato da un tecnico (termotecnico) incaricato dal condominio.
Scrivi da Novara, cosa ha deliberato la Regione Piemonte a proposito di distacco dal riscaldamento centralizzato (l'amministratore lo dovrebbe sapere, come pure un termotecnico che fa questa professione in Piemonte)? A me sembra che sia ancora in vigore il divieto se il condominio è composto da più di 4 unità abitative. Leggi qua
Distacco dall'impianto di riscaldamento centralizzato
In ogni caso, se non li avete già installate, entro il 31/12/2016 dovrete mettere le valvole termostatiche con i contabilizzatori di calore. Questa è legge nazionale.
Prima di installare le termovalvole sarebbe stata buona norma praticare il lavaggio di tutto l'impianto di riscaldamento, altrimenti la melma presente nelle tubature nel giro di un paio di anni mette fuori uso le valvole termostatiche che smettono di funzionare, riducendo la loro vita naturale (5/7 anni). Quello della sostituzione periodica delle valvole è una pratica manutentiva che non viene comunicata.
La domanda è questa: a quanto ammonterebbe la quota fissa che deve comunque pagare
Questa ormai è una domanda arcifrequente. La quota fissa rappresenta i consumi involontari (le dispersioni) questa o il condominio se la inventa e la approva, oppure si rivolge ad un termotecnico, il quale dopo aver visionato le caratteristiche strutturali e costruttive del fabbricato, le caratteristiche strutturali e costruttive dell'impianto di riscaldamento (diagnosi energetica) estrarrà dal cilindro la famosa percentuale fissa da applicare alla sola spesa per il consumo del carburante (metano). La diagnosi è obbligatoria nei condomìni che dispongono di una caldaia con più di 100 kw. La quota fissa va poi suddivisa tra i condòmini a secondo del fabbisogno energetico dell' appartamento di ogni singolo proprietario. Il fabbisogno energetico degli appartamenti lo determina il termotecnico nella diagnosi energetica dell'edificio: in pratica si vanno a creare una nuova sorta di tabelle millesimali di riscaldamento. Per quanto riguarda le dispersioni, tutti gli appartamenti si affacciano sul vano scale che è una parte comune; il vano scale rappresenta una dispersione perché non è riscaldato; quindi tutti gli appartamenti, a secondo della superficie di affaccio sul vano scale, saranno penalizzati da questa dispersione.