Che alla fine dice :
.... difformità più serie risultano essere
Ce ne sono quindi altre meno serie, come hai scritto tu in precedenza.
La scelta finale dipenderà molto dalle tue priorità come acquirente.
Per una soluzione definitiva, evitando il rischio che la difformità riaffiori in futuro, la sanatoria rappresenta la via più sicura, anche se richiede pazienza e potrebbe non essere garantita. Questa parte della relazione non è speranzosa:
SITUAZIONE MOLTO DIFFICILE DA SANARE
Comunque, "molto difficile", non vuol dire che
non sarà possibile. Presumo che venga definita una "situazione difficile da sanare", probabilmente perché l’altezza del sottotetto modifica in modo sostanziale le caratteristiche dell’edificio rispetto a quanto approvato nel progetto originale. Potrebbe trattarsi di una variazione che non rientra nelle possibilità di sanatoria ordinaria.
Anche se l'immobile è stato costruito 20 anni fa, la non conformità resta rilevante. Le norme urbanistiche non cambiano automaticamente con il passare degli anni, né si adattano automaticamente alle modifiche di un immobile solo perché è passato del tempo dalla sua costruzione o perché l'immobile è stato compravenduto. La difformità rimane tale fino a che non viene regolarizzata, quindi la compravendita passata non sana automaticamente la situazione; semplicemente, potrebbe non essere stata trattata prima.
Durante la compravendita, può essere che non siano stati evidenziati problemi o che non siano emersi controlli approfonditi, ma la difformità urbanistica resta una questione tecnica che deve essere affrontata a prescindere dalla storia delle compravendite.
che il comune accetti semplicemente l'aggiornamento delle certificazioni urbanistiche alle altezze dello stato di fatto?
I tecnici che ti hanno consigliato di abbassare il soffitto con il cartongesso poiché presumibilmente hanno valutato che il comune non sia disposto a concedere facilmente una sanatoria.