Daniele 78

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A Torino si dice anche gagnu.[DOUBLEPOST=1393620064,1393619893][/DOUBLEPOST]Daniele, traduci in piemontese questa frase:
"Ho rotto una sedia, devo portarla dal falegname per aggiustarla!
Iu s'ciapá la sedia (boia faus) deu purtela dal minùsiè.

Sì, in effetti hai ragione.
Però devi considerare che il sardo ha tante varianti a seconda della zona ed è probabile che magari nel nord sardegna o nel nuorese o a Lanusei questa tua affermazione non sia valida.
Poi devi pensare, che ricordando vagamente il parlato di mio nonno era differente da quello nostro odierno, cioè ha avuto un certo cambiamento. Il suo dialetto era più marcato, con i termini giusti tramandati, anche perchè la scolarizzazione allora era molto assente, invece ora ci sono contaminazioni e storpiature specialmente nei giovani, i quali da bambini in famiglia parlano l'italiano e non il sardo.
Ma sai che funziona così anche per il piemontese (e credo almeno) per ogni altro dialetto italiano. Mia nonna materna di 84 anni ha ancora una pronuncia e delle parole tutto sommato che riesco a capire per l'80/90%. La mia tris nonna materna che ho avuto la fortuna di conoscere aveva un piemontese più arcaico e faticavo molto nel capirla. Anche da noi se ti sposti di 4/5 km e cambiamo parole e pronunce. C'era tantissimo campanilismo. Oggi da noi il dialetto è parlato quasi solo dagli anziani, i ragazzi non lo parlano tanto per non dire nulla. Ho notato invece che in altre zone d'Italia (vedi il Veneto) ma anche in Campania o in Sicilia il dialetto non si è perso tra i giovanissimi. Ed è la fortuna. Il dialetto è alla pari del piatto tipico del posto o del monumento più bello e conosciuto della città tua. Se perdi il dialetto perdi anche un bel pezzo della tua terra.
 
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alberto bianchi

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u s'ciapá la sedia (boia faus) deu purtela dal minùsiè.
Varianti: s''sciopà la cadrega (o carega) deu purtala.
minusiè non è altro che il francese menusier.

Una mia collega che aveva la mamma originaria delle valli cuneesi per rispondere " Sì" diceva "OC" che è la particella che ha dato origine, secondo Dante Alighieri" , alla classificazione delle Lingue in Lingua d'Oc ( Occitano, provenzale), Lingua d'Oil (Oui in francese) e Lingua del Sì (Italiano e Spagnolo)........
poi c'è anche la lingua di Jerry : La Lingua del Eia
 

Daniele 78

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Varianti: s''sciopà la cadrega (o carega) deu purtala.
minusiè non è altro che il francese menusier.

Una mia collega che aveva la mamma originaria delle valli cuneesi per rispondere " Sì" diceva "OC" che è la particella che ha dato origine, secondo Dante Alighieri" , alla classificazione delle Lingue in Lingua d'Oc ( Occitano, provenzale), Lingua d'Oil (Oui in francese) e Lingua del Sì (Italiano e Spagnolo)........
poi c'è anche la lingua di Jerry : La Lingua del Eia
S'ciopa vuol dire anche letteralmente :"esplodi". Devi guardare sempre negli occhi un piemontese quando ti dice "S'ciopa" perché può essere che ti manda a stendere 'soft' nel senso di via vai lasciami stare...oppure se "hard" vai a cag..e testa di ... .I nonni non avevano tanti filtri quando ti dovevano dire le cose ,e mia nonna non fa differenza.
 

Elisabetta48

Membro Senior
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Per @JERRY48. Non le risparmiate le "u", noi invece ne abbiamo perse molte trasformate in "o" o in "e"...
Beccati due frasi senza u:
A'dgi ca gni e gnan gni gnan.
Sa t'vo dal pramsan arsan bon, vin ché a torel
 

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