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JERRY48

Ospite
È vero ma anche alcune parole indicanti lo stesso nome italiano in piemontese ci sono differenze locali. Ad esempio bambini.
In alcune zone troverai termini come matùlin, in altri cìt.
Giusto.
alberto c'è Terralba, Arcidano, distano tra loro 6 Km eppure usano vocaboli addirittura differenti non solo la pronuncia.
 

alberto bianchi

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È vero ma anche alcune parole indicanti lo stesso nome italiano in piemontese ci sono differenze locali. Ad esempio bambini.
In alcune zone troverai termini come matùlin, in altri cìt.
A Torino si dice anche gagnu.[DOUBLEPOST=1393620064,1393619893][/DOUBLEPOST]Daniele, traduci in piemontese questa frase:
"Ho rotto una sedia, devo portarla dal falegname per aggiustarla!
 

Daniele 78

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Qui lo sentito pochissimo il termine gagnu. A Torino si dice : "ma basta la nè". "Ma basta dai "la traduzione. Qui invece: " piantla li" smettila. Decisamente più duro.
 

alberto bianchi

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due in logudorese duos
in casteddu duus
alta dui
Non so se l'hai notato ma a differenza del sardo il numero "due" in italiano ha un solo genere, valido in tutti i casi come maschile, femminile e neutro, come il francese e lo spagnolo.
In alcune lingue e dialetti esistono diversi generi: due per il latino, il sardo, il catalano, il rumeno, il portoghese e altri che non ricordo. Nel dialetto napoletano esistono i tre generi; maschile, femminile e neutro. Chiacchia ci potrà illustrare meglio con degli esempi.
In albanese esistono 3 generi diversi per il numero "tre".

Sarei curioso di sapere se esistono casi simili in altri dialetti.
 
J

JERRY48

Ospite
Sì, in effetti hai ragione.
Però devi considerare che il sardo ha tante varianti a seconda della zona ed è probabile che magari nel nord sardegna o nel nuorese o a Lanusei questa tua affermazione non sia valida.
Poi devi pensare, che ricordando vagamente il parlato di mio nonno era differente da quello nostro odierno, cioè ha avuto un certo cambiamento. Il suo dialetto era più marcato, con i termini giusti tramandati, anche perchè la scolarizzazione allora era molto assente, invece ora ci sono contaminazioni e storpiature specialmente nei giovani, i quali da bambini in famiglia parlano l'italiano e non il sardo.
 
Ultima modifica di un moderatore:

Elisabetta48

Membro Senior
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Sarei curioso di sapere se esistono casi simili in altri dialetti.
In "arsan" (reggiano): du om, do (o dou) doni (due uomini, due donne), tri om, trej doni (per la pronuncia, la o di "do" è stretta, la o di "doni" è larga, la j di "trej" è impercettibile. Solo fino al tre c'è differenza di genere.
Vi racconto questa. Per parlare di un avvocato un po' scalcinato, lo si qualifica come "L'è 'n avochè desnov", sottintendendo "A'l n'ha mai vint" ("E' un avvocato diciannove, non ha mai vinto", giocando sul fatto che "vint" vuol dire vinto ma anche venti)
Per il reggiano esiste una complicata teoria degli accenti per tentare di riprodurre la pronuncia.
 

alberto bianchi

Membro Storico
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In "arsan" (reggiano): du om, do (o dou) doni (due uomini, due donne), tri om, trej doni (per la pronuncia, la o di "do" è stretta, la o di "doni" è larga, la j di "trej" è impercettibile. Solo fino al tre c'è differenza di genere.
Le parole sottolineate mi han fatto ricordare un fatto avvenuto una decina di anni fa, forse anche di più.
A Parma c'era un tizio che per un mese aveva inondato la Gazzetta, con una lettera giornaliera al Direttore, dove illustrava la sua Teoria sull'origine del dialetto parmigiano dall'albanese. Faceva degli esempi, basandosi su delle similitudini ed assonanze di alcune parole. Immancabilmente saltava fuori, a ragione, chi lo contestava e così per un mese intero. Certe similitudini sono molto spesso delle coincidenze casuali dovute ad una evoluzione parallela delle lingue. E' il caso della Sardegna di @JERRY48 con la Romania, le cui lingue hanno moltissimi vocaboli in comune pur non avendo mai avuto dei contatti diretti ma esclusivamente una derivazione comune dal latino. Lo stesso tra Parma e l'Albania non mi risulta che siano mai esistiti dei rapporti tali da lasciar tracce.
 

Elisabetta48

Membro Senior
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tra Parma e l'Albania
Semmai mi pare che sia il dialetto parmigiano che quello reggiano (che peraltro non hanno niente in comune tra di loro) abbiano avuto influenze francesi. Ma, come già sottolineato da voi, ogni città e paese della provincia ha il dialetto suo e addirittura anche nei paesini c'erano sfumature diverse. Una vera Babele.
 

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