Preciso quanto segue.
Le pronunce a cui mi riferisco non entrano nei meandri del meccanismo di applicazione della sanzionje civilistica "incriminata", e più precisamente:
1) in un caso, assistendo il proprietario, controparte sollevava l'eccezione circa la legittimità dell'autoriduzione del canone (io ovviamente la contestavo) ed il giudice si riservava: a scioglimento della riserva, molto sinteticamente, evidenziava che l'intimato aveva ammesso di essersi ridotto il canone di locazione sul presupposto dell'applicazione al caso in via automatica dell'Art. 3 D.lgs 23/11 e che tale ammissione, prima di ogni accertamento nel merito del proprio diritto, denotava la volontà di omettere di adempiere formalmente alla propria obbligazione e tale ammissione avevano contenuto confessorio....con una logica discutibile (ma nel caso specifico a me favorevole) il giudice arrivava alla conclusione che tali dichiarazioni di contenuto chiaramento confessorio lo avevano convinto che la morosità sussisteva per cui emetteva ordinanza di rilascio e risponeva il mutamento del rito. Controparte si è, come dire, "arresa" in questa fase, rilasciando l'immobile, per cui la causa è stata abbandonata;
2) nel secondo caso, che in realtà ho seguito per conto di una collega in qualità di sostituto processuale, il Giudice ha provveduto nell'ambito di un procedimento speciale a evidenziare che non si era data prova dell'avvenuta denuncia presso l'Agenzia delle Entrate: il caso era particolare per quanto concerne il pregresso. Controparte aveva precedentemente promosso uno sfratto per morosità su contratto non registrato e quindi nullo (da cui la soccombenza); ci ha riprovato con un procedimento speciale per occupazione sine titulo, ove è stata sollevata l'eccezione secondo cui, nel frattempo, il cliente aveva denunciato la locazione all'Agenzia delle Entrate per godere dei benefici di cui alla normativa (nuova rispetto al tempo dello sfratto). Tuttavia la collega, peraltro piu volte avvertita da me circa la mancanza, aveva allegato solo la richiesta indirizzata all'Agenzia delle Entrate senza dimostrazione dell'avvenuta registrazione del contratto presso l'Agenzia delle Entrate. Per recuperare con un colpo di coda ho provato ad invocare il potere d'ufficio del giudice nell'istruttoria di un procedimento sommario di cognizione (per la serie, se non te lo allego comunque ti chiedo di acquisire dall'Agenzia delle Entrate quanto manca, cioè la prova del passaggio in Agenzia delle Entrate) ma il Giudice è rimasto fermo alla mancata allegazione, per cui non è entrato nel merito. Si sta valutando l'appello.