nel mio caso e' possibile dimostrare l'inesistenza di un contratto verbale?
Ciao a tutti, mi sono appena iscritta
a me e' capitata una vicenda che non so come inquadrare.
Mi trovo ormai da un paio d'anni all'estero per motivi di lavoro ma sono proprietaria di un appartamento in Italia. Qualche mese fa un amico di amici stava cercando un appoggio temporaneo e io non avevo ancora deciso se affittare la casa oppure venderla. Dopo aver parlato con questo amico ho pensato che sarebbe stata una buona idea farlo stare li' a casa mia per un po', ero contenta che a casa ci fosse qualcuno mentre prendevo una decisione e ho pensato che poteva darmi una mano a cercare potenziali conduttori con i quali trovare un accordo per stipulare un contratto d'affitto. Potenzialmente potrebbe essere stato anche lui, se ci fossimo trovati bene e avessimo deciso di comune accordo di stipulare un contratto.
Per tre mesi e' stato li' a casa a titolo completamente gratuito (non era la sua abitazione principale, usava la casa come un appoggio) anche se io gli avevo chiesto un contributo spese. Il quarto mese mi ha versato tramite bonifico un contributo per le spese di quattro mesi di ospitalita'. Poi ho cominciato a chiarirmi le idee, lui non mi aveva trovato nessuno con cui potessi stipulare un contratto d'affitto, lui personalmente non era interessato (e neanche io dopo che lo avevo conosciuto un po' meglio) e quindi gli ho chiesto di andarsene in modo tale che io potessi mettere la cosa in mano a un'agenzia immobiliare e trovare un inquilino.
Lui mi ha detto, no problem, dammi un po' di tempo per cercare un altro appoggio. Dopo dieci giorni mi ritrovo un versamento sullo stesso conto che lui aveva utilizzato per rimborsarmi le spese dei quattro mesi dello stesso importo del bonifico precedente con causale "pagamento affitto". Al che gli dico, sei pazzo, cosa stai facendo, noi non abbiamo nessun contratto di affitto! Ne abbiamo parlato vagamente ma non abbiamo mai trovato nessun accordo, e uno dei motivi era che lui non voleva un contratto regolare. Quindi in pratica ho capito che lui stava cercando di truffarmi e non sapendo cosa fare (lui mi continuava a dire che se ne sarebbe andato) ho pensato di aspettare che se ne andasse.
Il mese successivo mi fa un altro bonifico di importo inferiore a quello precedente con causale "saldo affitto". Allora io mi arrabbio e gli dico, come ti sei permesso, tra noi non c'e' nessun accordo di affitto, mi stai occupando casa, io sto cercando una persona a cui fare un contratto regolare che mi paghi un affitto pattuito, non una somma a caso che ti inventi tu solo perche' abiti qui e hai le coordinate del mio conto...
Nel frattempo lui e' sparito, ho cercato di contattarlo ma e' diventato irreperible. Il settimo mese entro in casa dopo un mesetto che non ci entravo piu' e vedo che aveva portato via quasi tutte le sue cose e penso "bene, se n'e' andato". Per fortuna il settimo mese non mi aveva fatto altri bonifici fantasiosi. Cosi' metto un po' in ordine, pulisco, cambio la serratura che era vecchia, e riparto, pensando che mi avrebbe cercata quando si fosse ricordato di venire a prendere le sue cose che erano rimaste a casa.
Ieri mi e' arrivata una lettera del suo avvocato che minaccia di applicare questa legge e chiede il diritto di usufruire dell'immobile per otto anni a canone irrisorio.
ora io mi chiedo: nel mio caso e' applicabile? Lui e' stato ospite per qualche mese e poi quando gli ho chiesto di andarsene ha utilizzato i dati del mio conto per simulare un contratto di affitto che non e' mai stato pattuito, ne' in forma verbale ne' scritta. Come faranno a provare che sono un evasore fiscale se in sette mesi mi ha rimborsato 500 euro di spese e poi ha inventato queste due mensilita' (in realta' una e mezza) che io non gli ho mai chiesto di pagare???
io vorrei disconoscere questi soldi versati perche' non mi appartengono. Ma e' anche vero che se mi rimborsasse un po' di spese (ha fatto anche dei danni in casa) non sarebbe male.
Avete consigli, suggerimenti, opinioni??? Grazie mille
Barbara