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leggo solo ora la tua risposta. Mi dispiace non poterti assecondare. QUALSIASI siano i motivi per i quali l'amministratore sia stato indotto a comportarsi in tal modo, non lo scagionano. Lui non può assolutamente mettere naso nelle faccende altruiArciera,
mi piacerebbe darti ragione....ma ho parlato a LUNGO con il mio amministratore ...
e risvolti INDIRETTI (anche se non evidenti) ci sono....
Se dici a me ti spiego il perchè di questa scelta (per persona), si suppone che su per giù il consumo pro capite in una famiglia media sia uguale, per cucinare, per lavarsi, lavare i panni, servizi igenici pulizie in generale ecc ecc, per cui se in appartamento siamo in tre pago per tre e se sono solo si paga per uno, inoltre abbiamo stabilito che nel caso l'appartamento rimane vuoto (inabitato senza residenti) la quota sia la metà.Non è malvagia la cosa. Noi dividiamo per appartamenti perchè con diversi grandi terrazzi e giardini privati la cosa ci resta ardua da conteggiare. Lo proporrò alla prossima assemblea, vediamo che mi rispondono. Certamente non per millesimi. Non ne ho mai sentito parlare. Credo che il tuo sistema sia il migliore
Grazie e scusami se ho interpretato male.Ti chiedo quindi se,anche degli amici che starebbero in casa mia,anche magari per 2 mesi dovrei comunicare le loro generalità? Nel caso in cui non comunicassi chi c'è in casa mia,cosa potrebbe accadermi? Grazie per la gentile risposta,salutiGrazie per la gentile risposta. Scusi la mia ignoranza in materia ma,la sua termilogia tecnica mi impedisce di capire. Se ho ben capito,l'amministratore può pretendere che io gli comunichi solo il numero degli occupanti di casa mia ma non le generalità? Le premetto che nella scorsa assemblea è stato deliberato che si dovesse comunicare le generalità delle persone non soltanto il numero. Visto che i condomini pretendevano che l'amministratore si recasse a casa mia per comunicare e quindi ammonire le persone per eventuali schiamazzi(non causati da persone in casa mia) lui asseriva che non poteva rivolgersi a persone che non sapeva se erano miei amici o affittuari di casa mia,quindi hanno deliberato ciò affinchè io fossi costretta a comunicare le generalità e di conseguenza lui poteva intervenire. Le premetto anche che io ho la residenza in casa ma affitto due stanze a persone che lavorano. Sono disposta a comunicare il num delle persone ma non è giusto comunicare anche le loro generalità,quindi spero di aver capito bene la Sua risposta. La ringrazio ed in attesa di una gentile risposta invio i miei saluti
Non sono certamente titolari di un diritto reale. Ma, invece, di un diritto personale di godimento.ma se sono in affitto devi fornirli, perchè sono titolari di diritto reale
E' davvero un pazzo. Crede di essere un commissario di polizia! L'unica istituzione che deve essere informata è il commissariato di polizia. Questi per legge devono essere informati della permanenza. ecco ciò che dichiara un condomino sul web: "avevo l'obbligo di denunciare la cosa alla Questura entro 48 ore dal momento in cui sono entrati a casa miua e per non averlo fatto pagherò una multa di 300 euro." E' ciò che ci rimane degli anni di piombo, è la cosiddetta legge antiterrorismo. Nè l'amministratore nè i condomini hanno la possibilità di richiedere alcuna generalità. Solo la forza pubblica può richiedere i documenti. Che fa? concilia?l'amministratore vuole le generalità delle persone in casa mia,per poter intervenire per qualsiasi motivo a casa mia!!!!
Affermare questo, senza specificare che sussiste l'obbligo di comunicazione all'Autorità di P.S. solamente se gli inquilini (o cessionari o ospitati) siano cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea o apolidi è fare una "leggera" disinformazione.L'unica istituzione che deve essere informata è il commissariato di polizia. Questi per legge devono essere informati della permanenza.
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