Riprendo la discussione partendo da dati conosciuti, abbiamo ristrutturato un appartamento per nostro figlio, il condominio ha 40anni, ci sono 38 condomini e il contatore è generale con una sola chiusura generale, durante la ristrutturazione "integrale dell'appartamento" abbiamo dovuto chiudere l'acqua a tutto il condominio una giornata, quindi abbiamo provveduto ad installare una nostra saracinesca all'ingresso della nostra mandata, poi abbiamo messo nel nuovo impianto idraulico il nostro contatore, alla prima ssemblea abbiamo chiesto di mettere all'ordine del giorno la messa in opera a tutti i condomini di contatori individuali, proposta rimandata alla prossima assemblea, mio figlio ha pagato i suoi mc e ha pagato molto di più avendo avuto un consumo elevato per l'uso derivato dall'impresa edile, nessuno a fiatato, due mesi fa, mio figlio ha comunicato i suoi mc, ovviamente contestato perchè sono pochi, ma mio figlio in quell'appartamento non ci vive, lui ha pagato i suoi mc con l'eccedenza del 10% e quindi è nata la contestazione da parte dell'amministratore, abbiamo risposto che non esistendo vincoli da regolamento condominiale del costruttore e allegando il decreto ministeriale 4 marzo 1996 - disposizioni in materia di risorse idriche, abbiamo ritenuto giusto ed equo ciò che abbiamo pagato, la risposta dell'amministratore è stata che, alla prossima assemblea saranno predisposte le iniziative per installare i contatori individuali.
Naturalmente insieme al decreto abbiamo anche, "maleducatamente" spiegato che se il condominio vuole farci causa faccia pure......