il diritto di abitazione della casa coniugale riservato al coniuge superstite si estende ai figli minori ed ai figli maggiorenni non autosufficienti. Quando sorge un conflitto tra i figli del de cuius ed il coniuge superstite, anche se per effetto della successione i figli sono comproprietari della casa coniugale, prevale il diritto del coniuge superstite.
Sembrerebbe che i tuoi genitori occupassero questo appartamento a titolo di comodato gratuito: non hai scritto se tra i tuoi nonni e tuo padre esisteva qualcosa di scritto in tal senso, e/o se pagavate un affitto.
Sembrerebbe anche che questo comodato gratuito sia sorto in virtù del legame di sangue tra tuo padre ed i tuoi nonni. Ora sono morti comodanti e comodatario; quindi la proprietà di quell'appartamento è degli eredi legittimi
Sarebbe stato interessante sapere quanti figli avevano i tuoi nonni: non l'hai scritto.
Comunque ipotizzando 3 figli (tuo padre+ altri due fratelli o sorelle) ciascuno di questi ora si trova ad avere 1/3 di tutto il patrimonio ( e quindi anche dell'appartamento che state occupando tu e tuo fratello): se i figli sono di più la fetta diminuisce (1/4; 1/5;.... 1/9... ecc... ecc...) .
Ora della fetta spettante a tuo padre, qualunque essa sia, 1/3 spetta a vostra madre e 2/3 in parti uguali spetta a te e tuo fratello, cioè 1/3 ciascuno.
Per quanto riguarda la vendita o lo scioglimento della comunione ereditaria vale quanto scritto da
@Nemesis che in questo campo, contrariamente a me, non sbaglia.