Il fatto che il suo valore sia vincolato all'età dell'usufruttuario che lo cede mi fa pensare che sia come tu dici. Comunque è un quesito molto interessante sul quale cercherò di fare luce per conferma. Mi sono limitata a indagare sul costo dell'atto volendolo donare a mia figlia per alleggerire il peso fiscale che questo diritto mi comporta.
Apprezzo molto il tuo gesto di voler donare a tua figlia l'immobile, ma proprio per la tutela di tua figlia, ti sconsiglio di fare una donazione. Molto meglio una vendita simulata. Gli immobili ricevuti in donazione non possono essere venduti a meno che:
a) Non siano trascorsi 20 anni dalla data della donazione, se il donante è ancora in vita;
b) Non siano trascorsi 10 anni dalla data della donazione, se il donante è deceduto.
Se tua figlia volesse vendere la casa per comprarsene una più grande accendendo un piccolo mutuo, con la donazione troverebbe grosse difficoltà, le banche guardano storto gli immobili ricevuti in donazione, a meno che non siano decorsi i termini a) oppure b) nelle rispettive condizioni.
La donazione, inoltre, può essere revocata, sia nel caso in cui tua figlia si comporti in modo tale da essere dichiarata indegna di averla ricevuta, sia se vi fossero altri aventi diritto che impugnano la donazione nei termini prescritti.
Dopo tutte queste precisazioni, sono quasi certo che propenderai per una vendita simulata.
La donazione tra l'altro richiede la presenza di due testimoni estranei al nucleo familiare per la stesura dell'atto, ma questo non è un problema, una mia zia ha usato come testimoni le assistenti del notaio.