Franz

Membro Attivo
Impresa
Più che curiosità è cercare di sapere dove indicare queste cifre visto che ho due sfratti per morosità, per il primo ho ottenuto il titolo esecutivo, il moroso non ha fatto opposizione all'ingiunzione di pagamento entro i 40gg, ho passato gli estremi del datore di lavoro ed il suo codice iban(dovesse servire) al mio legale che sta provvedendo al pignoramento presso terzi.
Se la morosità recuperata la si dichiara non nell'anno in cui andava dichiarata come se invece i canoni erano regolarmente percepiti, ma come al solito in un anno diverso e successivo, dato i tempi delle azioni legali, allora va dichiarata in Tassazione Separata, sezione terza rigo RM8 e RM9......poi si può spuntare nel rigo la casella '' Tassazione Ordinaria '', se la si preferisce alla tassazione separata.

La tassazione separata, che corrisponde alla media della propria dichiarazione dei redditi degli ultimi due anni, e che l'agenzia delle entrate su richiesta può calcolarla, è stata creata per evitare una tassazione eccessiva, ossia quella ordinaria, se succede che le somme che si dovevano percepire in due o più anni, vengono recuperate una tantum.
Perchè se si dichiara tutto il recuperato in un solo anno. è evidente che si pagano troppe tasse, secondo scaglioni IRPEF più alti di quelli che si sarebbero usati normalmente.
Quindi il contribuente decide se avvalersi della tassazione separata, oppure di quella ordinaria(spuntando l'apposita casella nei righi RM8 e RM9)
 

basty

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No.
Le somme percepite a seguito della procedura di pignoramento presso terzi vanno indicate nel quadro di riferimento del reddito percepito.
Così mi avevi risposto già nel 2017-2018: non ho voglia di rileggermi la risposta data tramite interpello da Agenzia delle Entrate, ma mi sembra diversa.

In ogni caso aggiungo una informazione: continuo a pensare sia opportuno, vedi suggerimento di @uva, che si cominci a dichiarare questi "redditi" solo dal momento in cui vengono rimborsate/saldate le spese accessorie (legali ecc).

Ma per l'Agenzia delle Entrate sembra valga il contrario: a domanda, una solerte giovane impiegata si è messa a consultare c.c., istruzioni, circolari ecc: alla fine mi aveva dimostrato che , purtroppo, la regola corretta imporrebbe di dichiarare subito la quota canoni. (sich)

Nel mio caso il personaggio dopo un certo periodo si è trasferito in Francia .... ed il rimborso dei canoni (dopo aver coperto la quota spese) è rimasto a metà...! Se avessi seguito la logica prevista da Agenzia delle Entrate mi sarei preso una doppia fregatura.
 

casanostra

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Se la morosità recuperata la si dichiara non nell'anno in cui andava dichiarata come se invece i canoni erano regolarmente percepiti, ma come al solito in un anno diverso e successivo, dato i tempi delle azioni legali, allora va dichiarata in Tassazione Separata, sezione terza rigo RM8 e RM9......poi si può spuntare nel rigo la casella '' Tassazione Ordinaria '', se la si preferisce alla tassazione separata.

La tassazione separata, che corrisponde alla media della propria dichiarazione dei redditi degli ultimi due anni, e che l'agenzia delle entrate su richiesta può calcolarla, è stata creata per evitare una tassazione eccessiva, ossia quella ordinaria, se succede che le somme che si dovevano percepire in due o più anni, vengono recuperate una tantum.
Perchè se si dichiara tutto il recuperato in un solo anno. è evidente che si pagano troppe tasse, secondo scaglioni IRPEF più alti di quelli che si sarebbero usati normalmente.
Quindi il contribuente decide se avvalersi della tassazione separata, oppure di quella ordinaria(spuntando l'apposita casella nei righi RM8 e RM9)

Grazie Franz ora guardo il quadro RM, nella fattispecie il mio caso tra canoni non percepiti ed indennità d'occupazione si pone a cavallo del 2017 e 2018 ed in particolare:

dal 01/01/2017 inizio morosità
al 11/10/2017 data risoluzione contratto dopo sentenza di sfratto

dal 12/10/2017
al 31/12/2017 indennità d'occupazione

dal 01/01/2018
al 05/09/2018 indennità d'occupazione

dal 06/09/2018 immobile riconsegnato e messo a disposizione
al 04/12/2018

dal 05/12/2018
al 31/12/2018 nuova locazione
 

uva

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un controllo come potrebbe essere?
sul conto corrente, bonifici in arrivo?
Io avevo recuperato i canoni insoluti, da un inquilino sfrattato per morosità, in due fasi.
1) Pignoramento giacenza esistente sul suo c/c bancario, che è stata girata sul mio.
2) Dopo alcuni mesi ho recuperato altre somme mediante un accordo bonario con il debitore, che mi bonificava piccole rate mensili.

Quindi l'Agenzia delle Entrate avrebbe potuto verificare tutti gli incassi in quanto tracciabili (accreditati sul mio c/c).
 

uva

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purtroppo, la regola corretta imporrebbe di dichiarare subito la quota canoni.
Sarà corretto quello che ha detto la funzionaria da te interpellata.
Io però ragiono come segue: prima recupero le spese sostenute per la procedura di sfratto per morosità. Ma non tutte: solo quelle liquidate dal giudice a debito dello sfrattato.
Mentre la differenza (parcella del mio avvocato - spese liquidate dal giudice) rimane a mio carico. E, tra l'altro, non è un onere deducibile nella dichiarazione dei redditi!
 

gattaccia

Membro Assiduo
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Il postante aveva già proposto la domanda in una vecchia discussione a cui avevo partecipato, ed ho fornito alcuni aggiornamenti che riporto qua, anche per rispondere alla curiosità di @casanostra.

Quanto alla affermazione di @gattaccia in merito alla tassazione delle indennità di occupazione, avrei qualche dubbio: rimando a titolo di esempio la risoluzione 154 del 21/07/2003.

Riporto quindi in allegato la risposta avuta a seguito di interpello: il mio era un caso un pò più complesso, visto che c'era di mezzo una società semplice che ribalta i redditi sulle Persone Fisiche: ma credo che non muti la sostanza.

Quanto al presupposto della cedolare secca, a parere di un articolo di fisco&tasse, la condizione è ininfluente: i redditi successivamente percepiti sono soggetti a tassazione ordinaria (eventualmente separata)

Per un errore di scansione il documento allegato è diviso in due file.

Riporto anche una vecchia discussione di analogo tenore.
Redditi 2017- Dove indicare gli introiti da pignoramento c/o terzi per recupero canoni non riscossi?

Credo avesse ragione l'impiegata di un cugino commercialista che avevo ai tempi interpellato. Mi aveva detto di non saper rispondere, poichè non gli era mai capitato che qualcuno riuscisse a ricavar qualcosa da inquilini morosi.
Vedo che il tema continua ad essere abbastanza ostico, con istruzioni del modello Redditi non esaustive.
@basty però nella risoluzione 154 del 2003 mi pare che si parli solo di casi in cui c'è un accordo su occupazione dell'immobile o prima della stipula o dopo la scadenza del contratto di locazione
invece quando il locatore fa lo sfatto e poi anche l'esecuzione, mi pare difficile sostenere che il locatore fosse d'accordo a prolungare la locazione! in tal caso i danni (e quindi i canoni - risarcimento danni) sono evidenti, e infatti anche le spese legali aumentano via via
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
nel quadro RM vedo che è l'XI
In un caso analogo io avevo compilato il quadro RM sez. XI.

L'argomento era stato trattato in questa discussione:
 

francozzo

Membro Attivo
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La settimana scorsa ho parlato con un impiegato dell'agenzia delle Entrate, che mi ha detto di compilare quadro RB + RM23.
Dopo aver visto l'interpello che gentilmente ha postato Basty, oggi sono tornata dallo stesso impiegato a chiedere chiarimenti.
Infatti, indicare i canoni nel quadro RB barrando la casella cedolare secca (tassazione 21%) o indicarli nel quadro a tassazione separata (nel mio caso 38%) comporta sostanziale differenza di imposta da pagare e io vorrei pagare il giusto!
L'impiegato dell'Agenzia delle Entrate mi ha confessato di fornire informazioni di carattere generale, ma di non saper dare una risposta certa al mio quesito.
Seguendo quanto indicato nell'interpello postato da Basty, gli importi conseguiti per i canoni non riscossi relativi a più periodi d'imposta vanno indicati nel quadro RM sezione II. Qui, in colonna 2, si deve indicare l'anno di insorgenza del diritto a percepirli. Devo indicare 2016 (visto che il primo canone non riscosso era relativo a dicembre 2016) o 2017 (anno della sentenza di sfratto per morosità, del decreto ingiuntivo e del pignoramento)?
 

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