M

Mauro .Quaroni

Ospite
è un condominio senza amministratore (fino a 4 proprietari non è obbligatorio), ma temo di non aver ancora capito quante caldaie ci sono...

per le agevolazioni, a me sembra che ci sia il 50% per la contabilizzazione
il 65% se si cambia anche la caldaia...

Allora, le caldaie sono diverse ma a me in questo post non mi interessa in quanto devo tener conto solo della mia caldaia ( che fa l'appartamento di mia madre e quello della mia affittuaria )
Per quanto riguarda le detrazioni fiscali hai detto giusto
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Adessoche ci penso fore hai ragione. Il problema mi si era evidenziato quando in un cond. L'amministratore aveva applicato il 50, e in unaltro il 65. Comunque verificherò per confermare.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Mi scuso per la precedente segnalazione: ricordavo male. Ecco il testo della circolare citata. (N. 18 del 6/5/16 Agenzia delle Entrate)

3.1 Detrazione per l'installazione del sistema di contabilizzazione del calore



D. Si chiede se le spese sostenute per i sistemi di contabilizzazione del calore - che devono essere obbligatoriamente installati nei condomini e negli edifici polifunzionali entro il 31 dicembre 2016, ai sensi del decreto legislativo n. 102 del 2014 - rientrino tra quelle ammesse alla detrazione per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.

R. L'articolo 9, comma 5, del decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102, prevede che per favorire il contenimento dei consumi energetici attraverso la contabilizzazione dei consumi individuali e la suddivisione delle spese in base ai consumi effettivi di ciascun centro di consumo individuale, nei condomini e negli edifici polifunzionali, riforniti da una fonte di riscaldamento o raffreddamento centralizzata o da una rete di teleriscaldamento o da un sistema di fornitura centralizzato che alimenta una pluralità di edifici, è obbligatoria l'installazione, entro il 31 dicembre 2016, di contatori individuali per misurare l'effettivo consumo di calore o di raffreddamento o di acqua calda per ciascuna unità immobiliare, nella misura in cui sia tecnicamente possibile, efficiente in termini di costi e proporzionato rispetto ai risparmi energetici potenziali. Qualora, l'uso di tali contatori non sia tecnicamente possibile o non sia efficiente in termini di costi, sono installati sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore individuali per misurare il consumo di calore in corrispondenza a ciascun radiatore posto all'interno delle unità immobiliari.

Se i dispositivi in questione sono installati in concomitanza con la sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di caldaie a condensazione - e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione - ovvero con pompe dicalore ad alta efficienza o con impianti geotermici a bassa entalpia, le relative spese sono già ammesse alla detrazione spettante per gli interventi di riqualificazione energetica ai sensi dell'articolo 1, comma 347 della legge n. 296 del 2006 pari, attualmente, al 65 per cento delle spese stesse per un valore massimo della detrazione di 30.000 euro.

Se, invece, i dispositivi in argomento sono installati senza che sia sostituito, integralmente o parzialmente, l'impianto di climatizzazione invernale ovvero nel caso in cui quest'ultimo sia sostituito con un impianto che non presenta le caratteristiche tecniche richieste ai fini della citata detrazione per gli interventi di riqualificazione energetica, le relative spese sono ammesse alla detrazione spettante ai sensi dell'articolo 16-bis, comma 1, lett. h) del TUIR nella misura attuale del 50 per cento trattandosi di intervento finalizzato al conseguimento di risparmio energetico.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
concordo @Dimaraz , tuttavia secondo me risulterebbe in un certo senso vanificato lo scopo della legge sulla contabilizzazione, che è quello di agevolare il risparmio energetico e di abbattere le emissioni nocive
infatti ho letto che nella versione originale della norma europea, poi tradotta in italiano, si parla di unità immobiliari, senza precisare condomini ed edifici polifuzionali

In Italia valgono le Leggi Italiane.
Spesso nelle traduzioni si perde il senso originario....ma altrettanto vero che certe norme e limiti non dovrebbero valere per tutte le latitudini...e altrettanto assodato che in caso di eventuali difformità nei testi si assume a "dogma" quanto stabilisce quello nazionale.

La Legge (in qualsiasi versione) è comunque mal fatta perchè non si può assumere che la mancanza di contabilizzatori implichi un maggior consumo.
Assurda poi la pretesa dell'inversione dell'onere della prova.
Metaforicamente sarebbe come dire multa a tutti perchè superate il limite di velocità...salvo si dimostri il contario.

E infatti nel testo c'è la "variabile impazzita" obbligo salvo sia antieconomico (senza nulla precisare).

Colpo di scena...ora si cambiano le carte in tavola (salvo errata spiegazione):

Gli unici proprietari erano mio padre e mio zio ( suo fratello ) e tutte le decisioni sulla casa le prendevano loro , con peraltro diversi litigi , ma questo mi sembra quasi normale quando ci sono interessi e danari di mezzo. Ora son morti ( pace all'anima loro ...) . Mio zio prima di morire ha venduto due suoi appartamenti ed ora i proprietari son diventati 4 .Per ora essendo mia madre ancora in vita lei e' usufruttuaria ed io e mio fratello abbiamo la nuda proprieta' di 2 appartamenti e abbiamo dovuto , per forza di cose fare delle tabelle millesimali ed in qualche modo stiamo cercando di organizzarci nella conduzione del condominio. Il problema e' che nessuno vuole prendere un amministratore di condominio , perche' si dice costi troppo per soli 4 proprietari . Ma cosi' facendo, secondo il mio punto di vista i litigi e le incomprensioni aumentano.
Tornando comunque all'argomento della ripartizione domani viene un'idraulico che ci monta 10 valvole termostatiche e 10 contabilizzatori a sistema aperto . Lo so, la spesa e' un po' elevata ma alla lunga questi strumenti apporteranno un risparmio sulle spese del riscaldamento. Senza contare che hanno diritto alla detrazione fiscale del 50 % per favorire il contenimento dei consumi energentici

Quindi sia prima che ora siete un Condominio...e questo è tutt'altro che certo.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
La spiegazione non era delle più esaustive, ... ma si potrebbe contemplare anche una errata interpretazione.

Che l'edificio sia un condominio non ci piove: ma per la contabilizzazione non è condizione sufficiente.

Se i 4 alloggi avessero caldaie individuali, non si porrebbe il problema. E' un ulteriore esempio dove prevale una lettura sulle finalità e sui contenuti, e non solo sulla forma.

Se la descrizione iniziale non era errata, la caldaia comune, riguarda solo due appartamenti in comunione: e non coinvolge l'intero condominio.....: l'esame deve riguardare solo la situazione dei due alloggi.
in caso di eventuali difformità nei testi si assume a "dogma" quanto stabilisce quello nazionale.
... salvo successivi interventi della UE, che obbligheranno per la ennesima volta la legislazione italiana a recepire correttamente la legge europea sottoscritta ....
(se non erro sarebbe la seconda o terza rettifica richiesta)
 
M

Mauro .Quaroni

Ospite
Colpo di scena...ora si cambiano le carte in tavola (salvo errata spiegazione):



Quindi sia prima che ora siete un Condominio...e questo è tutt'altro che certo.

No, PRIMA non eravamo un condominio in quanto c'erano solo mio padre e mio zio . ORA siamo un condominio di 4 proprietari ma SENZA AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO .
Ma comunque non vedo cosa c'entri con il mio problema dei contabilizzatori di calore. Quel post l'ho fatto un po' per chiarire la mia situazione.
 

gattaccia

Membro Assiduo
Proprietario Casa
In Italia valgono le Leggi Italiane.
Spesso nelle traduzioni si perde il senso originario....ma altrettanto vero che certe norme e limiti non dovrebbero valere per tutte le latitudini...e altrettanto assodato che in caso di eventuali difformità nei testi si assume a "dogma" quanto stabilisce quello nazionale.

La Legge (in qualsiasi versione) è comunque mal fatta perchè non si può assumere che la mancanza di contabilizzatori implichi un maggior consumo.
Assurda poi la pretesa dell'inversione dell'onere della prova.
Metaforicamente sarebbe come dire multa a tutti perchè superate il limite di velocità...salvo si dimostri il contario.

E infatti nel testo c'è la "variabile impazzita" obbligo salvo sia antieconomico (senza nulla precisare).

Colpo di scena...ora si cambiano le carte in tavola (salvo errata spiegazione):



Quindi sia prima che ora siete un Condominio...e questo è tutt'altro che certo.

ma infatti personalmente mi avvalgo della legge italiana, e non contabilizzo nulla...

altra cosa che avevo letto: nella normativa europea era lo stato membro che avrebbe dovuto stabilire eventuali esenzioni (ad es. per latitudine) o parametri di esenzione, e invece nella normativa italiana si rimanda ai privati e alle eventuali relazioni in deroga dei termotecnici
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Premesso che non è rilevante, qui forse anche tu sbagli:
No, PRIMA non eravamo un condominio in quanto c'erano solo mio padre e mio zio .
Poichè hai affermato che lo zio ha venduto prima di passare a miglior vita, significa che lui e tuo padre avevano in quel momento proprietà distinte e non erano in comunione: bastano due soggetti per essere in condominio, visto che la palazzina insiste sulla medesima particella
 

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