Ma cosa cavolo aspettano a fare uscire una circolare che chiarisca i dubbi che evidentemente non ho solo io....
E' un pasticcio sta cedolare.
http://www.consiglioregionale.piemonte.it/infoleg/dwd/focus/2011/n._43-Federalismo_municipale.pdf
Detto provvedimento non risolve tutti i nodi applicativi: i meccanismi per le compensazioni saranno probabilmente
oggetto di una circolare esplicativa, con cui l'Agenzia raccoglierà tutti i dubbi degli operatori e dei contribuenti,
affrontando anche i temi del ravvedimento operoso e lo scoglio dell'adeguamento annuale Istat. La cedolare, infatti,
cancella il ritocco del canone in base all'inflazione, ma non è chiaro con quali modalità nel caso di proprietari che hanno
già applicato l'adeguamento e che vogliono scegliere subito la tassa piatta. Il rischio per questi ultimi potrebbe essere
quello di vedersi precluso l'accesso alla cedolare.
L’UNIAT all’Agenzia delle Entrate: “Pubblichi subito la circolare sulla cedolare secca” e la UIL Campania denuncia i rischi per i cittadini dall’impugnativa del Governo alla Finanziaria regionale
L’UNIAT torna sull’introduzione del Decreto Legislativo 14 marzo 2011, n.23 riguardante il “Federalismo Fiscale Municipale”, ed in particolare sull’art.3 che introduce, già dall’anno in corso, la cedolare secca sulle locazioni. “Ad oggi, infatti,” – rileva Aniello Estero, responsabile regionale dell’UNIAT – anche se la norma è entrata in vigore il 7 aprile scorso, ci sono ancora aspetti dubbi che dovranno essere chiariti da una circolare dell’Agenzia delle Entrate che, auspichiamo, sia pubblicata in tempi brevi”. Le osservazioni dell’UNIAT riguardano in particolare l’applicazione delle aliquote ridotte. “I contratti previsti dall’articolo 5 della Legge 431/1988,” – si chiede l’organizzazione sindacale – “riguardanti esigenze abitative di studenti universitari, per esempio, per le quali sono previste agevolazioni dalla stessa normativa, possono essere assoggetati a cedolare secca nella misura del 19%”. E poi, sulla sostituzione, con il pagamento della cedolare secca, di imposte come quella di Registro e l’IRPEF, l’UNIAT sottolinea come sia “evidente la criticità della norma, in quanto le imposte che la cedolare sostituisce sono moto diverse tra loro e, soprattutto, fanno riferimento a periodi di imposta tra loro non coincidenti”. Altre perplessità sono poste riguardo gli aggiornamenti del canone di locazione, l’esercizio dell’opzione, i termini e le modalità di pagamento, le sanzioni sulle locazioni, la registrazione in sanatoria. Dubbi anche sulla “valutazione di convenienza” che, secondo l’organismo sindacale, “non tiene conto delle addizionali regionali e comunali e dell’impatto che il reddito del canone di locazione ha sulla determinazione delle detrazioni, deduzioni e sui benefici a qualsiasi titolo, anche di natura non tributaria”. E l’UNIAT rileva anche come presso gli Istituti di credito non siano ancora reperibili i modelli per il pagamento della stessa cedolare secca. “A nostro avviso” – sottolinea ancora Aniello Estero – “tutte queste criticità debbono registrare risposte chiare da parte dell’Agenzia delle Entrate, per rendere davvero efficace il Decreto Legislativo n.23/11 con tutti i benefici che comporta l’adozione della cedolare secca, appunto”.
E' un pasticcio sta cedolare.
http://www.consiglioregionale.piemonte.it/infoleg/dwd/focus/2011/n._43-Federalismo_municipale.pdf
Detto provvedimento non risolve tutti i nodi applicativi: i meccanismi per le compensazioni saranno probabilmente
oggetto di una circolare esplicativa, con cui l'Agenzia raccoglierà tutti i dubbi degli operatori e dei contribuenti,
affrontando anche i temi del ravvedimento operoso e lo scoglio dell'adeguamento annuale Istat. La cedolare, infatti,
cancella il ritocco del canone in base all'inflazione, ma non è chiaro con quali modalità nel caso di proprietari che hanno
già applicato l'adeguamento e che vogliono scegliere subito la tassa piatta. Il rischio per questi ultimi potrebbe essere
quello di vedersi precluso l'accesso alla cedolare.
L’UNIAT all’Agenzia delle Entrate: “Pubblichi subito la circolare sulla cedolare secca” e la UIL Campania denuncia i rischi per i cittadini dall’impugnativa del Governo alla Finanziaria regionale
L’UNIAT torna sull’introduzione del Decreto Legislativo 14 marzo 2011, n.23 riguardante il “Federalismo Fiscale Municipale”, ed in particolare sull’art.3 che introduce, già dall’anno in corso, la cedolare secca sulle locazioni. “Ad oggi, infatti,” – rileva Aniello Estero, responsabile regionale dell’UNIAT – anche se la norma è entrata in vigore il 7 aprile scorso, ci sono ancora aspetti dubbi che dovranno essere chiariti da una circolare dell’Agenzia delle Entrate che, auspichiamo, sia pubblicata in tempi brevi”. Le osservazioni dell’UNIAT riguardano in particolare l’applicazione delle aliquote ridotte. “I contratti previsti dall’articolo 5 della Legge 431/1988,” – si chiede l’organizzazione sindacale – “riguardanti esigenze abitative di studenti universitari, per esempio, per le quali sono previste agevolazioni dalla stessa normativa, possono essere assoggetati a cedolare secca nella misura del 19%”. E poi, sulla sostituzione, con il pagamento della cedolare secca, di imposte come quella di Registro e l’IRPEF, l’UNIAT sottolinea come sia “evidente la criticità della norma, in quanto le imposte che la cedolare sostituisce sono moto diverse tra loro e, soprattutto, fanno riferimento a periodi di imposta tra loro non coincidenti”. Altre perplessità sono poste riguardo gli aggiornamenti del canone di locazione, l’esercizio dell’opzione, i termini e le modalità di pagamento, le sanzioni sulle locazioni, la registrazione in sanatoria. Dubbi anche sulla “valutazione di convenienza” che, secondo l’organismo sindacale, “non tiene conto delle addizionali regionali e comunali e dell’impatto che il reddito del canone di locazione ha sulla determinazione delle detrazioni, deduzioni e sui benefici a qualsiasi titolo, anche di natura non tributaria”. E l’UNIAT rileva anche come presso gli Istituti di credito non siano ancora reperibili i modelli per il pagamento della stessa cedolare secca. “A nostro avviso” – sottolinea ancora Aniello Estero – “tutte queste criticità debbono registrare risposte chiare da parte dell’Agenzia delle Entrate, per rendere davvero efficace il Decreto Legislativo n.23/11 con tutti i benefici che comporta l’adozione della cedolare secca, appunto”.