Logicamente, nella voce "spese legali" nella sentenza è compreso il rimborso per le spese sostenute. Ma se nel corso della vertenza il cliente ha regolarmente pagato il richiesto, l'avvocato non può avere un premio per il risultato che sarebbe dovuto essere garantito in sede di impostazione della causa. In caso contrario, dovrebbe essere chiamato a risponderne. Il rimborso deve andare al cliente, salvo onorari e rimborsi spese non regolarizzati precedentemente.
Purtroppo, molti professionisti hanno l'abitudine di ricevere il contante e/o l'assegno e si dimenticano di fare la relativa fattura. Poi alla chiusura dei conti si dimenticano dei soldi ricevuti. E' capitato anche a me con un avvocato amico. Dopo aver concordato una cifra per la causa di separazione legale, gli ho passato qualche altro piccolo problema, relativamente a recupero crediti. Ogni tanto mi chiedeva un acconto di 500.000 lire ed io regolarmente gli staccavo un assegno. Per recuperare i soldi da un cliente, un po difficoltoso, convintamente furbo, che era emigrato in Germania dove non esistono le raccomandate A.R., per cui non si riusciva a notificargli la parcella, sono stato costretto a richiedere l'ingiunzione che è costata una cifra, immediatamente corrisposta con assegno e motivazione nella matrice. Vinta la causa il cliente ha dovuto sborsare l'importo più il rimborso delle spese. Ottenuto l'assegno l'avvocato mi ha richiesto il rimborso della citata spesa. Essendo passato del tempo, certo del fatto mio, sono andato a cercare fra le matrici degli assegni e con meraviglia mi sono reso conto che oltre ad avere trovato la prova che cercavo, ho constatato che nel tempo gli avevo corrisposto il 1000%, ovvero 10 volte quello pattuito inizialmente per la separazione.
Sono stato nel suo studio e gli ho fatto vedere la matrice e lui con malcelata meraviglia ha desistito dalla richiesta. A quel punto gli ho chiesto se si fosse reso conto di quanto gli avessi dato fino a quel momento. Risposta negativa. Dopo avergli dette che gli avevo versato un'importo importante, mi ha chiesto di fargli avere le copie delle matrici. Al che non mi sono prestato e gli ho chiesto di controllare i suoi conti. Bene, da quel momento, sono passati tre anni, ho ottenuto il divorzio, mi ha seguito altri problemi e non mi ha più chiesto un euro.