La libera e volontaria autolimitazione dei propri diritti soggettivi (quelli disponibili) non incontra altro limite che la volontà delle parti. Ergo, quando un professionista dell'intelletto liberamente limita le proprie prerogative, a tali limiti sarà obbligato.
Certamente se esiste a monte un accordo fra il locatore ed il conduttore, nulla da eccepire. Viceversa, non vedo preclusione a che il conduttore non possa svolgere la professione anche all'interno delle mura domestiche.
Di là dalla violazione degli obblighi contrattuali, si stava discutendo di altra attività, che richiede requisiti professionali, in locali in regola con le norme igienico-sanitarie previste per tale attività, la segnalazione al comune (SCIA), e l'assolvimento degli obblighi fiscali. Tutte "cose" probabilmente mancanti.
Basterà il divieto espresso, contenuto nella disposizione del contratto di locazione liberamente sottoscritto.
D'accordo. Ma anche se fosse tutto in regola con le attrezzature e i
Ipotesi da manuale...manuale di che??? A FradJACOno, giocatore baro, la risposta più appropriata. Fatti avanti ..."barone"...Chè senza di te il sito si appanna...Cappitto mi vuoi??? qpq.
Anch'io...Solo FradJACOno potrà illuminarci...qpq.
