Salve, vi sottopongo il seguente caso:
Proprietario di appartamento accatastato in cat A2, privo del certificato di abitabilità. Il cespite è un ex C2 cui è stata mutata la destinazione d’uso a seguito della legge sul recupero dei sottotetti (L.R.13/2009.)
L’immobile è riportato nel certificato di abitabilità dello stabile (1964) come “soffitta abitabile – USO VARIO”.
Ora, per poterlo abitare immagino che si dovrebbe richiedere la modifica da “soffitta abitabile” ad “abitazione agibile”.
L’altezza del cespite è di 225 cm. Il D. M del 1975 stabilisce che l’altezza minima per l’emissione del certificato di agibilità è 270 cm.
Però c’è il seguente parere della Regione Lazio che sembra contraddire ciò:
http://www.regione.lazio.it/rl_urbanist ... io&id=1650
Regione Lazio - URBANISTICA - PARERI - Parere in merito alla l.r. 13/2009 relativamente al rilascio da parte dell'Azienda USL del parere di competenza circa il rispetto delle prescrizioni igienico-sanitarie riguardanti le condizioni di agibilit?
si legge:
"In particolare la L.r. 13/2009 prevede valori dell'altezza media interna (art. 3, comma I, lett. b) e del rapporto aeroilluminante (art. 3, comma I, lett. c) inferiori a quelli previsti dal d.m. 5 luglio 1975. In merito a tali aspetti deve ritenersi chela diversa disciplina stabilita dalla legge regionale prevalga su quella difforme contenuta nel d.m. 5 luglio 1975"
Conta il rango della Norma (Legge - seppure regionale Vs DM) o l'ente che legifera?
Se la richiesta di agibilità fosse rifiutata, ci sarebbe modo di impugnare tale decisione e chiederne la modifica esibendo il parere della Regione Lazio?
Ultima cosa: se un’abitazione accatastata in cat. “A” priva del certificato di agibilità viene comunque utilizzata , è prevista – a seguito di un’ispezione dei vigili- una sanzione o c’è da attendersi una ordinanza di sgombero?
Grazie a chi vorrà rispondere
Proprietario di appartamento accatastato in cat A2, privo del certificato di abitabilità. Il cespite è un ex C2 cui è stata mutata la destinazione d’uso a seguito della legge sul recupero dei sottotetti (L.R.13/2009.)
L’immobile è riportato nel certificato di abitabilità dello stabile (1964) come “soffitta abitabile – USO VARIO”.
Ora, per poterlo abitare immagino che si dovrebbe richiedere la modifica da “soffitta abitabile” ad “abitazione agibile”.
L’altezza del cespite è di 225 cm. Il D. M del 1975 stabilisce che l’altezza minima per l’emissione del certificato di agibilità è 270 cm.
Però c’è il seguente parere della Regione Lazio che sembra contraddire ciò:
http://www.regione.lazio.it/rl_urbanist ... io&id=1650
Regione Lazio - URBANISTICA - PARERI - Parere in merito alla l.r. 13/2009 relativamente al rilascio da parte dell'Azienda USL del parere di competenza circa il rispetto delle prescrizioni igienico-sanitarie riguardanti le condizioni di agibilit?
si legge:
"In particolare la L.r. 13/2009 prevede valori dell'altezza media interna (art. 3, comma I, lett. b) e del rapporto aeroilluminante (art. 3, comma I, lett. c) inferiori a quelli previsti dal d.m. 5 luglio 1975. In merito a tali aspetti deve ritenersi chela diversa disciplina stabilita dalla legge regionale prevalga su quella difforme contenuta nel d.m. 5 luglio 1975"
Conta il rango della Norma (Legge - seppure regionale Vs DM) o l'ente che legifera?
Se la richiesta di agibilità fosse rifiutata, ci sarebbe modo di impugnare tale decisione e chiederne la modifica esibendo il parere della Regione Lazio?
Ultima cosa: se un’abitazione accatastata in cat. “A” priva del certificato di agibilità viene comunque utilizzata , è prevista – a seguito di un’ispezione dei vigili- una sanzione o c’è da attendersi una ordinanza di sgombero?
Grazie a chi vorrà rispondere