Ritorno sulla "class action" cui sopra si è fatto cenno:
fare una class-action non è semplice e prima che parta ci vuole un anno e deve coinvolgere un certo numero di persone
la prima sentenza di accoglimento in Italia (28 febbraio 2013)
La prima sentenza di accoglimento in Italia per un'azione di classe è stata riconosciuta dal Tribunale di Napoli in favore di un gruppo di turisti in viaggio a Zanzibar, che hanno ottenuto un risarcimento da vacanza rovinata.
Il processo, promosso dall'Unione Nazionale Consumatori con il patrocinio dell'avv. Massimiliano Dona, dal prof Enrico Minervini e dall'avv. Stefano Perciaccante, si riferisce ad un caso che era stato denunciato anche nel corso di una puntata di ‘Striscia la Notizia’ e risale alle vacanze di Natale del 2009; alcuni turisti italiani partirono per Zanzibar pagando profumatamente per un lussuoso resort che si rivelò, al loro arrivo, un vero e proprio cantiere; al rientro dal viaggio, l'Unione Nazionale Consumatori raccolse le segnalazioni dei consumatori coinvolti per poi intraprendere un’azione di classe ai sensi dell'art. 140-bis del Codice del consumo contro il tour operator Wecantour che aveva organizzato il soggiorno.
Un eccellente risultato, anche se purtroppo il Giudice ha escluso una parte dei consumatori aderenti, applicando in modo esageratamente rigoroso il concetto di identità delle posizioni dei danneggiati.
"Siamo felici di questa vittoria -commenta il Segretario generale dell'Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona , a
nche se restiamo consapevoli delle inefficienze della procedura che, ad oltre tre anni dalla sua entrata in vigore, non ha prodotto i risultati sperati: se l’istituto della class-action non è, infatti, in grado di assicurare in tempi rapidi soddisfazione per i consumatori, viene meno la sua funzione di deterrenza nei confronti dei comportamenti scorretti delle imprese”.