Buongiorno, circa due anni fa abbiamo messo in vendita casa nostra, abbiamo dato (senza esclusiva) mandato ad un'agenzia immobiliare del nostro Comune e poi abbiamo sfruttato i canali online (kijiji, subito.it, idealista.it, immobiliare.it).
Siamo stati contattati anche da alcune agenzie immobiliari che ci chiedevano il consenso di proporre l'appartamento ad eventuali clienti interessati alla zona. Tra queste si è fatta viva la ********* Immobiliare (*******) che ci ha proposto (via mail) di promuovere la vendita su giornali in lingua cinese. Abbiamo fissato un appuntamento, si è presentato un loro agente, mi ha spiegato che la ******* Immobiliare chiedeva la firma di un mandato ma che si riservava di accettarlo o meno dal momento che avrebbe investito molto in pubblicità e quindi avrebbe accettato l'incarico solo se fosse stata quasi certa di vendere l'immobile. In tre occasioni durante la visita mi ha assicurato (la prima spontaneamente, le altre due volte su mia esplicita richiesta) che nulla sarebbe stato dovuto se la casa non fosse stata venduta.
Mi ha lasciato il contratto da firmare (il proprietario era mio marito) e da completare con la descrizione della casa. Abbiamo firmato e inviato il tutto via fax; dopo qualche giorno ci è arrivata conferma che il mandato era stato accettato. A distanza di qualche settimana una mail ci aggiornava sul fatto che la casa era risultata di interesse, ma nulla si stava concludendo. Poi ci è stata mandata una coppia a visitare la casa; dal momento che l'agente di zona era fuori abbiamo fatto vedere noi l'appartamento, la coppia ci ha spiegato che l'agenzia aveva insistito che venissero a vederlo, ma ormai loro avevano già trovato cosa acquistare e stavano per fissare la data del rogito.
Scaduti i tre mesi del mandato ci è arrivata una fattura di 1200 euro + IVA. Ci ha colpito come un fulmine a ciel sereno. Abbiamo riletto il mandato e abbiamo capito che a fregarci era stato un "e/o" a cui non avevamo dato il giusto peso. Un'amica avvocato ci ha spiegato alcune cose riguardo i diritti del consumatore, ha scritto alcuni fax al loro studio legale (la contestazione verteva sul fatto che, pur essendo il titolo del contratto "Mandato a titolo oneroso" nel contenuto si trattava di un'intermediazione), da luglio non abbiamo più sentito nulla fino alla settimana prima di Natale quando ci sono arrivati "atti giudiziari". Siamo stati convocati davanti al giudice di pace con 2 paginette di atto che sa molto di prestampato, tanto che scrivono che noi non abbiamo risposto in alcun modo alla loro richiesta di pagamento, pur avendo fax e raccomandate dell'avvocato a loro e con il loro studio legale. Per fortuna la nostra amica ci assisterà senza anticipare spese (non potremmo permetterci al momento di pagare un avvocato ma nemmeno la fattura che ci hanno presentato), però nel frattempo ho provato a fare una piccola ricerca e ho trovato, nella
pagina di Google+ della ******* Immobiliare due recensioni che riportavano la stessa cosa accaduta a noi. Pur essendo prevista l'udienza per il 18 febbraio la ******** Immobiliare non ha depositato alcuna istanza in tribunale fino a pochi giorni prima, pur avendo inviato il tutto a noi già da più di 2 mesi. Il 18 c'era sciopero degli avvocati quindi l'udienza è stata rimandata a questo mese. Nel frattempo la ******* Immobiliare è passata da società con capitale sociale di 2500 euro a "società in liquidazione" come si evince dalla loro Home Page. Qualcuno di quelli che hanno avuto lo stesso problema ha poi pagato? Qualcuno è andato davanti al giudice? Grazie per l'attenzione