Maria Virginia

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Conduttore
Buona serena,vorrei chiedere ad un’ esperto quanto segue:All’apertura del testamento ,con la volontà’ paterne,mio figlio ha accettato l’eredita’,quale unico figlio legittimo,con la clausola che qualunque liberalità fatta in vita dal decuis non è’ oggetto di riduzione.Nel testamento è chiamata all’eredità anche una coerede,che con il decuis ,e a cui è’ destinata là disponibilità,non era legata da alcun vincolo di convivenza,ella è’ nominata come amica.Premetto che anche io,come madre dell’erede legittimo,non avevo vincoli ne’ matrimoniali,né’ di convivenza.Mi chiedo e chiedo a chi potrebbe darmi una risposta che è’ la seguente:Mio figlio all’apertura del testamento,avrebbe potuto richiedere al notaio di elidere la dicitura delle liberalità fatte in vita dal padre?Se non si può’ fare quali li futuri scenari?Grazie vs cortese risposta
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
avrebbe potuto richiedere al notaio di elidere la dicitura delle liberalità
"Chiedere" è sempre lecito ...ma se con "elidere" intendi che un Notaio (che svolge funzioni super partes e di pubblico ufficiale) doveva cancellare tali disposizioni...dovresti avere sufficiente cultura per sapere la risposta.

Con un Testamento il de cuius può definire le sue volontà e decidere anticipatamente sulla destinazione/ripartizione dei suoi beni...ma in Italia tali volontà debbono rimanere entro i binari previsti dalla Legge.

Se tuo figlio è l'unico erede "legittimario" mentre l'altra nominata (presumo ex-compagna) ...allora il padre poteva disporre alla seconda solo la quota di "disponibile" (pari ad 1/3 ).

Tuo figlio non ha alcun obbligo di rispettare la parte di Testamento dove si preclude all'azione di Riduzione delle precedenti donazioni.

Senza chiedere di commettere illegalità ad un Notaio.
 

Maria Virginia

Nuovo Iscritto
Conduttore
Come detto prima lui è l’erede legittimo,i a cui segue come chiamata una coerede,nomina per la disponibile,ma mio figlio ha sottoscritto,la clausola che legge:qualunque liberalità’ fate dal decuis,non sono soggette a riduzione,ora la mia domanda è’ la seguente:Avrebbe mio figlio potuto chiedere al notaio di elidere questa clausola prima di firmare?Se ciò’ non era possibile farlo cosa sarebbe accaduta.Questa clausura è’ definita Acuiscenza ed è’,irrevocabile,ciò significa che non potrà procede per la lesiva della legittima
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
All’apertura del testamento ,con la volontà’ paterne,mio figlio ha accettato l’eredita’,quale unico figlio legittimo,con la clausola che qualunque liberalità fatta in vita dal decuis non è’ oggetto di riduzione.
secondo me è una clausola nulla che tuttavia visto la situazione familiare che lascia il de cuius non comporta danni.
La non parente chiamata all'eredità può solo accettare o non accettare la disposizione testamentaria a suo favore.
Se invece è il figlio che ha avuto qualche donazione dal padre quando questo era in vita, il figlio dovrebbe per regolarità mettere nell'asse ereditario il valore delle donazioni. Questo perché la dispensa dalla collazione è valida fino all'interno del valore della quota disponibile. Se il valore è superato, l'eccedenza va conteggiata ugualmente nell'asse ereditario.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
mio figlio ha sottoscritto,la clausola che legge:qualunque liberalità’ fate dal decuis,non sono soggette a riduzione
Quando avrebbe fatto questa rinuncia all'azione di riduzione? Se l'ha fatta dopo l'apertura della successione, è valida.
Ma perché l'avrebbe sottoscritta, se ritiene che vi siano state donazioni lesive della sua quota di riserva?
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
Come detto prima lui è l’erede legittimo
lui è un erede LEGITTIMARIO, cioè protetto dalla quota di legittima. NESSUNO può manomettere le disposizione testamentarie, se non un giudice dopo aver verificato la lesione di una quota legittima.
Se il padre ha avuto un solo figlio, non lascia coniuge superstite, non lascia genitori. in caso di di successione testamentaria il c.c. prevede: 1/2 del valore del patrimonio ricostruito al figlio (quota legittima) mentre 1/2 del valore del patrimonio ricostruito rappresenta la quota disponibile che il testante può destinare a chiunque.
Legittimari e chiamati all'eredità sono tenuti a dichiarare il valore delle donazioni ricevute quando il testatore era in vita per ricostruire l'ammontare del patrimonio.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
ma mio figlio ha sottoscritto,la clausola
Questo cambia la versione precedente
All’apertura del testamento ,con la volontà’ paterne,mio figlio ha accettato l’eredita’,
dove avevo inteso non rinunciasse all'eredità (tutto a prescindere).

Ma non spieghi se ora è "pentito" oppure se la tua è una mera curiosità.

Quanti anni ha tuo figlio o meglio aveva al momento in cui ha firmato ?

Ps.

E.C.
1/2
 

Maria Virginia

Nuovo Iscritto
Conduttore
Io sto solo chiedendo do una spiegazione ad un ‘esperto,circa la domanda che ho ampiamente dettagliata,è’ un parere tecnico,e mi chiedo e vi chiedo siamo tutti avvocati esperti in successioni?
 

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