Hug

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apendo la somma del prelievo di calore dei caloriferi che fanno capo ad un determinato appartamento si ha, per una semplice proporzione, quante calorie sono state volontariamente prelevate.
Niente proporzione: la somma delle quantità di calore erogate dai caloriferi di un appartamento è il 'consumo volontario' di quell'appartamento.
 

Luigi Criscuolo

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Niente proporzione: l
mi sono espresso male: ma la proporzione la devi fare comunque per trasformare il calore prelevato in €. Perché alla fine devi avere quanto costa una caloria prelevata.
la somma delle quantità di calore erogate dai caloriferi di un appartamento è il 'consumo volontario' di quell'appartamento
Visto che mi hai fatto notare, giustamente, la mia imprecisine, sappi che non è il calore erogato dai caloriferi, che dipende dalle sue caratteristiche costruttive, è il calore prelevato che si paga. Perché quando la termovalvola si chiude completamente perché ha raggiunto la temperatura impostata il calorifero continua a scaldare senza prelevare calorie.
 

basty

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la differenza tra la lettura del contabilizzatore posto in prossimità della caldaia (che rappresenta quante calorie sono immesse nel circuito di riscaldamento) e la sommatoria delle letture di tutti i contabilizzatori montati (che dovrebbero indicare quante calorie sono state prelevate) quantifica le dispersioni ed i consumi involontari
Visto che si sta cercando il pelo nell'uovo, quanto sopra potrebbe non essere esatto:
la sommatoria delle letture dei ripartitori, è sicuramente un indice proporzionale alle calorie prelevate, ma non sono comunque calorie. Per cui non è che si possa fare la differenza aritmetica, tra le calorie misurate dal vero e proprio contatore di calorie di centrale, e questi "scatti" rilevati dai ripartitori (si chiamano appunto così perchè servono a ripartire, ma non è corretto considerarli alla stregua di un conta-calorie)
Il consumo involontario dovrà essere stimato dal termotecnico.
Non dimenticherei poi anche il fatto che i ripartitori sono dichiarati avere una tolleranza (direi errore di misura) che può raggiungere il 20%.

Ogni condòmino ha il diritto di conoscere i dettagli del pagamento della sua quota volontaria e della sua quota involontaria. La scheda è di appena due pagine.
Anche qui direi che ogni inquilino ha il diritto di chiedere il prospetto generale del condominio: non è solitamente distribuito completo, ma solo la parte relativa al proprio alloggio. Ma l'importante è conoscere la sommatoria degli scatti.

Quanto si dovrà pagare come quota variabile sarà sempre in funzione del rapporto tra la somma degli scatti propri e la sommatoria di tutti gli scatti condominiali, rispetto alla spesa sul combustibile: di anno in anno non è quindi detto che si mantenga una relazione tra il valore degli scatti propri. (dipende anche dalla sommatoria totale, oltre che dal prezzo del combustibile)
 

Luigi Criscuolo

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Visto che si sta cercando il pelo nell'uovo, quanto sopra potrebbe non essere esatto:
la sommatoria delle letture dei ripartitori, è sicuramente un indice proporzionale alle calorie prelevate, ma non sono comunque calorie.
alla faccia del cercare il pelo nell'uovo!!!!
Se non sono calorie mi farebbe piacere sapere allora cosa sono.
Per cui non è che si possa fare la differenza aritmetica, tra le calorie misurate dal vero e proprio contatore di calorie di centrale, e questi "scatti" rilevati dai ripartitori (si chiamano appunto così perchè servono a ripartire, ma non è corretto considerarli alla stregua di un conta-calorie)
Hai riletto prima di postare?
Non è che stai facendo confusione tra valvole termostatiche e contabilizzatori di calore?
Secondo me è la parola "ripartitore" che genera confusione; infatti io cerco di non usarla. Il contabilizzatore non ripartisce nulla, non è che distribuisce il flusso, misura semplicemente quanto calore è arrivato nel termosifone sulla base della temperatura che questo ha raggiunto: tanto è vero che è applicato disgiuntamente dalla termovalvola. E' la termovalvola che, potendosi chiudere, impedisce al fluido termovettore di entrare nel calorifero e quindi di escluderlo dalla rete di riscaldamento.
La termovalvola funziona autonomamente, non è comandata dal contabilizzatore, ma da un sensore interno che ipotizza la temperatura dell'ambiente dalla percezione della temperatura nei suoi dintorni.
 

ilpa1949

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A me quello che ha scritto Basty sembra chiaro e sensato, e non mi sembra che faccia confusione tra valvole e contabilizzatori.
 

Luigi Criscuolo

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A me quello che ha scritto Basty sembra chiaro e sensato
rifaccio la domanda a te che sostieni di aver capito: se non sono calorie cosa sono?
e non mi sembra che faccia confusione tra valvole e contabilizzatori.
a me si; e l'ho spiegato anche. Vorrei sapere come mai il contabilizzatore messo sulla mandata della caldaia, secondo @basty, misura le calorie mentre i contabilizzatori messi sul calorifero non misurano calorie. Se puoi rispondere ti sarei grato.
 

ilpa1949

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I contabilizzatori non misurano le calorie in senso stretto, ossia la loro unità di misura non è cal o kcal, ma un'unità di misura convenzionale (scatto) che valorizza in modo proporzionale alla caloria la quantità di calore prelevato. Per questo non è possibile un confronto diretto con quanto misurato dal conta-calorie della caldaia, ma occorre quantomeno introdurre un fattore di proporzionalità.
 

basty

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rifaccio la domanda a te che sostieni di aver capito: se non sono calorie cosa sono?

a me si; e l'ho spiegato anche. Vorrei sapere come mai il contabilizzatore messo sulla mandata della caldaia, secondo @basty, misura le calorie mentre i contabilizzatori messi sul calorifero non misurano calorie. Se puoi rispondere ti sarei grato.
Cerchero di soddisfare la tua curiosità.
Per ora comincio con una risposta semplice.

Il nome di "ripartitore" non l'ho inventato io: è il nome tecnico attribuito a quegli apparecchietti.
Certamente non ripartisce alcun flusso idraulico ecc: serve a "ripartire i costi".
Ti dirò di più: proprio per il fatto di non poter essere classificato come strumento di misura (non ti sto a spiegare il significato, che risale a Galileo), qualcuno sosteneva recentemente che era una gran truffa una legge che ne obbligava l'utilizzo, quando prossimamente verrà a scattare il divieto di impiegare apparecchi non omologabili per calcolare ed imputare gli addebiti.
(Dimenticando il fatto che nessun gestore ne farà mai direttamente uso: servono indirettamente solo a ripartire i consumi misurati da veri contatori.
 

basty

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Allegati

  • Contabilizzazione e norma UNI 10200-2015.pdf
    1.000,4 KB · Visite: 29
  • Ficco- Tecniche di contabilizzazione.pdf
    1,8 MB · Visite: 34
  • Interrogazione su Contabilizzazione calore.pdf
    14,3 KB · Visite: 42
  • Siemens Ripartitori WHE5_N2886.pdf
    209,7 KB · Visite: 29
  • termoregolazione2013_osella.pdf
    4,7 MB · Visite: 31
  • TesiMaster_edilizia_IsabellaDELFINO.pdf
    4,4 MB · Visite: 32

Hug

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non è il calore erogato dai caloriferi, che dipende dalle sue caratteristiche costruttive, è il calore prelevato che si paga.
Il calore prelevato è quello erogato dai caloriferi, non c'è altro: calore prelevato = calore erogato. Quasi per definizione. Il calore involontario si perde nelle tubazioni.
 

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