basty

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interessante blog e post da leggere a riguardo dei ripartitori

La ripartizione delle spese di riscaldamento

I ripartitori illegali
Vedo che riprendi la polemica cui avevo fatto cenno e di cui avevo postato anche la interpellanza di alcuni parlamentari. Però secondo me c'è un equivoco. È il fornitore di energia-calore ad essere tenuto a misurare e fatturare sulla base di strumenti omologati. Nessuna legge vieta invece di ripartire fra gli utenti la spesa, con metodi empirici. Proprio anche per questo credo che quei benedetti oggetti li chiamano ripartitori e non conta calorie. La discussione era partita proprio da questo
 

Luigi Criscuolo

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La discussione era partita proprio da questo
se permetti io non ho usato la parola contacalorie ma "contabilizzatore" perché in effetti lo strumento contabilizza cioè registra la temperatura e le sue variazione nell'arco di tempo; ed attraverso un algoritmo nel quale sono introdotti sia la potenza termica del calorifero, corrispondente alla somma della potenza termica di tutti i radiatori componenti il medesimo, e sia il coefficiente di contatto termico tra lo strumento ed il radiatore.
 

basty

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Permetto, permetto. Non intendevo polemizzare. Ma solo rispondere a fulviots. Questa storia della illegalità dei ripartitori è la classica bufala di qualche lobby. Nemmeno i "millesimi" sono frutto di omologazione ma sono il parametro per suddividere le spese condominiali.
Un conto è emettere fatture, altro ripartirle
 

Luigi Criscuolo

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A che cosa serve questo coefficiente? Grazie.
a volte credo che tu non legga tutti gli interventi: servono per rendere il numero espresso sul display più reale possibile al consumo cioè al prelievo di calore.

-) Coefficienti K di contatto termico Kc-Kchf
I coefficienti di contatto termico dipendono dal materiale e dalla forma del radiatore, e vengono dichiarati dal costruttore del ripartitore per ogni tipo di corpo scaldante.
 

Luigi Criscuolo

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I contabilizzatori di calore (Heat cost allocators tradotti in Ripartitori di calore), previsti dalla norma europea EN 834/2013, sulla base della temperatura del corpo scaldante, opportunamente modificato, e della temperatura ambiente (ove presente presente l'apposito termometro) determinano le unità di consumo, cioè di prelievo, del calore.


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fulviots

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Vedo che riprendi la polemica cui avevo fatto cenno e di cui avevo postato anche la interpellanza di alcuni parlamentari. Però secondo me c'è un equivoco. È il fornitore di energia-calore ad essere tenuto a misurare e fatturare sulla base di strumenti omologati. Nessuna legge vieta invece di ripartire fra gli utenti la spesa, con metodi empirici. Proprio anche per questo credo che quei benedetti oggetti li chiamano ripartitori e non conta calorie. La discussione era partita proprio da questo
Mi spiace contradire ma il condominio è un ente giuridico e deve rispettare la legge, l'assemblea condominiale che ha deliberato l'installazione dei ripartitori è nulla perche viola la legge art 11 legge 7088/1890 e legge mid questo è a tutela del consumatore cioe ai condomini, la mancanza dell'omologazione leva delle garanzie ai consumatori , la non manipolazione dei coefficenti in corso, quelli wi-fi manipolazioni non accertabili e una corretta lettura dei consumi effettivi e nn in stima come fanno i ripartitori
 

basty

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Mi spiace contradire ma il condominio è un ente giuridico e deve rispettare la legge, l'assemblea condominiale che ha deliberato l'installazione dei ripartitori è nulla perche viola la legge art 11 legge 7088/1890 e legge mid questo è a tutela del consumatore cioe ai condomini, la mancanza dell'omologazione leva delle garanzie ai consumatori , la non manipolazione dei coefficenti in corso, quelli wi-fi manipolazioni non accertabili e una corretta lettura dei consumi effettivi e nn in stima come fanno i ripartitori
Non sono un legale, quindi non entro in polemica nemmeno con te. Però...

Il condominio rispetta la legge quando stipula un contratto di fornitura energia: sia questa erogata con gas, elettricità, gasolio, teleriscaldamento ecc. In tutti questi casi la fatturazione avviene a fronte di letture di strumenti che dovrebbero essere omologati.

Ora i contacalorie sulla mandata principale del teleriscaldamento direi che lo sono
Forse lo sono anche i contatori elettrici
Comincio ad avere qualche dubbio sui contatori del gas (aggiornati solo recentemente)
Sono pieno di dubbi sui contatori (e sulle misure) fatti dalle autocisterne private che forniscono il gasolio.

La legge non credo possa invece interferire sulle modalità discrezionali all'interno di una compagine privata come è il condominio: impone solo che si adotti un sistema che tenga conto dei consumi individuali, ma il fine non è fiscale: ha lo scopo di sensibilizzare l'utenza a contenere i consumi.

E' fuor di dubbio che sarebbe preferibile la contabilizzazione diretta, dove questa sia tecnicamente ed economicamente attuabile.
Dove ciò non è possibile si fa di necessità virtù. Ma mi sembra eccessivo parlare di violazione delle leggi: conosci dei precedenti giurisprudenziali?
 

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