Non è importante la categoria catastale, anche se A2 se non rientra nei parametri si considera casa di lusso.
Bene il catasto inquadra un abitazione ai fini fiscali (questo è il suo compito). Un A/2 ma definita di civile abitazione (fino a prova contraria) non può essere di lusso anche perché se ti fai un giro sui siti comunali (i calcolatori IMU quelli vecchi) ti veniva chiesto oltre alla residenza che tipo di unità era. In base alla categoria avevi aliquote e detrazioni solo quelle di lusso (A/1, A/8, A/9) sono considerate di lusso non altre. Se ci fosse un A/2 che supera i requisiti (dubito che riesci con i nuovi catasto) il Docfa te lo mette in A/7 se va oltre A/8, credo che tu lo sappia comunque. Se ci fosse un dubbio su classamento il catasto di ufficio ti mette la classe più alta poi ti manda una lettera per presentarti in Commissione censuaria e dimostrare il perché tu avevi optato per altro... Non si scappa è così. Poi puoi vincere ma sta te a dimostrarlo ovviamente sulla base di prove tecniche. Il notaio (se c'è compravendita) poi quando fa l'atto oltre alla dichiarazione tua si basa proprio sul Docfa e un A/2 non può essere di lusso altrimenti non sarebbe di civile abitazione ma sarebbe signorile. Fino a prova contraria signorile è A/1.
@
arciera è vero che non sappiamo come stanno le cose, ma i giudici (in caso questi avessero civilizzato un autorimessa o uno scantinato) avrebbero dovuto dire che non poteva non essere di lusso non perché la cantina è usufruibile (ma non abitabile), ma perché avevano civilizzato un accessorio rendendolo di fatto abitabile...e se in quel caso superi i 240mq, be allora è di lusso. C'è una sostanziale enorme differenza di forma e sostanza. Siccome la legge non ammette ignoranza, e siccome dovremmo essere tutti uguali di fronte alla legge, anch'io non ammetto ignoranza nei confronti di chi fa rispettare una legge senza porsi queste domande, che visto l'importanza ed il prestigio dell'organo in questione sono pure lecite.