Buongiorno,
Mi rivolgo a voi perché sono esasperata dalle continue prepotenze e angherie che subisco da 27 anni dai miei vicini. Sono la proprietaria di un palazzo storico nella cittadina di Lacco Ameno, isola d'Ischia. Questa proprietà l'acquistò la mia trisavola inglese e, in questo palazzo fu ospitato Giuseppe Garibaldi. Non vi scrivo ciò per vanteria ma solo per sottolineare il fatto che la mia famiglia è qui da diverse generazioni. Dal 1985 soggiorno qui ogni estate ed ogni estate ho un problema con i vicini che abitano sopra di me e che sono finanche riusciti a costruire un piano abusivo mai condonato. L'amministrazione del comune negli anni ha sempre girato la testa dall'altra parte e ha permesso questo scempio. Non paghi, negli anni hanno usucapito un mio vano, si sono fatti un terrazzo sopra il lastrico solare di un mio bagno ed hanno murato una mia finestra di un bagno. Purtroppo anche io sono in parte responsabile in quanto quando iniziarono ad appropriarsi dei suddetti spazi ero molto giovane e priva di qualsiasi nozione circa l'uso capione, uso che in quest'isola è molto diffusa. Detto ciò, da qualche anno sto cercando con grandi sforzi e dietro le indicazioni di un legale a tutelarmi da queste ripetute aggressioni sulla proprietà.
Dietro consiglio legale mi è stato detto di apporre un'inferriata sul lastrico solare di mia proprietà per evitare intrusioni da parte di terzi e soprattutto evitare che il vicino possa uso capirsi anche il nostro lastrico visto che per accedere ai suoi locali abusivi passa senza chiede il permesso sul nostro lastrico.
Il fabbro viene il mese di ottobre 2013 e fissa l'inferriata e la mattina successiva l'inferriata è stata divelta. Sporgo regolare denuncia contro ignoti presso la caserma dei Carabinieri di Casamicciola. Poichè non avevo fatto comunicazione al comune di Lacco provvedo a fare la regolare comunicazione presso l'ufficio tecnico, protocollata e trascorsi 30gg senza ricevere nessuna comunicazione contraria provvedo a richiamare il fabbro. Il fabbro torna nel mese di nov. 2014, un mese dopo il primo episodio, fissa il cancello e appena fissato arrivano i vicini infuriati e con il flex segano il cancello. Il fabbro fotografa il vicino nell'atto. Ho le foto come prova. Mio marito ed io viviamo in Piemonte e quando mio marito telefona al vicino per chiedere spiegazioni viene minacciato. Il signore in questione ha ben 81 anni ma dice che lui può anche uccidere una persona perché alla sua età non andrebbe mai in carcere.
Mi reco alla caserma dei carabinieri di Bra (CN) e sporgo la seconda denuncia stavolta con i nomi dei vicini. In seguito il mio Avv. di fiducia mi dice che devo avere un avvocato a Napoli per controllare lo stato delle denunce poiché non avevo ricevuto e a tutt'oggi non ho ricevuto nessun riscontro. E qui arriva la prima sorpresa: la prima denuncia sporta a Ischia non è mai arrivata in Procura a Napoli. Quella piemontese si ma non quella da Ischia. Comincio ad essere insospettita perché il genero dei miei vicini, guarda caso, è carabiniere ed ha svolto servizio per parecchi anni a Ischia. E ha lavorato insieme al comandante della stazione dei carabinieri di Casamicciola...
Ora arriviamo all'accaduto di mer. 10/06. Richiamiamo il fabbro per il 3o tentativo di montaggio dell'inferriata. Addirittura il giorno prima avverto sia il comandante dei Vigili di Lacco Ameno e sia il Comandante della stazione di Casamicciola. Entrambi mi assicurano che ho tutto il diritto per montare il cancello e di chiamarli se i vicini dovessero alzare i toni. Mio marito è sul tetto insieme al fabbro ed al suo aiutante e filma le reazioni dei vicini che lo ingiuriano, minacciano. Purtroppo non è riuscito a filmare quando gli hanno lanciato una grossa pietra, quella che si è staccata quando hanno divelto l'inferriata.Sia i vigili che i carabinieri sono intervenuti a cose fatte e non hanno fatto altro che controllare che avessi l'autorizzazione per il montaggio e di suggerirmi di rivolgermi ad un legale .
Oltre alla querela che ho sporto presso un Avv. penalista ho pensato che fosse opportuno informare i carabinieri circa il comportamento dei vicini con il bene placito del genero carabiniere che in questi giorni è qui. Trovo indegno che un carabiniere che porta la divisa si presti e che copra questi comportamenti da reato penale. Infatti i suoi parenti si fanno scudo di questa parentela e continuano a vessarci. Questo è un banale litigio tra confinanti che sta degenerando. A noi ci vengono privati i nostri legittimi diritti e le forze dell'ordine non fanno assolutamente nulla per contrastare tali comportamenti. Addirittura stamattina mentre esponevo i fatti ad un M.llo, mi ha detto:"perché non si rivolge alla Polizia?" . "Segua le vie legali perché quel individuo (il Carabiniere confinante) è un pò particolare". Insomma noi siamo esausti ed amareggiati su più fronti.
Grazie per l'attenzione
Mi rivolgo a voi perché sono esasperata dalle continue prepotenze e angherie che subisco da 27 anni dai miei vicini. Sono la proprietaria di un palazzo storico nella cittadina di Lacco Ameno, isola d'Ischia. Questa proprietà l'acquistò la mia trisavola inglese e, in questo palazzo fu ospitato Giuseppe Garibaldi. Non vi scrivo ciò per vanteria ma solo per sottolineare il fatto che la mia famiglia è qui da diverse generazioni. Dal 1985 soggiorno qui ogni estate ed ogni estate ho un problema con i vicini che abitano sopra di me e che sono finanche riusciti a costruire un piano abusivo mai condonato. L'amministrazione del comune negli anni ha sempre girato la testa dall'altra parte e ha permesso questo scempio. Non paghi, negli anni hanno usucapito un mio vano, si sono fatti un terrazzo sopra il lastrico solare di un mio bagno ed hanno murato una mia finestra di un bagno. Purtroppo anche io sono in parte responsabile in quanto quando iniziarono ad appropriarsi dei suddetti spazi ero molto giovane e priva di qualsiasi nozione circa l'uso capione, uso che in quest'isola è molto diffusa. Detto ciò, da qualche anno sto cercando con grandi sforzi e dietro le indicazioni di un legale a tutelarmi da queste ripetute aggressioni sulla proprietà.
Dietro consiglio legale mi è stato detto di apporre un'inferriata sul lastrico solare di mia proprietà per evitare intrusioni da parte di terzi e soprattutto evitare che il vicino possa uso capirsi anche il nostro lastrico visto che per accedere ai suoi locali abusivi passa senza chiede il permesso sul nostro lastrico.
Il fabbro viene il mese di ottobre 2013 e fissa l'inferriata e la mattina successiva l'inferriata è stata divelta. Sporgo regolare denuncia contro ignoti presso la caserma dei Carabinieri di Casamicciola. Poichè non avevo fatto comunicazione al comune di Lacco provvedo a fare la regolare comunicazione presso l'ufficio tecnico, protocollata e trascorsi 30gg senza ricevere nessuna comunicazione contraria provvedo a richiamare il fabbro. Il fabbro torna nel mese di nov. 2014, un mese dopo il primo episodio, fissa il cancello e appena fissato arrivano i vicini infuriati e con il flex segano il cancello. Il fabbro fotografa il vicino nell'atto. Ho le foto come prova. Mio marito ed io viviamo in Piemonte e quando mio marito telefona al vicino per chiedere spiegazioni viene minacciato. Il signore in questione ha ben 81 anni ma dice che lui può anche uccidere una persona perché alla sua età non andrebbe mai in carcere.
Mi reco alla caserma dei carabinieri di Bra (CN) e sporgo la seconda denuncia stavolta con i nomi dei vicini. In seguito il mio Avv. di fiducia mi dice che devo avere un avvocato a Napoli per controllare lo stato delle denunce poiché non avevo ricevuto e a tutt'oggi non ho ricevuto nessun riscontro. E qui arriva la prima sorpresa: la prima denuncia sporta a Ischia non è mai arrivata in Procura a Napoli. Quella piemontese si ma non quella da Ischia. Comincio ad essere insospettita perché il genero dei miei vicini, guarda caso, è carabiniere ed ha svolto servizio per parecchi anni a Ischia. E ha lavorato insieme al comandante della stazione dei carabinieri di Casamicciola...
Ora arriviamo all'accaduto di mer. 10/06. Richiamiamo il fabbro per il 3o tentativo di montaggio dell'inferriata. Addirittura il giorno prima avverto sia il comandante dei Vigili di Lacco Ameno e sia il Comandante della stazione di Casamicciola. Entrambi mi assicurano che ho tutto il diritto per montare il cancello e di chiamarli se i vicini dovessero alzare i toni. Mio marito è sul tetto insieme al fabbro ed al suo aiutante e filma le reazioni dei vicini che lo ingiuriano, minacciano. Purtroppo non è riuscito a filmare quando gli hanno lanciato una grossa pietra, quella che si è staccata quando hanno divelto l'inferriata.Sia i vigili che i carabinieri sono intervenuti a cose fatte e non hanno fatto altro che controllare che avessi l'autorizzazione per il montaggio e di suggerirmi di rivolgermi ad un legale .
Oltre alla querela che ho sporto presso un Avv. penalista ho pensato che fosse opportuno informare i carabinieri circa il comportamento dei vicini con il bene placito del genero carabiniere che in questi giorni è qui. Trovo indegno che un carabiniere che porta la divisa si presti e che copra questi comportamenti da reato penale. Infatti i suoi parenti si fanno scudo di questa parentela e continuano a vessarci. Questo è un banale litigio tra confinanti che sta degenerando. A noi ci vengono privati i nostri legittimi diritti e le forze dell'ordine non fanno assolutamente nulla per contrastare tali comportamenti. Addirittura stamattina mentre esponevo i fatti ad un M.llo, mi ha detto:"perché non si rivolge alla Polizia?" . "Segua le vie legali perché quel individuo (il Carabiniere confinante) è un pò particolare". Insomma noi siamo esausti ed amareggiati su più fronti.
Grazie per l'attenzione