No: il punto è proprio quello. L'obbligo di conformità urbanistica è diventato legge e motivo per l'annullamento credo automatico dell'atto. In precedenza la legge non entrava nella validità dell'atto; oggi si.
Conosco di venditori, che si sono trovati al momento del rogito, a scoprire delle irregolarità formali nell'alloggio che avevano felicemente abitato per anni, e messso in vendita; ed hanno corso il rischio di veder saltare la trattativa, dopo essersi a loro volta impegnati economicamente su un altro fronte.
Le banche, prima di erogare un mutuo all'acquirente, incaricano un perito proprio per fare questi accertamenti, e le sorprese pare siano all'ordine del giorno.
Non credo valga la pena rischiare: non dovrebbe essere una gran spesa. Basta incaricare un tecnico che faccia un accesso agli atti all'ufficio comunale e confronti la documentazione di progetto approvata e lo stato di fatto realizzato. Con ciò si sa se tutto è a posto, se ci sono delle difformità sanabili (con oblazione di oneri) o se ci sono irregolarità da eliminare: poi si valuta (e/o si negozia con l'acquirente)