buongiorno a tutti. ho un quesito cui al momento nessuno ha saputo darmi una risposta.
37 anni fa, al decesso di mio padre, mia sorella rinunciò alla sua quota di eredità (eredi= moglie in comunione dei beni + 2 figlie) che consisteva nella quota legittima di proprietà della casa.
l'atto di rinuncia veniva eseguito da un notaio e, conseguentemente uniche proprietarie risultavamo quindi essere io e mia madre. (75% mamma, 25% io) in questi anni ho sempre pagato la mia parte di tasse e di spese per la porzione di immobile. ora però, essendo deceduta mia madre, mia sorella pretende sia ritenuta nulla quella rinuncia in quanto al tempo aveva una figlia minore (di 7 anni) e quindi in teoria il notaio non avrebbe potuto lederne i diritti. importante precisare: la rinuncia fu fortemente voluta da mia sorella che non intendeva pagare le tasse di successione. mia nipote ( che adesso ha 44 anni) è sempre stata al corrente della rinuncia stessa.
ora vogliono entrambe agire legalmente in modo di rientrare in possesso della quota cui aveva rinunciato mia sorella, sostenendo l'invalidità dell'atto di rinuncia causa "errore" del notaio . ma è davvero possibile?? e tutte le spese (anche onerose) che io ho sostenuto in questi anni ?? così non è un po' troppo comodo? spero qualcuno sia in grado di darmi una risposta, al momento l'avvocato che ho consultato non ha saputo farlo.....
37 anni fa, al decesso di mio padre, mia sorella rinunciò alla sua quota di eredità (eredi= moglie in comunione dei beni + 2 figlie) che consisteva nella quota legittima di proprietà della casa.
l'atto di rinuncia veniva eseguito da un notaio e, conseguentemente uniche proprietarie risultavamo quindi essere io e mia madre. (75% mamma, 25% io) in questi anni ho sempre pagato la mia parte di tasse e di spese per la porzione di immobile. ora però, essendo deceduta mia madre, mia sorella pretende sia ritenuta nulla quella rinuncia in quanto al tempo aveva una figlia minore (di 7 anni) e quindi in teoria il notaio non avrebbe potuto lederne i diritti. importante precisare: la rinuncia fu fortemente voluta da mia sorella che non intendeva pagare le tasse di successione. mia nipote ( che adesso ha 44 anni) è sempre stata al corrente della rinuncia stessa.
ora vogliono entrambe agire legalmente in modo di rientrare in possesso della quota cui aveva rinunciato mia sorella, sostenendo l'invalidità dell'atto di rinuncia causa "errore" del notaio . ma è davvero possibile?? e tutte le spese (anche onerose) che io ho sostenuto in questi anni ?? così non è un po' troppo comodo? spero qualcuno sia in grado di darmi una risposta, al momento l'avvocato che ho consultato non ha saputo farlo.....