uva

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Si tratta di una pista con una parte riservata ai pedoni ed un'altra, rialzata e separata da un cordolo, per le biciclette. L'utilizzo promiscuo, ognuno nella sua "corsia", è segnalato dall'apposito cartello blu con le figurine omino/ bici.
Si va diffondendo, da parte di alcune mamme i cui figli frequentano l'asilo della zona, l'uso dei rimorchi da attaccare alle bici per trasportare i bimbi.

Tizia, mamma-ciclista, sostiene che la corsia per le biciclette è troppo stretta. Quindi pretende di circolare, insieme con le altre mamme munite di rimorchi, nella corsia dei pedoni.

Caia e le sue amiche utilizzano la pista pedonale per correre. Già devono subìre i proprietari dei cani con guinzagli estensibili che occupano tutto lo spazio intralciandole.
Quindi esigono che le bici con rimorchio si spostino nella loro corsia oppure sulla strada adiacente (dove le mamme non voglio andare perché è pericoloso e comunque intralcerebbero le automobili).

Utilizzando entrambe le corsie, a seconda che ci passo a piedi o in bicicletta, io propendo per la tesi di Caia: la parte pedonale secondo me deve essere riservata ai pedoni. Tra bici, rimorchi e pure qualche monopattino tra i piedi, gli anziani e chi ha difficoltà nel camminare non si sentono sicuri.

Secondo voi chi ha ragione?
In base al codice della strada quali sono i diritti e i doveri dei ciclisti, specialmente se muniti di rimorchi un po' ingombranti?
Grazie.
 

uva

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la parte pedonale è per i soli pedoni.
Esiste un articolo del codice della strada che lo afferma?

La larghezza della corsia riservata ai ciclisti non è sufficiente se si incrociano due rimorchi trainati dalle bici.
Mi capita di passare con la mtb attrezzata con le borse laterali posteriori (quando vado in campagna a prendere frutta e verdura la sistemo nelle borse riempiendole): se incrocio una di quelle e-bike voluminose ci passo appena!

Inizialmente la pista era soltanto pedonale. Una dozzina di anni fa, quando e-bike e rimorchi non esistevano o non erano ancora diffusi, venne modificata creando la corsia rialzata per le bici.
Ora i ciclisti sostengono che se lo spazio a loro riservato è troppo stretto non sono obbligati a scendere in strada; possono rimanere sulla ciclopista sconfinando nella corsia pedonale.
 

basty

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Teoricamente hanno ragione i pedoni: tecnicamente chi ha progettato /ideato quella stupida soluzione (corsia separata e rialzata) è stato uno sprovveduto.
Nel vecchio tracciato ferroviario tra San Lorenzo e Sanremo-Bordighera hanno solo tracciato una riga bianca di separazione virtuale/preferenziale: con educazione convivono tutti, persino una sorta di “risciò” a 4 posti (2 affiancati) pedalabile
 

uva

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Teoricamente hanno ragione i pedoni
Ma legalmente pare abbiano ragione i ciclisti.
A Torino la Fiab (a cui sono iscritta anch'io, senza incarichi e senza essere una militante) è molto attiva. Organizza con successo manifestazioni come il bike pride / bike to school / bimbimbici, con l'appoggio degli assessori comunali competenti in materia.

“risciò” a 4 posti (2 affiancati)
Questi veicoli si possono affittare nei parchi (io anni fa l'avevo noleggiato al Valentino per accompagnare dei turisti) e si usano all'interno del parco. Non li ho mai visti circolare sulle ciclopiste.
 

basty

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Ma legalmente pare abbiano ragione i ciclisti.
Sarebbe interessante conoscere in base a quale norma: per il momento mi sembra chiarissimo l'art. 182 citato da Francesca ed estratto dalla gazzetta Ufficiale: non conosco il titolo, ma non è certo un semplice parere.
Che la Fiab sia moto intraprendente non lo discuto: forse .... leggermente di parte.
Questi veicoli si possono affittare nei parchi
E difatti sono a noleggio in vari punti della ciclabile citata, ad es. ad Arma di Taggia. Scomodissimi (per chi deve pedalare) ma divertono i bambini.
 

uva

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il comma 4 spiega cosa devono fare i ciclisti se transitano su pista pedonale
Quindi possono occupare la parte pedonale ma devono scendere dalla bici e spingerla a mano, col rimorchio al seguito, per non essere di ostacolo né mettere in pericolo i pedoni.
Loro sostengono che pedalando piano vanno alla stessa velocità dei pedoni e non creano né pericolo né ostacolo.

Il comma 9 è a favore dei ciclisti:
9. I velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate quando
esistono
, salvo il divieto per particolari categorie di essi, con le
modalita' stabilite nel regolamento.

E' ciò che sostiene Tizia, la mamma-ciclista: dove c'è la pista il ciclista è obbligato ad usarla e gli è vietato circolare in strada.
 

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