Testamento pubblicazione e impugnazione

[uva]

poichè il testamento in questione non è olografo,

Perché non è olografo?
Nel post n. #48 @forest ha scritto che quando il notaio (accompagnato da due persone, che lui definisce testimoni) è arrivato a casa del testante, ha trovato il testamento già pronto: scritto a mano ma non firmato.

Quello che è successo subito dopo non è chiaro.
Pare che il notaio abbia letto quel testamento (in presenza dei due testimoni) e l'abbia fatto firmare al testante, magari aiutandolo visto che era una persona malata e in grave difficoltà.

Se i fatti si sono svolti così, mi pare evidente che non è la procedura descritta dall'art. 603.
Perché il testamento era già scritto prima che il notaio e i suoi due collaboratori entrassero in quella casa.

Il dubbio di @forest è che quel testamento sia stato scritto da un'altra persona, quindi falso. E che il notaio sia in qualche modo coinvolto nella vicenda, avendo "collaborato" con i falsari!

 

[basty]

Da qualche parte aveva scritto che il testo era scritto da una terza persona

 

[uva]

Da qualche parte aveva scritto

Aveva scritto nei post n. # 23, #30 e #40 che la scrittura non è quella di suo padre (il testante) e lo può dimostrare.

Però da come sono stati descritti i fatti mi pare evidente che non si tratta di testamento pubblico.
Perché il testamento era già stato scritto a mano (non si sa da chi, probabilmente dal falsario, né quando) e il notaio l'ha trovato già pronto nel momento in cui è arrivato a casa del testante.

Il testamento pubblico deve essere scritto dal notaio (o da un terzo da lui guidato) in presenza del notaio stesso che raccoglie le volontà del testante, e dei testimoni.
Infine penso che al giorno d'oggi tutti i notai e le loro segretarie scrivono i testamenti pubblici col computer, non a mano!

 

[basty]

al giorno d'oggi tutti i notai e le loro segretarie scrivono i testamenti pubblici col computer, non a mano!

Questo quando il testamento viene raccolto presso lo studio: recandosi a casa del cliente potrebbe essere plausibile la scrittura a mano: ma appunto per questo, se non si trattasse di testamento olografo (da dimostrare la diversa scrittura) , dicevo che forse non è regolare avallare un testamento già scritto da terzi. Strano che lo sostenga il notaio e che gli stessi testimoni dicano la medesima cosa (ma sono le segretarie del notaio).

 

[forest]

Esattamente il notaio si e recato a casa di mio padre con due segretari ha mandato la badante in cucina ha letto il testamento gia sul tavolo e lo ha fatto firmare a mio padre. Lo scritto chiaramente non e di mio padre conosco bene la sua scrittura. Il notaio potrebbe anche dire che gli e stato consegnato da mio padre il giorno stesso della firma. Ha sempre e in ogni caso una via di fuga

 

[basty]

E' evidente che tutto ruota sulla necessità di una perizia grafica.

 

[Luigi Criscuolo]

Finalmente dopo 4 pagine e 75 interventi abbiano le idee più chiare di come si sono svolti i fatti.
Dovremmo essere difronte ad un testamento pubblico: dopo aver raccolto le volontà del testante, che le disposizioni testamentarie le abbia scritte di proprio pugno il notaio, o che le abbia fatte scrivere, sotto sua dettatura, da un suo collaboratore o che, trovandole già scritte a mano, le abbia lette ad alta voce, chiedendo al testante conferma di quanto scritto, credo che siano atti formali che non invalidino il testamento. L'importante è che il testo del testamento sia letto al testante alla presenza di due testimoni e che ci sia in calce la firma di proprio pugno del testante, del notaio e dei due testimoni. La cosa più importante è l'accertamento che il testatore abbia la sua capacità di esprimere la volontà che sia valida.
Leggete qua:

testamento pubblico

In cosa consiste il testamento pubblico, come va redatto, quali sono i requisiti di forma, gli adempimenti successivi, la giurisprudenza

www.studiocataldi.it

Credo quindi che il nostro amico se vuole far dichiarare nullo il testamento debba dimostrare che alla data di redazione del testamento pubblico il proprio padre era incapace di intendere e di volere; inoltre che non era in grado di firmare autonomamente, e che non c'è menzione della causa di questa problematica, che invece è obbligatoria.
Tuttavia questo atteggiamento, a parte l'irrigidimento dei beneficiari del testamento, non porterà alla condanna del Notaio nè alla soddisfazione di vedersi risarcito dei danni per il suo atteggiamento sbagliato.
Dichiarando nullo il testamento si passerebbe alla successione legittima a te cambierebbe qualcosa?

 

[basty]

Dichiarando nullo il testamento si passerebbe alla successione legittima a te cambierebbe qualcosa?

Domanda mi pare pleonastica....

 

[Luigi Criscuolo]

Domanda mi pare pleonastica....

potrà essere pleonastica ma considera quanto costerà intraprendere la strada della nullità del testamento: bisognerà anticipare le spese per l'avvocato; per la perizia d'ufficio; per la perizia di parte da parte di uno o più medici legali per dimostrare l'incapacità di intendere e di volere, nonché di firmare; per la perizia per dimostrare l'apocrificità dello scritto; passare prima dall'Istituto della Mediazione ( che va a compensazione delle spese) e poi dal Giudice, solo per arrivare al primo grado di giudizio, poi ci potrebbe essere il ricorso in appello e forse la Cassazione. Certo che se dovesse emergere qualche manipolazione per ottenere vantaggio dalle disposizioni testamentarie, anziché la compensazione delle spese, i Giudici potrebbero optare per caricare la parte soccombente: sarà una mazzata che la parte non si dimenticherà facilmente.
Il nostro amico non ha detto quali siano state le disposizioni testamentarie e chi sono i beneficiari; ha scritto solo che gli spetta la legittima.
Facciamo conto che siano 3 fratelli senza coniuge superstite: con il testamento la legittima è pari a 2/9 (22,22%) del patrimonio; con la successione legittima la quota è di 1/3 (33,33%) del patrimonio. Se il patrimonio è di 1.000.000 di euro abbiamo 222.200 € contro 333.330 ci sono 111.110 € di differenza. Se c'è la compensazione delle spese, siccome gli onorari dei professionisti, oltre ad essere in base alla complessità del caso, sono proporzionali agli importi interessati dalla lite, almeno la metà dei 111.110 se ne andranno in spese legali e peritali. Ed il risultato non è certo, le spese si.

 

[Nemesis]

per la perizia per dimostrare l'apocrificità dello scritto;

Difficile che un testamento pubblico sia apocrifo.