Un intervento più in alto potrebbe sanare la questione.
La Corte Costituzionale è già intervenuta, dichiarando (con sentenza del 26 luglio 2000, n. 362)
non fondata la questione di legittimità costituzionale delle norme del TUIR nella parte in cui prevedono "
quale base imponibile, ai fini della tassazione del reddito fondiario di un immobile locato, l'importo del canone locativo convenuto in contratto, anziché il reddito medio ordinario desunto dalla rendita catastale, anche quando, a causa della morosità del conduttore, tale canone non sia stato effettivamente percepito".
In particolare, la Consulta, con la richiamata pronuncia, ha precisato che "
il riferimento al canone di locazione (anziché alla rendita catastale) potrà operare nel tempo solo fin quando risulterà in vita un contratto di locazione e quindi sarà dovuto un canone in senso tecnico", come avevo già scritto nella mia prima risposta.