Scusa la mia ignoranza Nemesis, mi puoi spiegare in parole povere.
Scusa la mia ignoranza Nemesis, mi puoi spiegare in parole povere.
Questo di non tradurre le frasi in lingua diversa dall'italiano è un vezzo comune
a molti personaggi pubblici e privati. Non mi sembra il caso di Nemesis...credo sia la prima volta. Forse vi è un motivo che mi "azzardo" ad esporre. Credo che la materia interessi l'art.588 del Codice civile, già ampiamente dibattuto con Dimarraz in occasione di un post di Elisabetta48 (???). Probabilmente dall'alto del suo seggio di Giurista n.1 del sito, non ha voluto dare l'esca per un rimescolamento da una parte, e dalla naturale propensione a differenziarsi dall'altra...Da qui il ricorso alla nobile allocuzione latina guardandosi bene dal
tradurla...Così disse quiproquo.
P.S. L'art.588 (2°comma) può insinuare dei dubbi
su chi è solo legatario, solo coerede, o anche entrambi...Tale che solo il giudice nei casi estremi si arroga il diritto di sentenziare in merito e, udite, udite, senza possibilità di appello. Da qui la critica di Luigi C....Per cui raccomando ai propisti che volessero fare testamento di evidenziare con parole precise, magari anche con ripetizione, chi siano gli eredi, chi i legatari e chi erede con legato. Altrimenti
il tacchino diventa ancora più polposo da affettare e cibarsene non necessariamente con morsi da Jene...o da caimano...Semplicemente in punta di coltello e forchetta come si addice ai professionisti "ncravattat'" Da una famosa canzone da caffè chantat del Salone Margherita in quel di Napoli...