Cosa significa essere razzisti?
Se gli si vuol attribuire il significato di non essere "buonisti" (termine orribile ma esplicativo) non sono d'accordo. La convivenza impone delle regole che devono essere rispettate da tutti.
Il razzismo esiste, ne vediamo manifestazioni ogni giorno, basta pensare agli attacchi pesanti e veramente incivili di cui è stata oggetto la ministra Kienge, o Balotelli. Attacchi di cui si viene a conoscenza data la notorietà dei personaggi che ne sono vittime. Attacchi che avvengono ogni giorno a danno di personaggi sconosciuti e di cui non si ha notizia.
Ma non può essere considerato razzismo il pretendere il rispetto delle regole e la sanzione del mancato rispetto nei confronti di chiunque: ricco o povero, bianco o giallo, italiano o no.
Credo che proprio la mancata sanzione di comportamenti illegali ci renda più vulnerabili ad attacchi di razzismo.
Anch'io, come tanti, sono stata derubata. Una gentile signora dall'aspetto di una tipica nonna, vestita decorosamente ed educata, approfittando di una mia distrazione, mi ha sfilato il portafogli dalla borsa. Era sicuramente italiana (avevo persino parlato un pò con lei).
Non per questo ora guardo con occhio torvo e sospettoso donne, nonne e italiani.
Anch'io sono stata vittima di un tentato furto da parte di tre ragazzine rom, rigorosamente minorenni, ma essendo prevenuta nei confronti dei rom non mi sono lasciata distrarre. Sarà anche questa una forma di razzismo?
Certo è che le ladruncole, l'italiana e le rom, l'hanno comunque fatta franca, una eclissandosi con eleganza prima che scoprissi il furto e le altre dandosi a una fuga frettolosa, ma se anche fossero state fermate dalla polizia cosa sarebbe successo?