Posto una immagine di come deve essere una strada di proprietà privata non ad uso pubblico.
Vedi l'allegato 5715
esattamente. quel cancello non lascia dubbi, l'accesso consentito solo agli aventi diritto ( comproprietari o comunisti). poi sta al regolamento condominiale o ( se esiste) al regolamento del complesso immobiliare assegnare facolta ,oltre che di accesso anche di sosta prospicente il fronte casa, e sempre nel rispetto della funzione fondamentale, l'accesso e il transito carrabile. certamente un siffato stato di fatto esclude l'applicazione del codice della strada. il codice in questi casi, sono il regolamento condominiale e simili, nonchè le dichiarazioni contenute negli atti pubblici di trasferimento dei diritti.
Buongiorno e grazie ancora della documentazione inviata, un eventuale esproprio per pubblica utilità su una strada che finisce al civico della suddetta palestra è improbabile ma in Italia tutto è possibile.
Vi aggiornerò sul proseguo della vicenda.
Un Grazie particolare a Luigi Criscuolo per gli auguri……..🍰🍰
mi spiego meglio sig.ra eleonora, non voglio assolutamente creare allarme. un strada diviene pubblica a tutti gli effetti, solo dopo una lunga e dibattuta questione di politica e amministrazione. solo una dichiarazione di pubblica utilità della infrastruttura, puo determinarne un cambio di destinazione d'uso, e prima che avvenga una simile metamorfosi giuridica, devono passare anni e anni, e con dei requisiti oggettivi: larghezza della strada, volume di traffico, mancanza di altre soluzioni al disimpegno veicolare, anni e anni di uso pacifico. non mi pare il caso in questione.
Invece c'è: la "mia" strada privata è classificata dal Comune (non sto parlando di Parma, a scanso di equivoci) come "aperta al pubblico transito". Non può essere definita (e infatti il Comune non lo ha fatto) di "uso pubblico" perchè mancano i requisiti per considerarla tale: che sia usata da una generalità indiscriminata di cittadini (tipo per l'accesso a una scuola pubblica o a un ufficio pubblico), che colleghi altre strade, che vi siano titoli di trasferimento al Comune. Non per niente il Comune si è sempre rifiutato di partecipare a una qualunque spesa: illuminazione, asfaltatura, pulizia, ecc...
Che la normativa sia complessa lo dimostrano le tante sentenze discordanti sul tema. E' anche il motivo per cui noi cittadini ci muoviamo con tanto timore nei confronti del Comune: non si sa mai cosa si rischia di scatenare.
E' istruttivo, sulla complessità della materia, questo articolo:
Strade private ad uso pubblico / Diritto#PA articoli e approfondimenti di diritto amministrativo
la semplice iscrizione in capo all'ente pubblico della strada in oggetto, nell'elenco delle cosidette "strade aperte al pubblico transito" ha un mero valore dichiarativo unilaterale, e neanche una fittizia apposizione di toponomastica alla stessa, puo dare carattere pubblico alla strada. tale situazione ibrida serve soltanto all'ente pubblico a non assumersi alcuna responsabilita in merito alla manutenzione e controllo della infrastruttura lasciando di fatto alla pubblica fruibilita un bene che di diritto è privato, che puo essere limitato solo dalla imposizione di servitu tra privati o da servitu di uso pubblco, e in tali casi occorre riconoscere una indennita, proporzionata alla perdita di valore del bene medesimo. mentre con questo escamotage, l'ente locale ottiene la classica moglie ubriaca e la botte piena. e siccome, e qui lavoro di fantasia, non hanno i soldi per pagare a valore di mercato un eventuale acquisizione al demanio della strada privata, trovano molto comoda tale situazione giuridicamente ibrida, che personalmente giudico gravemente lesiva del diritto di proprieta privata.