Dichiarazioni Redditi Pubbliche: Sei d'accordo?

  • Si è giustissimo

    Voti: 420 64,5%
  • No ognuno ha diritto alla sua privacy

    Voti: 211 32,4%
  • Non saprei...

    Voti: 21 3,2%

  • Votanti
    651

alberto bianchi

Membro Storico
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Solita buffonata.
Statistiche del genere esistono già e mi pare che vengano divulgate periodicamente dalla Camera di Commercio di Mestre o da una associazione di categoria di piccoli imprenditori .
Siamo alle solite.
 

jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
Ricordate la commedia di Terenzio dal titolo "Heautontimorumenos" (il punitore di sé stesso)? Beh, in politica un personaggio così non entrerà mai!
 

ada1

Nuovo Iscritto
Mettetevi tutti l'anima in pace. La novità è che le dichiarazioni saranno pubblicate solo per aggregati e senza indicare il nominativo dei contribuenti. In questo modo la pubblicazione non ha alcuna utilità.
E' l'ennesima prova dei poteri deboli che ci governano e della mancanza di coraggio politico per affrontare e risolvere il problema del debito pubblico poiché "i governi decidono drammaticamente troppo tardi rispetto ai bisogni delle nazioni. I mercati, al contrario, reagiscono molto più velocemente"

e che "L’Italia soffre innanzitutto una perdita di fiducia generale nella capacità del governo italiano di gestire la crisi: l’Italia non sembra pagare le tasse, l’Italia è un paese ricco ma estremamente indebitato, lo stato non funziona. L’Italia avrebbe tutti i mezzi e le risorse per uscire da questa situazione di crisi ..... Purtroppo l’Italia ha una cattiva immagine, perché dà l’idea di non essere in grado di far pagare i suoi contribuenti, soprattutto i più ricchi»

e azzerare il debito pubblico non sarebbe poi cosi' difficile ; infatti "Il calcolo è presto fatto. L’Italia ha un debito pubblico un po’ superiore al 100 per cento del Pil, mentre le fortune private degli italiani equivalgono a 7 o 8 volte il Prodotto Interno Lordo. Dunque con il 15 per cento della ricchezza degli italiani si azzera il debito. Significa un prelievo dell’1,5 per cento annuo per dieci anni»

Non sono certo io che dico queste cose ma un celebre economista , Jacques Attali, che ha rilasciato questa intervista pubblicata dal Messaggero :

Attali: l'Italia dovrebbe far pagare le tasse e tagliare gli sperperi*-*Il Messaggero
 

jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
La ricetta di Attali può risultare scomoda per l'attuale partito al governo (e lo sarebbe con qualunque partito al governo) perché coloro che si vedessero tagliati i privilegi non darebbero più voti al partito alle prossime elezioni.
 

Massimiliano Lusetti

Membro dello Staff
Ribadisco... il problema risale a quando gli stati hanno delegato enti terzi ( i banchieri) a gestire il debito pubblico ( inventando questa entità). Questo si chiama Signoraggio bancario: digitando queste paroline su google trovate spiegazioni del tutto. Lo stato è debitore? Questa è una follia... andate indietro nella storia a prima della seconda guerra mondiale e non troverete mai prima un simile concetto. E' questo che è sbagliato fondamentalmente. Bisogna cambiare alla base il sistema perchè così com'è non sta più in piedi. Io non sono debitore di un bel nulla con nessuno. e non sono neanche un creditore dello stato. Lo stato svende i suoi tesori.Bene converta i suoi debiti in partecipazioni forzose e in percentuale sulle opere d'arte del nostro paese che devono rimanere qui. La manovra è bella che fatta. sediamo su un terirtorio che ha un valore inestimabile. Con questo paga tutti i suoi debiti con le banche e guai a farne di nuovi. Lo stato deve sempre essere in bilancio perfetto e a zero. Siccome devono continuare a mangiare nessuno farà mai un ragionamento del genere.
 

massimoca

Nuovo Iscritto
Sinceramente non capisco il senso dell'ironia. Se è ironia, naturalmente.
La questione è ben più complessa e basata soprattutto sulla cultura millenaria di noi popoli mediterranei....e le leggi, comprese quelle fiscali, sono basate sullo stesso principio: lasciare spazio alla nostra inventiva per dimostrare, con le scappatoie, quanto siamo bravi e quanto siamo intelligenti. Vogliamo che le leggi vengano rispettate, però da parte degli altri.
Manca da noi quello che ha reso potenti le nazioni del nord europa di ispirazione calvinista. Non esistono i santi e nessun essere mortale può diventarlo con la semplice contemplazione.. ...ergo, se vuoi metterti in luce, fare del bene, cerca di produrre delle cose materiali o opere che portino beneficio a tutti: fondare imprese, guadagnare tanto, impiegare gli utili in opere meritorie come fondare ospedali, azioni di grande valore sociale. Tra queste rientra il pagamento delle tasse in base alla propria capacità contributiva.
In Italia è utopia pretendere una cosa simile.
Non parliamo poi della corruzione e delle stesse verifiche della Guardia di Finanza.
Sono in pensione da circa 7 anni, ex dirigente industriale settore amministrativo, fiscale e finanziario, a distanza di anni, posso dire di non aver mai subito una verifica da parte della Guardia di Finanza senza che venissi preavvisato con almeno 3/4 giorni di anticipo del loro arrivo. Ero dipendente di un importante gruppo multinazionale. Nel frattempo ci sono stati diversi cambi di proprietà e certe società sono uscite dal gruppo-
Ma so benissimo che certe cose sono la prassi anche in aziende medio-piccole.
Si può benissimo immaginare come andava a finire la verifica.

Pertanto: in Italia i problemi da risolvere e gli aspetti da affrontare sono tanti.
N.B. Per chiarezza, il mio nome utente non è quello anagrafico, è semplicemente un nickname.
era ironia, fratello..... a volte mi piace scherzare... a te no?Massimo:fiore:
 

ada1

Nuovo Iscritto
Ribadisco... il problema risale a quando gli stati hanno delegato enti terzi ( i banchieri) a gestire il debito pubblico ( inventando questa entità). Questo si chiama Signoraggio bancario: digitando queste paroline su google trovate spiegazioni del tutto. Lo stato è debitore? Questa è una follia... andate indietro nella storia a prima della seconda guerra mondiale e non troverete mai prima un simile concetto.
Credo che tu confondi molte cose (a meno che tu non abbia links precisi da quotaresui quali discutere).
Per debito pubblico si intende bene il debito dello Stato Italiano differente dal debito privato
E lo Stato (e non intendo solo quello Italiano) ha cominciato ad indebitarsi quando ha semplicemente "dimenticato" la regola contabile per eccellenza che consiste nel "una entrata = una uscita".
Come pure ha cominciato ad indebitarsi quando ha voluto liberalizzare senza fissare prima regole certe (=la famosa deregulation di cui tanti si sono riempiti la bocca senza sapere a cosa si andava incontro) il mercato finanziario cosicché oggi è la finanza che detta la sua legge allo Stato (diventato non solo troppo debole per farlo ma anche incapace di prendere misure coraggiose anche impopolari) e non viceversa.
E' troppo facile accusare gli altri delle proprie incompetenze ad arginare la crisi (e se lo Stato lo vuole, lo Stato ha a sua disposizione tutti i mezzi per farlo) invece di ammettere quello che la crisi fa emergere sempre di più in tutta la sua crudità
 

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