Dalle mie parti qualche comune ha ritoccato le aliquote IMU-tasi modificandole al ribasso per i proprietari-utilizzatori di negozi, laboratori, capannoni....è stata aperta ampia discussione dai genitori-comodanti gratuiti di abitazioni ai figli perchè nel loro caso le aliquote sono rimaste invariate (per lo più si parla di aliquote ordinarie)....
Risposta delle pubbliche amministrazioni: coloro che utilizzano i fabbricati per lavoro sono spesso oberati da mutui per l'ammodernamento dei locali o per acquisto di macchinari e in ogni caso danno lavoro a tanta gente.
Nella seconda ipotesi i figli comodatari sono proprio "comodi": non pagano nè affitto nè mutuo...possono benissimo aiutare i genitori a pagare IMU-tasi sulle abitazioni che stanno utilizzando..
E' uno dei pochissimi casi in cui anch'io sono d'accordo con le amministrazioni comunali!!!!
Sarei d'accordo con te se nel "cerchio" familiare vi fossero più case...
Nella maggioranza dei casi che producono sofferenza vi è al massimo due case una per i genitori e un'altra per il figlio dove
per ignoranza ( e complicità interessata del notaio...) i genitori si riservarono l'usufrutto...per cui il figlio nudo proprietario... che è la casa quasi sempre di sua scelta (ubicazione...tipologia...) dove vive spesso sin dall'inizio dell'acquisto si trova ad usarla come "prima" casa ma senza il riconoscimento pubblico nell'ambito IMU. Il confronto devi completarlo con il Figlio che proprietario al cento%
gode del riconoscimento sempre in tale ambito. E i conti torneranno
ad essere "splendido, splendente" come cantava nel secolo scorso una certa..omissis...Spero nella tua migliore predisposizione ad
una umana,pardon, familiare comprensione. E grazie per l'attenzione. qpq.