Nessuna pia illusione la mia.
Dica meglio: è lei che (purtroppo) non conosce la legge italiana in materia di succesdioni
Una cosa é dilapidare, altra donare ad un estraneo e lasciar traccia... Ci provi se vuole, quanto da lei fatto nel secondo caso verrà recuperato!
Se non crede al sottoscritto s'informi a pagamento.
Finchè useremo la parola "donare" anche quando vi è tutt'altro nella testa del datante (licenza gr.dal verbo dare) che mentre lo dà non pensa di fare un
contratto come statuisce il primo articolo 769 sarà inevitabile riferirsi alla legge che lo articola puntigliosamente per solo 12 articoli. Il verbo dare è insito in entrambi i verbi e quindi in qualche modo li accomuna perchè dilapidare presume
un "dare" insensato e continuo mentre nella Donazione (istituto giuridico) il "dare", essendo un contratto, è "sensato" e unico. "elementare Watson" direbbe
il Frad...anche a ragione! Allora perchè? Perchè anche nel dilapidare vi possono essere tracce identificative del quantum e del ricevente l'elargizione che, non essendo scritta e quindi pubblica, non è Donazione, contratto per legge. Si potrebbe dire che il dilapidare sia costituito da tante piccole ( o meno) dazioni
o "donazioni"(?) indirette...
Prima di attribuire (vale per tutti) ai postanti propit l'intenzione donativa verifichiamo possibilmente se sia così...altrimenti è un continuo rincorrere fra due tipi di "DARE" che dovrebbero essere diversi...salvo le proprie avverse convinzioni.
Per me, e da sempre, lo sono. Mi scuso per la piccola divagazione. qpq.