Mi pare che nella domanda si intendesse parlare di un assegno qualsiasi, da stracciare subito dopo l'atto.ma rientra nei diritti di tutti donare, il percorso suggerito è dettato da due ordini di motivi, avere un immobile con una donazione nell'atto di provenienza, il che renderebbe invendibile il bene, e avere un circolare da citare in atto per cui domani, in una verifica fiscale risulti chiaramente chi e come ha donato sotto forma di soldi la provvidenza di soldi. Risulterà chiaro che la nipote non avrebbe potuto disporre di tale cifra, immaginiamo perchè non benestante, mentre la zia ha solo fatto un giroconto, non ha evaso, perchè l'immobile lo possiede da più di 5 anni e quindi non deve nulla ulla vendita.
Quindi massima correttezza, massima trasparenza, massima salvaguardia del bene, ricordo che la domanda era come la zia potesse intestare l'appartamento alla nipote, ovvero donarglielo, senza incorrere in nessun disagio, illegalità.
L'uso di un assegno circolare presuppone che sul conto corrente della zia esista una adeguata provvista di liquidi, altrimenti penso che la banca non lo emetta. E se i soldi non ci sono, magari perche sono investiti e risultano tutti nel deposito titoli?
Si può usare un assegno ordinario? Se sì, deve essere un assegno libero e girato alla zia?
Al momento di un controllo la zia risulterebbe aver emesso un assegno a vuoto ?