C'è poco da spiegare: non è una scienza.
Bisogna avere a che fare con la gente e aver maturato quella sensibilità che ti permette di leggere nell'animo delle persone, e intuire quello che pensano, al di là di quello che ti raccontano.
Purtroppo viviamo in un mondo dove le decisioni si prendono analizzando i dati, cosa cui ci ha abituato il computer. L'intuizione è ormai cosa quasi fastidiosa, che disturba l'analisi rigorosa dei dati, e per di più fornisce risultati non dimostrabili.
Ma i dati hanno due problemi:
1) Sono sempre approssimati, mentre il computer li tratta come se fossero precisi al 100%, e ti dà delle risposte che sembrano essere senza errore (e difatti il procedimento spesso lo è, ma l'errore è nei dati di partenza).
2) Quando i dati non bastano a prendere una decisione, si è èortati a credere che non siano sufficienti, e che ne servano altri. Ma i nuovi dati costano fatica e tempo per procurarseli, e sono sempre meno di aiuto, perché vanno reperiti in contesti che sono sempre via via più distanti da quello che si sta affrontando.
L'intuizione permette di prendere rapidamente decisioni che richiederebbero quantità enormi di dati, e con un più piccolo margne di errore.
Gli affari migliori maturano grazie all'intuizione, i dati sono solo un supporto. Alla faccia di tutte le teorie.