Questioni di lana caprina.
.... nella quale annovererei pure la replica sopra postata.
Del resto ti ho involontariamente indotto nell'errore. me ne scuso e preciso meglio.
Ho usato per brevità impropriamente il termine "lastrico di proprietà esclusiva" laddove dovevo parlate "di uso esclusivo" (lo davo per scontato non avendo intenzione di uscire dal tema)
I box sottostanti sono invece di proprietà esclusiva, aggiungo anche non facenti parte formalmente del condominio (realizzati su terreno frazionato dal tutto: una volta operavano anche così), ma con diritto di passaggio sulla corte comune condominiale.
L'appartamento condominiale al piano rialzato viene a trovarsi con il proprio balcone al medesimo livello del lastrico solare, e per atto costitutivo ha il diritto esclusivo di uso e calpestio della copertura dei tre box sottostanti. In origine piastrellata a gres come i balconi.
Uno dei proprietari di un box ha sempre mal digerito questa sorta di servitù: ogni vota che si presentava qualche problema di infiltrazioni si rimetteva in dubbio quali lavori e materiali dovessero essere ripartiti.
Se il lastrico è bene comune ma ad uso esclusivo...il "possessore" è tenuto a mantenere lo status quo con relativa manutenzione.
Risposta potenzialmente equivocabile: chi ha l'uso esclusivo è
tenuto come i proprietari sottostanti a manutenere il manufatto (art. 1124: 1/3 all'usuario, 2/3 ai sottostanti). Lo status-quo semmai è un diritto dell'usuario, cui può volontariamente derogare, optando nel tempo per altre soluzioni che possano risultare più gradite a chi contribuisce alla spesa ed alla scelta del tipo di materiali, ditte esecutrici, ecc. , per mantenere il quieto vivere.