Dimaraz

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Questioni di lana caprina.

Se il lastrico è di proprietà esclusiva il proprietario è tenuto a pagare da solo qualsivoglia rivestimento "superiore" rispetto alla impearmibilizzazione.
Qualora decida di non usare (calpestare) il terrazzo non ha necessità di sostituire eventuali piastrelle e nessun "vantaggio" a toglierle (oltre agli inevitabili costi potrebbero esserci impedimenti tecnici quali il rischio di danneggiare le impermeabilizzazioni)

Se il lastrico è bene comune ma ad uso esclusivo...il "possessore" è tenuto a mantenere lo status quo con relativa manutenzione.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Questioni di lana caprina.
.... nella quale annovererei pure la replica sopra postata.

Del resto ti ho involontariamente indotto nell'errore. me ne scuso e preciso meglio.

Ho usato per brevità impropriamente il termine "lastrico di proprietà esclusiva" laddove dovevo parlate "di uso esclusivo" (lo davo per scontato non avendo intenzione di uscire dal tema)

I box sottostanti sono invece di proprietà esclusiva, aggiungo anche non facenti parte formalmente del condominio (realizzati su terreno frazionato dal tutto: una volta operavano anche così), ma con diritto di passaggio sulla corte comune condominiale.

L'appartamento condominiale al piano rialzato viene a trovarsi con il proprio balcone al medesimo livello del lastrico solare, e per atto costitutivo ha il diritto esclusivo di uso e calpestio della copertura dei tre box sottostanti. In origine piastrellata a gres come i balconi.

Uno dei proprietari di un box ha sempre mal digerito questa sorta di servitù: ogni vota che si presentava qualche problema di infiltrazioni si rimetteva in dubbio quali lavori e materiali dovessero essere ripartiti.

Se il lastrico è bene comune ma ad uso esclusivo...il "possessore" è tenuto a mantenere lo status quo con relativa manutenzione.
Risposta potenzialmente equivocabile: chi ha l'uso esclusivo è tenuto come i proprietari sottostanti a manutenere il manufatto (art. 1124: 1/3 all'usuario, 2/3 ai sottostanti). Lo status-quo semmai è un diritto dell'usuario, cui può volontariamente derogare, optando nel tempo per altre soluzioni che possano risultare più gradite a chi contribuisce alla spesa ed alla scelta del tipo di materiali, ditte esecutrici, ecc. , per mantenere il quieto vivere.
 
O

Ollj

Ospite
Qualora decida di non usare (calpestare) il terrazzo non ha necessità di sostituire eventuali piastrelle e nessun "vantaggio" a toglierle (oltre agli inevitabili costi potrebbero esserci impedimenti tecnici quali il rischio di danneggiare le impermeabilizzazioni)
Convengo Dimaraz; io per primo sono sulla posizione di chi attribuisce le spese da calpestio all'utilizzatore (ad ogni modo, se nel toglierle si facesse danno il problema sarebbe diverso e responsabilità ex art.2043; che non sia conveniente, corretta considerazione, non rileva su quanto sia tenuto a fare l'utilizzatore)
Ciò su cui voglio far riflettere è: il tempo e le intemperie determineranno, prima o poi, dei distacchi; non venissero ripristinare le piastrelle, si determinerà la probabile infiltrazione sottostante poiché la guaina si dedeteriorerà assai prima.
Le piastrelle, a seconda del caso concreto occorso, hanno una funzione ulteriore a quella di calpestio e il non considerarla del tutto: Cassazione Civile 16583 Anno 2012.
Saluti.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Ciò su cui voglio far riflettere è: il tempo e le intemperie determineranno, prima o poi, dei distacchi; non venissero ripristinare le piastrelle, si determinerà la probabile infiltrazione sottostante poiché la guaina si dedeteriorerà assai prima.

Ho dato risposta con i limiti del farlo a mezzo telefono...e vedo che non ho reso il senso.

Premesso che "alcuno" mi ha indotto all'errore perchè non replicavo a tal soggetto (nemmeno citato nella risposta) ma in generale e nello specifico a @GianfrancoElly
vado a precisare il discorso di "lana caprina".

Se il lastrico/terrazzo a livello è bene comune ma di uso esclusivo il suo utilizzatore è tenuto alla manutenzione dei rivestimenti indipendentemente dall'uso effettivo.
Non basta la sua decisione di non "calpestare" ma dovrà fare espressa rinuncia al suo diritto di uso esclusivo (in tal senso il bene torna a totale uso e "carico" di tutti).

Viceversa se i "piano di calpestio" sia a tutti gli effetti "proprietà privata" (così indicato a "rogito") il proprietario, nell'improbabile caso decida di escludersi dall'uso (calpestio) potrà legittimamente omettere la manutenzione del rivestimento (es. piastrelle) e persino non ripristinarlo qualora venga tolto per un rifacimento dell'imperneabilizzazione.

Che l'eventuale guaina sia più deteriorabile (innegabile) qualora esposta agli agenti non può essere un pretesto per esigere lavori non dovuti...d'altro canto esistono sistemi di impermeabilizzazione che garantiscono identica garanzia di durata anche senza la posa di nuove piastrelle.
Sarà a carico dell'intero Condominio (o dei sottostanti) curare in tal senso.
 

moralista

Membro Senior
Professionista
;):Dchi ha l'uso esclusivo del lastrico solare, non è proprietario dello stesso, pertanto se vuole utilizzarlo lo deve mantenere per tale uso, se ci sono delle infiltrazioni tutti i comunisti sottostanti devono intervenire per la riparazione e il mantenimento, compreso l'utilizzatore, per i verbi e le virgole lasciatele usare hai burocratiti, che parlano e scivono tanto, ma non concludono quasi mai
 

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