Nemesis

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Proprietario Casa
In futuro potrà accettare l'eredità di sua madre e subito dopo rinunciare alla proprietà di quella casa?
Sì. Ma l'Avvocatura dello Stato potrebbe eccepire che l'atto di rinuncia sia stato posto in essere con l'esclusivo fine egoistico di trasferire allo Stato, e quindi alla collettività, costi inerenti a interventi sul bene. In tal caso, l'atto sarebbe nullo (potrebbe esserne dichiarata la nullità) per illiceità della causa. Ma se l'acquisto da parte dello Stato fosse in ogni caso vantaggioso per l'Erario, lo Stato sarebbe ben lieto di acquisirlo.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Grazie della risposta @Nemesis
Dalla quale deduco non sia così semplice sbarazzarsi di un immobile.
E magari non è facile trovare un notaio disposto ad occuparsi dell'atto di rinuncia se c'è il rischio che intervenga l'Avvocatura dello Stato.

Nell'esempio che ho fatto si tratta di una vecchia casa di campagna che non è diroccata ma necessita di manutenzione E più passano gli anni più si dovranno fare lavori importanti e costosi per mantenerla in ordine.

Lo scopo della mia inquilina è proprio quello di non dover spendere per un immobile che non le interessa. Proverà a venderlo a poco prezzo, ma abitando lontano la scomodità e il fastidio di doversene occupare forse non saranno compensati dal possibile guadagno.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Proverà a venderlo a poco prezzo, ma abitando lontano la scomodità e il fastidio di doversene occupare forse non saranno compensati dal possibile guadagno.
Se è disposta a rinunciare alla proprietà, per non avere il fastidio di doversi occupare della vendita, come dici, invece di rifilarlo allo Stato potrebbe donarlo a qualcuno del posto, che magari apprezzerebbe molto, dovendo pagare solo le spese per l'atto.
 
U

User_29045

Ospite
A me pare troppo facile potersi disfare di una casa, che rappresenta solo un costo, "rifilandola" allo Stato!

In realtà lo Stato ha il diritto di rifiutare immobili che necessitano di ristrutturazioni pesanti o di bonifiche di qualsiasi genere. Tra le tante controparti, lo Stato è decisamente la più difficile a cui passare un immobile. Anche perché le persone fisiche, per quanto detto sinora, sono costrette ad accettare l'espansione proporzionale della loro quota, a prescindere o meno dalla necessità di fare pesanti ristrutturazioni sull'immobile.
 

griz

Membro Storico
Professionista
Lo scopo della mia inquilina è proprio quello di non dover spendere per un immobile che non le interessa. Proverà a venderlo a poco prezzo, ma abitando lontano la scomodità e il fastidio di doversene occupare forse non saranno compensati dal possibile guadagno.

potrebbe incaricare un'agenzia o un tecnico del posto che si occupi della vendita a realizzo, penso che un immobile non collabente un minimo di interesse dovrebbe suscitarlo, probabilmente dovrebbe stipulare una procura ma l'atto di compravendita lo risparmierebbe e magari incasserà qualche migliaio di €
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Sì. Ma l'Avvocatura dello Stato potrebbe eccepire che l'atto di rinuncia sia stato posto in essere con l'esclusivo fine egoistico di trasferire allo Stato, e quindi alla collettività, costi inerenti a interventi sul bene.

In tal senso:


Certo che lo Stato si riserva sempre di valutare se il ricavo sia inferiore ai costi ....ma una volta non si diceva "a caval donato non si guarda in bocca"?
 

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