ANTOPE

Membro Attivo
Salve a tutti.
Supponiamo che un immobile sia in comproprietà tra 8 fratelli e che nonostante il disaccordo di alcuni, la maggioranza decide di far fare dei lavori di manutenzione straordinaria ad una ditta che lavori in "nero".

Supponiamo poi che durante i lavori uno degli operai della ditta si faccia male seriamente e che decida di essere risarcito per l'infortunio sul lavoro.

In questo caso l'operaio può rivalersi anche sui proprietari dell'immobile o le responsabilità sono tutte della ditta che lo aveva assunto?
Grazie a chi vorrà rispondere al quesito.
Antonio
 
U

User_29045

Ospite
Ti rispondo con IL MIO PENSIERO, che non ha valenza legale: è solo il mio modesto parere.

Nel caso da te prospettato, è responsabile sia la ditta (che ha acconsentito a far lavorare in nero i suoi dipendenti), sia TUTTI GLI OTTO comproprietari (che hanno acconsentito a far lavorare in nero dei fornitori).

Tutti sarete sanzionati e pagherete le conseguenze.

La spesa delle "conseguenze" verrà, per quanto riguarda gli 8 comproprietari, ripartita in base alle quote di proprietà di ciascuno di essi. Non è scontato, infatti, che gli 8 comproprietari siano proprietari per 125 / 1000 ciascuno.
Può anche darsi che il 1° abbia 993 millesimi, e gli altri 7 abbiano 1 / 1000 ciascuno: il totale fa sempre mille, ma in caso di sinistro, il primo pagherà 993 / 1000 delle spese.
 
U

User_29045

Ospite
Ti invito a non attivarti, cioè a non discuterne con gli altri 7 comproprietari, prima di aver sentito altri pareri in merito. Il mio parere è semplicemente un PARERE DI TIPO LOGICO, ma NON SONO UN LEGALE.

Ecco perché ti dico di aspettare, prima di tirare le somme. Ascolta anche qualche altra campana.
 
U

User_29045

Ospite
E' importante anche capire, nella fattispecie, "Come può il committente riuscire a sostenere in giudizio di non essere a conoscenza del fatto che i lavoratori lavorassero in nero".
 
U

User_29045

Ospite
(Io per esempio l'anno scorso ho fatto fare onerosissime ristrutturazioni, ma non ho chiesto a nessuno degli operai né di declinare le generalità, né tantomeno di esibire tesserini di appartenenza aziendale. A pensarci bene, potevano benissimo essere lavoratori in nero. Come ci si tutela in questi casi?? Non ne ho idea!)
 
U

User_29045

Ospite
Sicuro che la fattispecie prospettata riguardi lavoratori in nero, e non un'impresa che non dichiari il reddito relativo ai lavori effettuati?

Giusta osservazione. Ma non saprei come dirimere la questione, onestamente.
Sei andato al di là della mia fantasia.
 
U

User_29045

Ospite
Sicuro che la fattispecie prospettata riguardi lavoratori in nero, e non un'impresa che non dichiari il reddito relativo ai lavori effettuati?

L'utente Nemesis ha giustamente osservato che SOLO NELLA MIA TESTA si configura l'ipotesi che "L'IMPRESA DICHIARI I REDDITI PERCEPITI, MA TENGA IN NERO I LAVORATORI, OSSIA NON NE VERSI I CONTRIBUTI E NON LI ASSICURI ALL'INAIL".

Un'altra ipotesi che si potrebbe configurare è la seguente: "L'impresa non dichiara i redditi percepiti, ma paga i lavoratori versando contributi e assicurandoli all'inail".

Correggetemi se sbaglio.
 

ANTOPE

Membro Attivo
Forse più che un parere personale ci vorrebbe un parere legale. Andando a naso credo che la responsabilità riguardo ai dipendenti sia solo della ditta; il committente non ha i mezzi per poter controllare che i lavoratori siano tutti assicurati, anche il DURC non tutela perchè se la ditta in un giorno si avvale di altri operai in nero dove può essere individuata la responsabilità dei comproprietari?
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Correggetemi se sbaglio.
Dal primo post io ho capito che la ditta lavora in nero, nel senso che non fattura la prestazione eseguita al cliente (i fratelli comproprietari dell'immobile), incassa in contanti il corrispettivo e non paga le imposte.
Tutto ciò evidentemente è concordato con i clienti, che "risparmiano" l'IVA e magari ottengono uno sconto sul prezzo del lavoro.

Il fatto che i dipendenti della ditta siano o meno assunti regolarmente secondo me non riguarda i proprietari dell'immobile, che non sono tenuti a controllare i libri paga e la documentazione relativa alla mano d'opera.
La ditta potrebbe utilizzare mano d'opera in nero anche se fattura regolarmente; per "risparmiare" i contributi pensionistici ed assicurativi degli operai, e forse pagarli a tariffe inferiori a quelle sindacali. Oppure perché quei lavoratori non hanno i documenti in regola per l'assunzione (tipo extracomunitari senza permesso di soggiorno).

Penso che se un operaio subisce un infortunio la responsabilità è solo del suo datore di lavoro; non dei clienti del datore di lavoro.
Ma non sono un avvocato, anche il mio è un parere personale.
 

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