Grazie Jaco e Arciera: non sono un poeta...sono un semplice musicista esecutore (pianoforte)...e sono contento che questa volta il grande Jaco non si è accorto che volutamente ho evitato di scrivere discente perchè entrambi, per l'età raggiunta siamo inevitabilmente destinati a vestire i panni di docente ciascuno per la sua materia e per eventuali altre collaterali...Ho usato apposta la parola dicente perchè spesso lui oltre ai panni, appunto, di docente...DICE di tutto e il contrario di tutto e quindi quando posso non esito a qualche punzecchiatura ironica...per coerenza di rima e di sostanza stavo scrivendo discente...ma non lo vedevo in quella veste ed ho optato per DICENTE:sciocchezze...iperbole...assurdità..assolutismi...pressapochismi...mandrillinaterie...irresposanbiliterie..(sto inventando parole assurde...per imitazione...)...ben sapendo che puntuale come il sorgere del sole sarebbe arrivata la correzione,perchè spesso lui, ed è il suo punticino debole (piccolo,piccolo), viene attratto più dalla forma che dalla sostanza, attirandosi poi le reazione dei propisti fra cui
il famoso Agente immobiliare che gli ha tolto la "lettura". Ora solo per un piccolo, ma proprio piccolo confronto (mi sento come Davide al cospetto di Golia), mi chiedo: e io chi credo di essere??? con tutti i se e i ma, sono diventato uno sconsacratore di qualsiasi valore dello scibile umano... perchè se non credo più in LUI (l'unico assoluto) come potrei credere ai tantissimi
ominidi che credendosi dei padreterni coltivano la presunzione di guidarci
e di istruirci a modo loro nelle rispettive aree di competenza. Ve ne dico una sola. Da oltre venti anni ho messo in discussione la legge 633/41 (diritto d'autore) per la parte "musica"...sulla base di un mio corposo memoriale
ho avuto incontri e scontri con compositori, editori, direttori di zona della SIAE, avvocati specializzati, politici eccellenti, magistrati ecc...dove nessuno
è stato in grado di abbattere la mia riflessione sul troppo (*) concesso al binomio Compositore-Editore a danno gravissimo dei musicisti esecutori ai quali di fatto è inibita la libera attivtà...Mettere in discussione un diritto
riconosciuto in Europa dalla prima decade del 1800 e in Italia dal 1865 sembrerebbe una follia che soli pochi disgraziati come me sollevarono senza esito...e quindi potete farvi un'idea di come io non riesca ad accettare il modo di legiferare...da qui il mio logo: Mod...Storture legislative...
Fidando che mister Guardiano non mi sbrani per il mio pesantissimo off
Topic, ringrazio per la pazienza e porgo i più cordiali saluti e aguri. QPQ.
(*) Mozart non ne beneficiò...neanche il primo Beethoven...idem per il primo
Verdi... (Attenzione: a volte il "salva modifiche" scombina l'andamento del testo)