La località dalla quale scrive @giomar è Roma, se il problema si riferisce ad una località che fa parte del Lazio, la normativa per gli scarichi domestici, che non possono essere o non sono collegati direttamente alla fognatura, è quella che ho già citato 2 volte nei miei interventi precedente.Vi è un aumento della produzione di liquami da smaltire per il quale sarebbe opportuno creare un'ulteriore cisterna di accumulo
Consiglio @giomar di andarsi a leggere questo sito:
http://www.ato2roma.it/DOCUMENTI/AL...bilita inerenti scarichi agg ottobre 2009.pdf
Nel Lazio i pozzi neri e le fosse settiche realizzate prima del 2 febbraio 1977 (data di pubblicazione dellaDelibera e del suo allegato) possono continuare ad esistere fino all’emanazione delle nuove disposizioni da parte della Regione Lazio così come previsto dal comma 3, art. 100 del D.Lgs. 152/06.
Quindi la attuale vasca ad accumulo è fuori norma puoi immaginare installarne una seconda oppure ampliare la prima.
A questo punto ci sono solo due strade: la prima è quella di fare i lavori senza chiedere alcun permesso o autorizzazione (purtroppo con grande probabilità di farla franca, vista la scarsa vigilanza della polizia municipale, che è deputata a questo tipo di controllo). La seconda è quella di presentare al Comune regolare documentazione di nuova installazione di un manufatto a tenuta per la raccolta degli scarichi domestici. La domanda viene respinta, per i motivi precedentementee esposti. Occorrerà presentare domanda di autorizzazione degli scarichi presso la Provincia (ma non sono più certo che bisogna rivolgersi lì, se la Provincia è stata svuotata dalle sue competenze, sarà la Regione o il Comune). Questo perché dovrà essere installata almeno una fossa imhoff che, dopo il trattamento, scarichi o sul suolo/primi strati del sottosuolo, o in corpi idrici superficiali, o in corpi idrici sotterranei, o nel sottosuolo arido. La domanda di autorizzazione va presentata da un tecnico, accompagnata da un progetto per il dimensionamento e quindi per il corretto funzionamento dell'impianto, da un progetto ingegneristico di installazione, da una relazione idrogeologica redatta da un Geologo abilitato. Quindi al mero costo della fossa imhoff occorre aggiungere i costi di quanto sopra descritto. Il permesso alla scarico dura 4 anni e va rinnovato portando le analisi (perché prima dello scarico nel corpo recettore ci vuole un pozzetto per il prelievo di campioni da analizzare per controllare che la fossa funzioni correttamente e non inquini)
Capite allora perché certi costruttori approfittando delle loro entrature, o della superficialità di certi tecnici comunali, installano ugualmente queste fosse a tenuta delle quali solo gli usufruitori ne conoscono la esistenza e nessuno potrà andare a verificare se si tratta di una fossa imhoff o di una fossa a tenuta.