ninonino

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Proprietario Casa
Scusate carissimi del forum no so se è partita l'immagine della piantina senza le dovute spiegazioni.Spero di farmi capire ma non è sicuramente facile.Ho evidenziato il pilastro in giallo perchè nasce tutto da li e mi spiego.Il vicino parente mi ha messo un grosso vaso dentro la mia parte di corte oltrepassando il pilastro di trenta quaranta centimentri perchè afferma che le carte parlano chiaro.Dall'altra parte della pianta come potete notare viene rappresentata un'altra linea che taglia anch'essa dentro la mia proprietà.Quest'ultima però a differenza della prima che risulta sia nella mia pianta che ovviamente a quella del parente Invadente invece non risulta facendo le dovute verifiche nella pianta dell'altro confinante.Quindi in questo caso almeno fortunamente l'altro non puo' mettermi un'altro vas:shock:ra vi Chiedo e vi Prego di aiutarmi....queste linee sono davvero divisorie?Se lo sono è normale che quell'altra parte non risulta spettante a nessuno?Possono non avere invece nessun valore?Fra l'altro voglio specificare che in nessuno dei due atti notarili si parla di metri e confini ma viene solo specificato la seguente:
Proprietà con annessa corte esclusiva di pertinenza.
Per favore datemi voi la vera giusta linea da seguire.Grazie in anticipo per l'attenzione.
image.jpg
 
O

Ollj

Ospite
A mio avviso, per comprendere l'ampiezza della corte interna a lei riservata, e quindi stabilire le pretese del vicino, dovrà reperire i precedenti atti dei suoi danti causa; faccia una ricerca in Conservatoria: lì sono trascritti gli atti di chi era proprietario prima di lei e veda come viene descritta (se lo è) la corte a lei spettante.
Consideri infatti che quanto indicato a Catasto non fa fede circa lo stato giuridico del bene.
Saluti
 

ninonino

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
A mio avviso, per comprendere l'ampiezza della corte interna a lei riservata, e quindi stabilire le pretese del vicino, dovrà reperire i precedenti atti dei suoi danti causa; faccia una ricerca in Conservatoria: lì sono trascritti gli atti di chi era proprietario prima di lei e veda come viene descritta (se lo è) la corte a lei spettante.
Consideri infatti che quanto indicato a Catasto non fa fede circa lo stato giuridico del bene.
Saluti
Grazie ancora per la celere risposta.Quindi questa parte in conservatoria in ogni caso ci deve essere giusto?Se non esiste visto che sono trascorsi più' di trent'anni o se la recupero ma non viene descritta la corte a me spettante come ritiene lei che mi dovrei comportare...Nell'attesa le auguro una buona domenica.
 
O

Ollj

Ospite
Controlli tutti gli atti antecedenti che trova trascritti, ve ne saranno diversi (sino al primigenio = costruzione immobile e/o frazionamento di altro preesitente), analizzi attentamente tutto il contenuto degli stessi: spesso infatti i notai degli atti successivi non riportano la descrizione fedele dei beni oggetto di compravendita (lo fanno in modo sommario).
Non trovasse nessuna quantificazione della corte, difficile dare una risposta, onestamente si dovrà valutare in loco, vedere se esistono altri elementi utili come parti di impianti a servizio dell'immobile che facciano presumere la titolarità sino ad un certo punto.
In mancanza di elementi, ove si interessasse un Giudice, costui in base al disposto dell'art. 1101 Cc "Le quote dei partecipanti alla comunione si presumono uguali", dovrà disporre per la comunione della parte contestata e al 50% tra gli interessati.
Quello che il suo parente sta cercando di attuare (ove lei non glielo impedisca per iscritto opponendosi) è un'occupazione della corte contestata ai fini di usucapirne la completa titolarità (forse rendendosi conto che lui stesso non è in grado di dimostrare nulla):
La proprietà dei beni immobili e gli altri diritti reali di godimento sui beni medesimi si acquistano in virtù del possesso continuato per venti anni.
 
Ultima modifica di un moderatore:

ninonino

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
La ringrazio ancora per le preziose informazioni fornitemi.E' un vero piacere ricevere spiegazioni al quesito richiesto da un professionista di spessore e lo si evince da come descrive punto per punto.Mi è' rimasto un dubbio però' e precisamente con questo art.1101 Cc il giudice di questi circa 40-50 cm contestati che lei dice andranno in comunione e al 50%' il parente può' fare il muro?Viceversa metti che ha ragione e può' superare il pilastro alzandosi sempre un muro poi noi come facciamo se vogliamo controllare il nostro di muro abitativo esterno (cedimenti,infiltrazioni,ec)che ovviamente arriva al famoso muro medio.Ho anche fatto la facciata arrivando sempre al muro medio e dovrei pavimentare la corte ma ora dove devo arrivare se il muro esterno e' suo è quello interno e' mio.Non riesco neanche più' a ragionare e spiegare al meglio tanto e' il rammarico è la rabbia in questo momento che le sto scrivendo.Fra l'altro lui ha deciso che ha ragione e basta e non vuole fare parlare un suo tecnico con uno nostro quindi immagini che soggetto....Le auguro una buona serata e la ringrazio di vero cuore in ogni senso.
 
O

Ollj

Ospite
il giudice di questi circa 40-50 cm contestati che lei dice andranno in comunione e al 50%' il parente può' fare il muro?
Avvenisse ciò nessuno dei contitolari potrà mai eseguire opere che limitino l'altrui paritetico diritto.
Fra l'altro lui ha deciso che ha ragione e basta e non vuole fare parlare un suo tecnico con uno nostro
Per questo gli mandi almeno una diffida scritta con cui contesta il suo diritto. Si faccia assistere da un legale. 200 euro saranno ben spesi.
da un professionista di spessore e lo si evince da come descrive punto per punto
Troppo cortese. In verità non lo sono. In tal settore altri sono i professionisti. Provi ad es. a chiedere il valido parere di @Gianco (che quanto a muri e planimetrie ne capisce assai più del sottoscritto)
Per il momento la sua urgenza è:
- contestare il diritto altrui
- impedire quantomeno l'usucapione
Faccia nel frattempo tutte le ricerche documentali.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Ho dato uno sguardo alla planimetria ma non ho capito: per accedere alle 3 stanze che si affacciano sul corridoio bisono passare per una stanza indicata come bagno?
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Eccomi, sono arrivato! Esaminata la planimetria, riscontro il problema che ha notato Luigi Criscuolo. Noto inoltre che il fabbricato ha tre lati forniti di infissi: il fronte strada su una strada vicinale, Quello posteriore probabilmente rivolto verso il cortile e quello a nord, comune con un'altra unità immobiliare verso la quale risultano due finestre(?). Credo che il cortile, probabilmente condominiale, sia riportato nell'elaborato planimetrico.
La planimetria dell'immobile riporta i monconi delle murature che proseguino nelle unità adiacente. Questo fatto dovrebbe essere a base dell'incomprensione. Il vicino, riscontrato che nella sua pianta la muratura si estende per 30, 40 cm ritiene che la sua proprietà termini in corrispondenza della muratura della sua planimetria. I muri perimetrali, salvo prova contraria sono in comune fra le proprietà adiacenti. Il cortile potrebbe essere condominiale.
 

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