michele1975l

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Buongiorno.
Dovrei vendere un fabbricato che ho ereditato e che è stato costruito prima del 1967, in origine accatastato come rurale (immagino fosse un'abitazione contadina in zona collinare con annessa struttura per ricovero animali).

In seguito a dei lavoratori di ristrutturazione della parte interna e del tetto avvenuti nel 1984 (senza alterare la struttura originaria dell'immobile), il fabbricato è stato iscritto al catasto urbano.

Nel momento in cui mi sono rivolto a un'agenzia per la vendita, mi sono stati richiesti i permessi comunali per certificare la ristrutturazione avvenuta nel 1984.

Purtroppo in comune non risulta nulla, nemmeno nell'archivio storico.

Vorrei sapere se, trattandosi di uno stabile rurale già esistente prima del 1967 e la ristrutturazione avvenuta precedentemente al dpr 380/2001, era necessario a suo tempo avere un titolo abilitativo da parte del comune.

Ringrazio per la gentile attenzione
Cordiali saluti.
 

griz

Membro Storico
Professionista
tu scrivi di ristrutturazione, che il comune non abbia traccia di una pratica del 1984 è impossibile, probabilmente si tratta di lavori non denunciati che se non hanno modificato l'immobile potrebbero essere considerati manutenzioni ordinarie, se comunque la casa è ante 1967 e censita nel 1984 potresti anche non dover fornire alcuna documentazione
 

michele1975l

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Purtroppo non ho seguito in prima persona l’acquisto e la ristrutturazione.

Da una foto in mio possesso, che ritrae l’esterno dell’immobile prima della ristrutturazione, si evince che la struttura è rimasta invariata: per intenderci era una struttura di due piani e tale è rimasta, e dalle foto bisogna osservare con attenzione i dettagli per distinguere il prima e il dopo ristrutturazione.


Esternamente è stato rifatto il tetto con sostituzione dei coppi, gli infissi sono stati cambiati ed è stato fatto il nuovo intonaco mantenendo lo stesso colore originario.

Il locale esterno adiacente l’abitazione, che era un ricovero per animali è stato adibito a deposito per gli attrezzi.

Sul retro dell’abitazione, a distanza di circa 3 metri dall’immobile, è stato costruito un muretto di contenimento della terra in quanto si tratta di un terreno in forte pendenza e in precedenza il prato scosceso era a ridosso dell’abitazione fino all’altezza di circa 1-1,5 metri: Probabilmente è questo il particolare che più balza all’occhio nella comparazione delle foto pre e post ristrutturazione.


Purtroppo non conosco lo stato interno dei locali prima della ristrutturazione ne’ ho foto, tuttavia, da quello che posso vedere, credo siano stati cambiati pavimenti, l’impianto idraulico ed elettrico, e i serramenti.

Attualmente non è presente impianto di riscaldamento, ci sono solo due stufe a legna e un bollitore a legna per l’acqua calda.

Non mi è chiaro se una ristrutturazione di questo tipo, effettuata negli anni 80 prima dell’entrata in vigore del dpr 380/2001, per un immobile esistente prima del 1967, richiedesse dei permessi abilitativi da parte del comune.

Dalla documentazione in mio possesso, il fabbricato era iscritto prima del 1967 al catasto come fabbricato rurale ed è stato iscritto nel 1984 al catasto urbano, tant’è che pago da anni regolarmente l’IMU.

Ringrazio per le risposte.

Cordiali saluti.
 

michele1975l

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Ringrazio per la risposta.
Una precisazione.
Un parente che aveva seguito i lavori mi indica che gli interventi effettuati dovrebbero essere:
  • Sostituzione pavimenti interni, serramenti e coppi del tetto
  • Spostamento pareti interne
  • Costruzione scala interna di collegamento tra piano terra, primo e secondo piano
  • Creazione di un bagno interno prima non esistente
Questo potrebbe cambiare qualcosa?
Ringrazio nuovamente
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Attenzione che in caso di vendita qualora ci sia una ristrutturazione non denunciata con modiche interne come in questo caso
Ringrazio per la risposta.
Una precisazione.
Un parente che aveva seguito i lavori mi indica che gli interventi effettuati dovrebbero essere:
  • Sostituzione pavimenti interni, serramenti e coppi del tetto
  • Spostamento pareti interne
  • Costruzione scala interna di collegamento tra piano terra, primo e secondo piano
  • Creazione di un bagno interno prima non esistente
Questo potrebbe cambiare qualcosa?
Ringrazio nuovamente
Comporterebbe una scia in sanatoria, per portare lo stato attuale corrispondente ai disegni comunali (che non ci sono essendo prima del 67) ed un rifacimento del catasto.

Nelle planimetrie devono comparire sia lo spostamento delle pareti interne, la costruzione della scala interna e la creazione del bagno al secondo piano.
Inoltre le strutture della scala vorrebbero un “idoneità statica” di un ingegnere che ne att sti la stabilità . Il tutto per l’agibikita Ai fini della vendita.
Anche prima del. Dpr380/2001 vigeva l’abitabilità
 

michele1975l

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Grazie per la risposta.
Vorrei precisare che le modifiche interne di cui sopra sono già riportate correttamente sulla planimetria del catasto urbano (abitazione accatastata nel 1994 e non nel 1984 come avevo erroneamente indicato), che presenta già la ripartizione delle pareti interne e la scala. In pratica, al catasto urbano la situazione rappresenta esattamente l'abitazione allo stato attuale, con tutte le modifiche effettuate con i lavori del 1984.

Essendo il fabbricato iscritto al solo catasto rurale fino al 1994, non sono in possesso (e non so nemmeno se esistano) di piantine interne che indichino come era prima la struttura dei locali.

Mi domando piuttosto come il Comune abbia potuto aggiornare la planimetria dei locali al catasto urbano se non era in possesso di segnalazioni dei lavori a suo tempo eseguiti.

Grazie. Saluti.
 

griz

Membro Storico
Professionista
Mi domando piuttosto come il Comune abbia potuto aggiornare la planimetria dei locali al catasto urbano se non era in possesso di segnalazioni dei lavori a suo tempo eseguiti.
il comune non aggiorna le planimetrie catastali ma lo ha fatto il tecnico della proprietà in fase di accatastamento, se prima non esisteva nulla, la situazione oggi al catasto fa fede
 

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